LIPU, WWF e altre 15 associazioni:
la riforma della legge sui Parchi è pessima
appello alla mobilitazione e a Gentiloni
17 marzo 2017. “Attendevamo buone notizie dalla Commissione Ambiente della Camera, dopo le aperture del presidente Realacci (presidente onorario di Legambiente n.d.r.) e la grande mole di argomenti con cui, in modo dettagliato, abbiamo spiegato cosa non andava nel testo giunto alla Camera -dichiara la LIPU-. Poco o nulla delle nostre proposte è stato invece recepito. Ci ritroviamo dunque un disegno di legge che, se confermato, eliminerà i metodi ecologici della gestione faunistica lasciandola in mano ai cacciatori, prevederà direttori senza competenze naturalistiche e sotto scacco, conterà su una presenza debordante delle componenti localistiche e non introdurrà alcuna attenzione concreta alla conservazione della biodiversità. Emblematico, in tal senso, il rifiuto di riconoscere i siti Natura 2000 come aree protette ai sensi della legge italiana. Un fatto ingiustificabile e clamoroso, che dà il senso del motore che ha mosso questa riforma.
I parchi italiani, che avrebbero bisogno di un rilancio culturale e materiale, di un sostegno forte della politica e delle istituzioni, ricevono invece un colpo che rischia davvero di essere durissimo…