Carpianello borgo

Borgo storico di Carpianello-San Giuliano
il progetto di recupero è fermo al palo
In arrivo un nuovo centro commerciale?

 

30 giugno 2017. Nel Parco Agricolo Sud Milano vi sono diversi borghi abbandonati, destinati alla perdita di identità e alla loro devastazione. Dai borghi di Macconago e di Assiano, a Milano, alla Cascina Guardia di Sotto, a Corsico, fino al borgo di Viboldone a San Giuliano (forse, per questultimo, ci sono novità). Tutti con un’antica storia da raccontare e da conservare. Alcuni privati, altri di proprietà pubblica. Ma con poche speranze di ritornare a vivere. Di tutti questi storici nuclei abbiamo già scritto in questi anni.
Oggi riportiamo un ultimo esempio, che ci viene raccontato da Paolo Rausa (*), riguardante il borgo di Carpianello, anch’esso a San Giuliano. Gli immobili appartengono alla famiglia Brivio Sforza, che già nel 2009 aveva presentato un progetto, poi respinto dall’Ente Parco. Infatti, differenza degli altri borghi, Carpianello è oggetto di recupero, ovvero: un progetto di nuove residenze, ma è lì giacente da oltre 3 anni… e forse è in arrivo un’altra “soluzione”

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Aggiornamento Vasca Parco Nord

Aggiornamento sulla Vasca nel Parco Nord
La Città Metropolitana secondo Sala:
Milano contro i comuni della metropoli

27 giugno 2017. Si è tenuta oggi, nelle prime ore del pomeriggio, la riunione della Comunità Del Parco Nord (l’insieme dei sindaci dei Comuni che costituiscono l’Ente Parco) per deliberare l’approvazione del progetto definitivo della Vasca di laminazione nel Parco. Il rappresentante del Comune di Milano, insensibile alla richiesta di rinviare la riunione (per dare modo al nuovo sindaco di Sesto San Giovanni, assente oggi per ovvi motivi, di esercitare il suo diritto di giudizio e di voto) ha imposto la sua volontà. E da solo (assieme alla Città Metropolitana: un solo sindaco, lo stesso voto), ha imposto l’approvazione del progetto. Contro hanno votato tutti gli altri Comuni. Bresso, Cinisello Balsamo, Cormano, Cusano e Novate Milanese hanno affermato con decisione il loro No alla Vasca. Questa prova di dignità e di autonomia dei Comuni più piccoli è un grande risultato!                                                                                      
Milano crede di esercitare il suo dominio, ma non è capace di ottenere alcun consenso. Intanto, quella che dovrebbe essere la nostra Città Metropolitana registra oggi il punto più alto di incomprensione e di contrapposizione tra la “città” da una parte e la “metropoli” dall’altra, tra il “centro” e la “periferia”. Non è questa la strada che ci porta lontano, non è questa la strada della Grande Milano. Che sarà grande, solo se sarà più armonica ed equilibrata, se ci sarà più rispetto del territorio, dell’ambiente e del diritto alla salute dei cittadini. Siamo ancora in tempo a cambiare: Invarianza idraulica Sì (*), Vasca No.
Comunicato Stampa Associazione Amici del Parco Nord

 

(*) Il concetto d’invarianza consiste nella trasformazione del territorio per non provocare un aggravio della portata di piena di un corpo idrico, che riceve i deflussi superficiali originati dall’area stessa. Ovvero, si tratta di tanti piccoli interventi disseminati nel territorio fortemente antropizzato come quello del nord Milano: pavimentazioni permeabili, tetti verdi, trincee filtranti, aree di ritenzione vegetale, rain gardens (mini avvallamenti nel verde per intercettare e rallentare le acque superficiali), raccolta delle acque meteoriche dei tetti. Per comprendere meglio la proposta, vi rimandiamo al documento dell’Associazione e del Comitato (clicca qui), ma in sostanza si tratta di lavorare nel territorio senza compromettere uno dei pochi polmoni verdi a nord della metropoli milanese.

 

consumo suolo 2016 Ispra

Lombardia, già prima per consumo di suolo,
non si ferma: anche nel 2016 è in testa
tra le regioni per nuovi terreni cementificati

 

24 giugno 2017. In Italia nel 2016 sono stati consumati 4.954 ettari di superficie, pari a 13,6 ettari al giorno, ovvero come avere costruito in ognuno dei 365 giorni del 2016 due mega centri commerciali.

In valori assoluti, i cambiamenti più estesi sono avvenuti in Lombardia (648 ettari di nuove superfici artificiali), Sicilia (585 ettari) e Veneto (563). Sono i dati di Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, controllato dal ministero dell’Ambiente), che ha presentato il Rapporto sul consumo di suolo nel Bel Paese nel 2016.
Le stime a livello provinciale confermano, per il 2016, la provincia di Monza e della Brianza come quella con la percentuale più alta di consumo di suolo (oltre il 40%), con una crescita ulteriore, tra il 2015 e il 2016, di 22 ettari, mentre la Città Metropolitana di Milano si attesta sul 30%: nello scorso anno ha consumato ulteriori 87 ettari.
Più di un quinto (il 21,4%, quasi 5.000 kmq) del suolo artificiale in Italia nel 2016, è concentrato nel territorio amministrato dalle 14 città metropolitane.
La regione monster per il cemento è la Lombardia…

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Accordo scali ferroviari

Scali ferroviari, sottoscritto l’accordo
per il grande piano milanese
di riqualificazione delle 7 aree dismesse

22 giugno 2017. Oltre 675mila mq di verde, pari al 65% della superficie territoriale, 97 milioni di euro per interventi sulla Circle Line, almeno il 32% delle volumetrie complessive destinate a funzioni non residenziali, almeno il 30% delle volumetrie complessive destinate a residenza sociale e convenzionata, ridistribuzione delle volumetrie verso gli scali di maggior dimensione.
Sono i punti chiave dell’Accordo di Programma sottoscritto in data odiernaallo Scalo Farini da Comune di Milano, Regione Lombardia, Ferrovie dello Stato Italiane con Rete Ferroviaria Italiana e FS Sistemi Urbani, e Savills Investment Management Sgr (proprietaria di una porzione di area all’interno dello scalo Farini) per la riqualificazione dei 7 scali ferroviari dismessi, che insieme occupano una superficie di 1.250mila mq, di cui circa 200mila rimarranno a funzione ferroviaria. Si tratta del più grande piano di rigenerazione urbana che riguarderà Milano nei prossimi 20 anni, uno dei più grandi progetti di ricucitura e valorizzazione territoriale in Italia e in Europa. L’Accordo recepisce le richieste indicate lo scorso novembre dal Consiglio Comunale e le istanze emerse durante il lungo percorso di partecipazione e dibattito pubblico che ha visto il coinvolgimento di oltre 60mila persone. L’approfondimento sull’accordo…

Campagne del Parco Sud a secco

Le campagne del Parco Sud sempre più a secco
e la Città Metropolitana non ha i fondi
per gestire le acque irrigue nei fine settimana

20 giugno 2017. Il problema delle campagne a secco si sta accentuando e allargando nelle campagne a est e sud-est del Parco Agricolo Sud Milano: in molti campi l’acqua arriva a rivoli, insufficiente anche solo per essere pompata, e riso e mais ora cominciano a seccarsi. Problema ancora più accentuato per le aziende orticole, dove l’acqua è una necessità praticamente quotidiana.
Si tratta di un allarme segnalato da numerosi agricoltori, sparsi da Pioltello a Mediglia, che si sono attaccati ai telefoni del loro sindacato Coldiretti e stanno per dare mandato agli avvocati per le richieste di danni. La canicola estiva è alla base della crisi idrica, ma la cattiva gestione delle acque aggrava di molto il problema…

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sindaco uscente di Melegnano decide l’abbattimento

C’è il No della Soprindenza e dei cittadini
Ma il sindaco uscente di Melegnano
decide l’abbattimento di un palazzo del ‘400

Risale al 2011 la battaglia di Italia Nostra Sud Est Milano per la salvaguardia di Palazzo Spernazzati che, secondo gli esperti dell’Associazione culturale, risalirebbe alla seconda metà del 1400 agli inizi del 1500 (dettagli a fondo pagina). Un palazzo che l’attuale giunta intende demolire. Ma, finalmente, lo scorso 26 maggio, la Soprintendenza è intervenuta con la prescrizione chiara e imperativa all’Amministrazione Bellomo di produrre una migliore documentazione stratigrafica del palazzo, inclusi gli ambienti interni, che confermino o meno l’origine quattrocentesca della struttura.
Nel frattempo, l’appello di Italia Nostra è stato raccolto anche da Marco Maccari, che arricchisce la vita di Melegnano (in questi giorni in attesa del ballottaggio per il nuovo sindaco) e dintorni con il blog Radar: da questo pulpito accusa: “Il 6 giugno, di nascosto e in tutta fretta, la giunta comunale uscente, con la delibera n. 92, ha approvato il Piano di Recupero n. 86 detto ‘Corte Castellini’, che riguarda il Palazzo Spernazzati situato nel centro storico di Melegnano. Un’approvazione fatta in fretta e furia:
— immediatamente a ridosso delle elezioni,


— in totale disprezzo del legame d’affetto e dell’interesse manifestato da decine e decine di concittadini,


— con l’arrogante chiusura mentale di imporre alla prossima giunta, da eleggere questo mese, la propria decisione come un fatto compiuto,


— con il pasticcio di chi, dopo la tavola rotonda del 1° giugno espressamente dedicata alla protezione dei beni storici e architettonici, non ha avuto il coraggio di comunicare la sua intenzione…”.

Da pochi giorni è stata attivata una petizione online, rivolta all’attuale sindaco di Melegnano. Sappiamo che ormai le petizioni si sprecano e ne arrivano ogni giorno di nuove: ma una firma per salvare un monumento storico non è quella di troppo!

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