Enrico se n’è andato…

Enrico se n’è andato…

8 luglio 2017. Enrico Corbella ci ha lasciato. Socio attivo dagli anni ’90, ha portato all’Associazione per il Parco Sud Milano tutto il suo cuore, la sua intelligenza e la profonda conoscenza del suo territorio: l’est del Parco e il suo paese d’adozione, Peschiera Borromeo.


Nel tempo il suo campo d’azione è cresciuto, fino a diventare nostro presidente nei primi anni 2000, lavorando con passione per tutelare il Parco in anni in cui gli amministratori della Regione, della Provincia e di molti comuni non brillavano per sensibilità, anzi…
Ora guarderà e opererà per il Parco Sud da un’altra dimensione, rimanendo impresso nei cuori di chi ha avuto la fortuna e il piacere di conoscerlo. Continua a consigliarci, Enrico! Noi non ti dimenticheremo. Grazie di tutto cuore.
Associazione per il Parco Sud Milano

 

Appennine se ne va

A Zibido non c’è il gas metano!
Ora Apennine deve bonificare l’area
Aiutiamo il Comitato locale a pagare il TAR

7 luglio 2017. È lo stesso Comune a darne notizia ufficiale, pur se anticipazioni si erano avute da parte dell’Associazione Cittadini di Zibido San Giacomo.
Nel sito del Comune si legge “Da un comunicato sintetico, diffuso dalla società Apennine Energy è giunta la conferma che la ricerca di gas metano prevista dall’autorizzazione ministeriale del pozzo Moirago 1dir si è conclusa. L’azienda ha raggiunto la profondità finale di 4.472 metri. Sono state registrate presenze di gas, accompagnate tuttavia da fuoriuscita di acqua e fanghi. Gli indicatori fin qui registrati suggeriscono una concentrazione di gas che la società giudica non sfruttabile commercialmente”.  Anche se, sempre nella nota, si legge che…

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Basiglio strada

Per dare fiato ai progetti edilizi berlusconiani
Basiglio pensa a una nuova strada nel Parco Sud
…e c’è chi chiama ambientalista questa giunta

6.7.2017. Potrà forse stupire i tantissimi cittadini di Basiglio che per anni si sono battuti contro i mega progetti edilizi e che alle amministrative del 2013 hanno sonoramente bocciato il delfino dell’allora sindaco Flavio Cirillo, il propugnatore del Piano di Governo del Territorio (PGT) stragonfio di nuovo cemento, preferendo una lista civica “ambientalista”.
E cosa fa, invece, questa nuova amministrazione, nata da un comitato che si è battuto per anni per bloccare i progetti edilizi del paese? Pensa a una nuova strada, ovviamente nel Parco Agricolo Sud Milano, per…

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Adotta una canna…

Adotta una canna…
lo spirito dei preti per raccogliere fondi
si adegua ai tempi e gioca sui doppi sensi

5 luglio 2017. Lo abbiamo scoperto per caso ad Assago, nella navata laterale della chiesa dedicata a San Desiderio: un grande poster che invita i fedeli ad adottare una canna… ovviamente non di quelle cui molti di voi hanno pensato, bensì quella di un organo. Impossibile trattenersi dal non mettere in evidenza una simile pensata, frutto della fantasia dei preti locali che, evidentemente, ben sanno come gira il fumo se vogliono coinvolgere anche i portafogli dei meno fedeli.

D’altronde la spesa prevista per questo strumento -l’organo, suddiviso in tre corpi, conta 114 canne in lega di stagno al 95% e pesa circa 9 tonnellate- come scritto dal giornale ecclesiastico locale Comunità in cammino del maggio 2016 “è di 317.250 euro (compreso acquisto e trasporto dell’organo dalla Germania), di cui già sostenute (al 02. 2016) 205.776 con il contributo della campagna Adotta una canna e offerte varie”.
L’organo, infatti, come si legge ancora su Comunità in cammino, “è il numero d’opera 769 della ditta Johannes Klais Orgelbau GmbH & Co. KG di Bonn (Germania), costruito nel 1931 per la chiesa di St. Joseph della stessa città ed ivi successivamente modificato dallo stesso costruttore nel 1974. Sopravvissuto al periodo bellico, l’organo fu salvato da distruzione certa nel momento in cui la Parrocchia di San Desiderio in Assago riuscì ad acquisirlo, in vista di un suo restauro e ricollocazione nella propria chiesa maggiore dedicata a Santa Maria, la quale, pur disponendo di opportuni spazi proporzionati e allestiti, non dispone ancora di un organo”.

La chiesa di Santa Maria non è un granché (supermoderna e lastricata di marmi), ma vuoi mettere con il suono melodioso di un organo con 114 canne?

convegno no maran

Convegno ‘Verso il Parco di cintura urbana’
sotto l’egida della dissestata Città Metropolitana
L’assessore Maran diserta l’incontro

5 luglio 2017. No a una fusione a freddo: la Città Metropolitana riprende il nostro “motto” e lo fa proprio ribadendolo nell’ambito del convegno “Verso il Parco Metropolitano: luoghi di incontro della città con la campagna”, tenutosi a fine giugno nella sede di via Vivaio. A rappresentare il Parco Agricolo Sud Milano vi erano la presidente Michela Palestra e il direttore Emilio De Vita, mentre per il Parco Nord c’erano la consigliera Chiara Bisconti (ex assessora ai parchi nella giunta Pisapia) e il direttore Riccardo Gini; per la Città Metropolitana, al tavolo era presente il consigliere delegato al territorio Pietro Mezzi.

“L’agricoltura è strategica nel rafforzamento del sistema verde intorno a Milano”. “Per combattere i rischi della globalizzazione e della omologazione, la multifunzionalità e la valorizzazione delle colture tipiche può permettere lo sviluppo di un’economia familiare, rispettosa della biodiversità. Se ciò è possibile nei nostri territori, lo si deve al ruolo di custodia del Parco Agricolo Sud Milano contro la cementificazione selvaggia”. Parole forti e autorevoli, che testimoniano il grado di maturità raggiunta dagli agricoltori delle nostre campagne. Ma anche il valore delle attività delle associazioni ambientaliste mossesi già dai primi anni ’80 per scongiurare che queste aree diventassero come quelle del Nord Milano… alcune estrapolazioni di interventi dei “non politici”…

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agrivis

A Macconago arriva l’agricoltura bio
coltivata da giovani con disabilità
Ma le banche non rinunciano al Cerba

3 luglio 2017. I terreni sono quelli un tempo sottratti al Parco Sud per poche lire dal fallito re del mattone Ligresti, poi divenuti il luogo di progetto di edificazione del tanto discusso centro ospedaliero Cerba, accanto all’Istituto Oncologico Europeo di via Ripamonti. Ora sono terre di proprietà di un pool di banche, da cui è nata la società Visconti, che le hanno acquisite per rifarsi dei debiti di Ligresti. E la Visconti sta vendendo i terreni un po’ alla volta, per di più a cifre piuttosto elevate: intorno ai 12 euro al mq. Ma vengono alienati solo quelli nell’area a sud di Macconago. A nord, infatti, le banche & co. non intendono rinunciare a costruire l’assai profittevole ospedale e si tiene ben strette le aree agricole (circa 620mila mq), come anche le cadenti cascine del Borgo: per certo, sappiamo che la società Visconti ha rigettato un’offerta di 3,5 milioni per le sole cascine diroccate e circa 5 ettari di terreno. Inoltre, i soggetti interessati all’acquisto avrebbero anche provveduto a restaurare la chiesetta, sempre più in condizioni precarie, risalente ai primi del ‘700.

Va da sé che la nostra e le altre associazioni rimangono sul piede di guerra, anche perché il progetto Cerba è decaduto e quindi ora le aree dovrebbero ritornare a essere esclusivamente agricole. Ma veniamo al progetto di agricoltura biologica…

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