Il 17 ottobre 2013 l’OMS
ha ufficializzato: l’inquinamento atmosferico
è cancerogeno per gli esseri umani”. Ma…
Era lo scorso 4 agosto quando il comune di Milano, nel documento relativo al Governo del Territorio del Comune di Milano, Rapporto preliminare – Documento di scoping, scriveva:
Esposizione della popolazione all’inquinamento atmosferico
Solo in Italia muoiono prematuramente ogni anno oltre 67.000 persone a causa dell’inquinamento atmosferico, mentre in Europa si raggiungono i 467.000 decessi collegabili a questo problema ambientale, con costi esterni per la società, collegati alla salute, che si aggirano su una quota fra i 330 e i 940 miliardi di Euro all’ anno, secondo il recente Rapporto sulla qualità dell’aria pubblicato dall’Agenzia Europea per l’Ambiente (EEA, 2014).
La letteratura scientifica riporta riscontri incontrovertibili su una vasta gamma di effetti sanitari che possono affliggere la popolazione sia per effetto di esposizione di lungo termine all’inquinamento atmosferico (effetti cancerogeni, aumento della mortalità e morbilità per effetto di patologie respiratorie e cardiovascolari, diabete, etc) che di breve termine, per cui si riscontra un aumento della mortalità e l’esacerbazione di temporanee – ma disabilitanti – patologie (es. asma ricorrente, riduzione della funzionalità respiratoria, infiammazioni/irritazioni di naso e gola, etc). In particolare questi effetti ricorrono nelle fasce più vulnerabili della popolazione quali i bambini, le donne in gravidanza e neonati anche in età prenatale, le persone anziane e malate.
Il 17 ottobre 2013 lo IARC (International Agency for Research of Cancer), agenzia specializzata dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, in una nota ufficiale ha annunciato che l’inquinamento atmosferico è stato classificato fra gli agenti definiti “sicuramente cancerogeni per gli esseri umani” (Gruppo 1), in quanto vi sono “sufficienti prove scientifiche” che consentono di affermare che l’esposizione alle sostanze inquinanti presenti in atmosfera causa il cancro…