Auguri 2017

Cari amici,

troppo distratti da luminarie e incitamenti agli acquisti, non è facile per nessuno fare il punto sullo stato del Parco Agricolo Sud Milano. Ci provo una chiave di lettura positiva, forse sfacciatamente positiva, però a volte bisogna soffermarsi sul “mezzo pieno” del bicchiere.

Partiamo dai pericoli scampati: la temuta fusione a freddo del Parco Sud con il Parco Nord Milano non c’è stata e la stessa Regione ha deciso per il momento di soprassedere sulla legge di riordino delle aree protette, nel cui interno era presente questa unione. Ci sarà perciò il tempo di valutare con calma pericoli e benefici dietro il progetto del Parco Metropolitano, che non può dimenticare di aggregare le numerose aree non ricomprese nei due parchi regionali come i numerosi PLIS (Parchi Locali di Interesse Sovracomunale), ma anche le tante aree verdi e agricole ancora senza tutela. Altri fendenti evitati (non per merito nostro, ma perché non gioirne?: la trivella di Zibido San Giacomo, dopo aver trovato solo rocce e acqua, è oggi smantellata, l’elettrodotto Interconnector di Terna è ancora nel porto delle nebbie mentre l’Outlet di Locate (ridenominato chissà perché Scalo Milano) ha un impatto limitato: funziona a basso regime che nei vastissimi parcheggi si possono organizzare partitelle di calcio.

Certo, non è tutto rose e fiori. Il progetto della superstrada Vigevano-Malpensa è sempre pendente, ma dobbiamo rilevare che gli sforzi contro il dannoso progetto di agricoltori dell’ovest milanese (uniti e attivi, che bello!), degli ambientalisti e dei sindaci hanno smosso le montagne: il Direttivo dell’Ente Parco Sud prima e la Città Metropolitana poi hanno preso una chiara e ferma posizione per la cancellazione del progetto. E la delegazione di sindaci, agricoltori e comitati che –forti di una petizione con numerose firme- sono andati a Bruxelles hanno raccolto qualcosa più che una distratta attenzione dalla Commissione per le petizioni dell’Unione Europea: “Questa parte d’Europa è troppo bella per essere distrutta” ha dichiarato la presidente Cecilia Vikstrom e ha chiesto delucidazioni scritte all’assessora regionale Terzi e al ministro Delrio.

Oltre ai pericoli veri e propri, avanzano nel Parco Sud progetti che definire anomali è forse riduttivo. I tempi cambiano, è vero, e l’agricoltura si trasforma, ma cosa dire della proposta dei mega-orti di via Selvanesco a Milano? La proprietà ha dimostrato grande elasticità ma, con tre proposte sostanzialmente differenti in pochi mesi, anche poca lucidità. L’ultima, di fine novembre, ha ridotto di molto le aree degli orti e dei parcheggi, puntando alla produzione in proprio e trasformazione di prodotti orticoli e frutta biologici. Ma, ci chiediamo, può una immobiliare trasformarsi in azienda agricola e lanciarsi in attività innovative? Al momento non sappiamo nemmeno se abbiano presentato la richiesta in Regione (farsi agricoltori non si improvvisa), e in ogni caso prima che possano anche solo presentare il progetto al Parco Agricolo Sud Milano ce ne vuole. E’ da rilevare che la risposta di cittadini e associazioni locali è stata molto forte e civile, sapendo porsi come interlocutori credibili e facendo recedere alcuni amministratori milanesi da posizioni troppo accomodanti e acritiche.

Chiudo con una notizia tutta positiva. La riqualificazione della vasta area di Porto di Mare, nella periferia sud di Milano, è stata assegnata a Boscoincittà. E’ in atto la presa di possesso di quest’area del Parco Sud, per ripulirla prima di tutto dal degrado. Un primo appuntamento ha visto tutto l’ambientalismo e tanti cittadini all’opera: alla giornata di Puliamo il Mondo, ciclica iniziativa di Legambiente, hanno aderito 250 persone che hanno recuperato tonnellate e tonnellate di rifiuti. Molto c’è ancora da fare e di volontari ne serviranno ancora tanti, ma intanto il lavoro continua e, grazie anche all’infaticabile lavoro di 900 pecore, interi pratoni sono oggi percorribili, permettendo di iniziare a pianificare i passi futuri. La riappropriazione di queste terre rappresenterà una tappa fondamentale per far vivere e apprezzare il Parco Sud dai cittadini milanesi e non. Alcune dichiarazioni a mezzo stampa hanno avanzato l’ipotesi di costruire in quest’area uno stadio per una squadra di calcio milanese. Sarebbe un danno al territorio e una beffa per i cittadini che si sono dati da fare per rimetterlo in sesto. Non scherziamo, per favore: le pecore e anche noi siamo un po’ suscettibili e si sa, quando il gregge alza la testa…

Ci sarebbe ancora tanto da scrivere, ma la chiudo qui.

Auguro a tutti voi le migliori feste e un sereno anno nuovo. E spero che il 2018 vi veda ancora attenti al territorio, attivi in ciò che fate e capaci di essere rete, sentirvi cioè collegati alle tante persone, associazioni, aziende, amministratori e comitati che stanno trasformando questo Parco in un posto migliore.
Renato Aquilani
presidente Associazione per il Parco Sud Milano Onlus

PD caccia

Le associazioni: no al far west venatorio
nella legge di bilancio (che cosa c’entra?):
PD ritiri i suoi emendamenti pro-cacciatori

17 dicembre 2017. Le associazioni Wwf, Lipu, Lav, Lac, Enpa rivolgono un appello ai deputati PD Chiara Braga ed Ermete Realacci della commissione ambiente, chiedendo l’immediato ritiro dell’emendamento segnalato tra quelli prioritari del PD che elimina ogni vincolo e ogni regolamentazione oggi imposta dall’art. 19 della legge 157/92 in merito alla gestione faunistica, creando un vero e proprio far west dove ogni abbattimento può essere fatto senza limiti, con qualsiasi pretesto e da chiunque.
“L’emendamento vuole escludere dalla legge 157/92 il prelievo di fauna selvatica ai fini di impresa agricola e ovviamente anche gli interventi di controllo e l’attuazione dei piani di abbattimento togliendoli così da ogni regolamentazione, in particolare quella prevista proprio dall’art.19 che impone una serie di rigide condizioni, tra cui l’obbligo dell’utilizzo prioritario dei metodi ecologici, pareri scientifici dell’ISPRA e figure ben precise che dovrebbero operare. Invece con questo emendamento…

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roggia corio

Ad Assago la roggia Corio sarà tombinata:
gli amministratori amano il cemento.
Forse per dimostrare di essere “moderni”

16 dicembre 2017. Piccole vie azzurre, che molti, purtroppo anche tra gli amministratori, non sanno neppure quali funzioni abbiano avuto e svolgano tuttora. Eppure, le rogge continuano a essere un patrimonio per le attività umane, soprattutto quelle agricole e sono un punto di forza per la salvaguardia dell’ecosistema. Ma agli amministratori non sono interessati a tutto ciò: pensano che gettarvi sopra cemento sia una dimostrazione di modernità. Dimenticando quanto oggi, ancor più di ieri, sia ragionevole lasciarle scorrere libere, poiché i cambiamenti climatici -con gli alti e bassi tra siccità e inondazioni- portano a ferire fortemente il territorio. Eppure vi sono norme, leggi e decreti  che prevedono il divieto di tali insensatezze da parte degli amministratori locali…

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Vigevano-Malpensa al Cipe

Progetto superstrada Vigevano-Malpensa
Tutto rimandato al CIPE:
si accorgerà della sua insostenibilità?

15 dicembre 2017. Una mezza sconfitta e/o una mezza vittoria. Da una parte l’ennesima riunione della Conferenza dei Servizi a Roma non è riuscita ieri a dare il sì definitivo al progetto portato avanti da Maroni e da alcuni grandi comuni dell’area, dall’altra si è deciso di passare la palla al CIPE (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) si dovrà esprimere sulla superstrada in maniera definitiva.

Il CIPE non è mai contraddistinto per la sensibilità ambientale, ma ci auguriamo che prenda almeno una decisione razionale…

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Discarica parcoroccolo

Discarica di rifiuti speciali nel Parco del Roccolo:
dopo i sindaci, anche Legambiente ricorre al TAR.
E il vicepresidente Regione Lombardia,
presenta mozione: “Fermate questa follia”

15 dicembre 2017. I Parchi sono un luogo dove scaricare i rifiuti speciali e non? Stando alla Città Metropolitana di Milano, sì! Si può fare… su 200mila mq, come autorizzato a luglio del 2016, quando i tecnici della Città metropolitana hanno dato l’ok attraverso la Via (Valutazione di impatto ambientale) nonostante il parere tecnico contrario della Regione. Il Parco destinato a raccogliere 600mila mc di rifiuti è quello del Roccolo, un Plis (Parco locale di interesse sovracomunale) ai confini nord-ovest del Parco Agricolo Sud Milano esteso su circa 16 Kmq, a cavallo tra i comuni di Arluno, Busto Garolfo, Canegrate, Casorezzo, Nerviano e Parabiago.
Ma ci sono molto “contro”. Infatti, oltre alle centinaia di cittadini riuniti anche in comitati, a supporto del ricorso presentato dai sindaci di Busto Garolfo e Casorezzo e del Parco del Roccolo contro l’AIA (autorizzazione integrata ambientale) e il mancato ripristino secondo la convenzione stata siglata nel 2002 tra la proprietà del terreno, i Comuni interessati e il Parco del Roccolo per il recupero ambientale della cava Solter, si unisce il ricorso al TAR presentato da Legambiente Lombardia, per fermare…

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EcomuseoMartesana

C’è un “fil bleu” che unisce il nord est:
è la Martesana, il naviglio che dà il nome
all’Ecomuseo che coinvolge 29 comuni

14 dicembre 2017. Non lasciatevi sviare dal nome. L’ecomuseo non nasce per salvaguardare solo l’ambiente. È invece una istitu­zione culturale aperta, che può essere costituita da enti locali in forma singola e associa­ta, da associazioni, fondazioni o altre istituzioni di carattere privato senza scopo di lucro. Il tutto è frutto della legge regionale n. 13 del 2007, ispirata al modello francese, dove già dagli anni ’60-’70 si è sviluppata una nuova concezione di modello di museo, non più inteso come luogo di mera conservazione e contemplazione, ma come uno spazio dove farsi interprete della società e rispondere ai bisogni della comunità: un progetto culturale innovativo che punta a valorizzare il patrimonio materiale e immateriale, di responsabilizzare le comunità locali rafforzandone l’identità e di favorire lo sviluppo locale. In che modo? Raccogliendo, conservando e valorizzando le eredità e gli elementi di identità di un territorio, fatta di storia, persone, luoghi, tradizioni, arti e mestieri: una sorta di museo diffuso, “vivo” e all’aperto, sparso su un ampio territorio che ha le medesime peculiarità e radici. Il primo all’interno del Parco Sud è quello della Martesana…

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