IL NO alla Vigevano Malpensa
ribadito dai rappresentanti degli Enti Locali
Ed ora dalle parole ai fatti!
E’ un comunicato stampa importante, per i giudizi chiari e per le persone che lo firmano.
Lo pubblichiamo volentieri, ma chiediamo contestualmente che gli Enti rappresentati dai firmatari predispongano un ricorso al TAR, forti delle argomentazioni elencate. E’ vergognoso che un Governo uscente, con un governo regionale in scadenza, abbia approvato al CIPE (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) un progetto così contestato dal basso. Un indegno favore alle lobby dello sviluppo insostenibile, vecchio e dannoso.
COMUNICATO STAMPA
Iter procedurale viziato e parere contrario della Commissione Petizioni UE
Superstrada: “Non è detta l’ultima parola”
In data 28 febbraio 2018, a soli 4 giorni dalle elezioni amministrative, il CIPE ha dato il via libera alla superstrada Vigevano-Malpensa. Non è ancora detta l’ultima parola. Viste le evidenti criticità e non conformità dell’iter che ha portato il progetto ANAS all’approvazione del CIPE; visto che il progetto approvato non solo è fortemente scadente, ma presenta carenze tali da incidere in modo significativo sul costo effettivo dell’opera e sui costi futuri di gestione propria e dei territori intercettati, considerato che la Commissione Petizione dell’Unione Europea ha diffidato l’Italia dal procedere con questo progetto, giudicandolo “controproducente sotto tutti i punti di vista (economico, ambientale e sanitario)”, riteniamo che ci siano i presupporti per impugnare la delibera del CIPE. Siamo convinti che questa sia stata una scelta di convenienza politica, non strategica, né tecnica in quanto non risolve i problemi prioritari di mobilità (pendolarismo su Milano, risoluzione soddisfacente dei nodi caldi di Boffalora e Robecco), e genera invece una serie di nuovi problemi ambientali e di traffico. Ogni tentativo di dialogo è stato rigettato, così come ogni tentativo di ripensare alla mobilità di questa zona in chiave sostenibile, moderna e competitiva, come si addice ad un lembo di territorio metropolitano. Sono tanti gli interessi in gioco per realizzare una strada sovradimensionata e costosa che andrà a distruggere l’ultimo angolo di verde ed agricoltura della nostra ex Provincia di Milano senza risolvere i problemi di inquinamento e di viabilità per Milano. Stiamo parlando di un territorio deficitario di un trasporto pubblico e praticamente privo di piste ciclopedonali intercomunali. Comuni, Istituzioni, Parchi, Confederazioni agricole, associazioni e cittadini che amano il nostro territorio, se uniti e compatti, come fino ad oggi hanno dimostrato di esserlo, possono farcela a fermare questo anacronistico progetto.
2 marzo 2018
A firma di Giovanni Pioltini (Comune di Albairate), Michele Bona (Comune di Cassinetta di Lugagnano), Daniele Del Ben (Comune di Rosate), Arianna Maria Censi (Città Metropolitana di Milano), Michela Palestra (Parco Agricolo Sud Milano), Gioia Gibelli (Parco del Ticino).