Sempre meno rondini, rondoni e balestrucci
cacciati d’inverno, sfrattati d’estate
Ma a Melegnano c’è un caso virtuoso
17 aprile 2018. Il cielo di rondini sfreccianti è sempre più un’immagine poetica o dei lontani ricordi. E lo stesso vale per i più grandi e pancia-nera rondoni, come anche per i più piccoli e tondeggianti balestrucci. Non è che siano spariti del tutto, e in qualche rione, paese, borgo e cascina ancora ritornano. Ma la loro rarefazione non è solo un affare di ornitologi: è un dato evidente anche ai profani che ogni tanto alzano le testa al cielo.
Certo, che questi intrepidi volatili ne devono sfidare di difficoltà. “I problemi seri li affrontano nei luoghi di svernamento. Le popolazioni locali dell’Africa Equatoriale -racconta Luca Ravizza, esperto del Gruppo di Ricerche Ornitologiche Lodigiano- hanno cominciato a usare massicciamente le reti per catturare le rondini nei canneti, al fine di cibarsene”. E poi, mettiamoci anche i lunghi tragitti di attraversamento di vaste distese marine e desertiche, con il bracconaggio tutt’altro che infrequente in Nord Africa, ma non solo. Inoltre, seri problemi li hanno anche da noi: si può dire che non trovano casa.
Uno studio-censimento, presentato la settimana scorsa a Melegnano (luogo dove è tratto il video dello scorso giugno), mette in chiaro i termini del problema e dà indicazioni su come risolverlo…