Assago, un silenzio di due anni da parte dell’amministrazione sulla copertura della roggia Corio

Assago torna alla politica del muro di gomma:
C’è il progetto di copertura della Roggia Corio?
E quali sono le pretese ragioni di sicurezza?

28 aprile 2018. Peccato! Dopo i buoni risultati di collaborazione fattiva in merito allo sversamento di oli nel Naviglio Pavese e alle ondate di plastiche e rifiuti scaricati nel Cavo Borromeo dal Forum, rispetto alla volontà di coprire il tratto urbano della Roggia Corio il comune di Assago continua a non rispondere, né a noi né ai suoi cittadini. Certo, il sindaco Graziano Musella, oltre a essere coordinatore di Forza Italia nel sud Milano, è anche diventato deputato a Roma: non gli mancano certo gli impegni, ma al suo fianco, nel Comune, c’è l’assessore Mario Burgazzi, che si occupa dell’ambiente da decenni.
Sono passati ben due anni da quando siamo venuti a conoscenza della volontà dell’Amministrazione di coprire il tratto cittadino della Roggia Corio (clicca qui), allo scopo di realizzarci sopra una pista ciclabile. Certo, questo corso d’acqua -che scorre a Rozzano di fianco all’ospedale Humanitas e a Pieve Emanuele nel centro del paese- era stato oggetto di pesanti casi di inquinamento, ma la determinazione della “sentinella” Tony Bruson e le competenze tecniche di Gruppo Cap (società pubblica che opera nel ciclo delle acque, prontamente intervenuta) sono riuscite ad avere la meglio su una fognatura colabrodo, che sversava le sue acque sulla Corio. È incontrovertibile che se le acque oggi scorrono pulite, lo si deve proprio al fatto che la roggia attraversa il paese a cielo aperto, consentendo l’individuazione e l’eliminazione di allacci fognari impropri.
Due anni, dicevamo, di silenzi rispetto a richieste nostre e dei cittadini che, tramite l’ambientalista locale Davide Gelmini, si sono fatti sentire con petizioni e lettere. Con Gelmini e il consigliere M5S Maurizio Lo Presti, lo scorso febbraio abbiamo ottenuto un incontro con l’assessore Burgazzi e l’Ufficio Tecnico comunale. Clima collaborativo e corretto (come si può essere contrari a una pista ciclabile?) e promesse di farci avere quanto prima le motivazioni sui problemi di sicurezza addotti -unica ragione che può portare alla tombinatura di un corso d’acqua- e le carte del progetto, in corso di redazione da parte di Gruppo Cap: magari, con sezioni e piantine in mano, si può studiare una soluzione che permetta di avere la pista ciclabile senza dover coprire totalmente la roggia.
Niente di tutto ciò è avvenuto. Ma quanto bisogna ancora aspettare?
A proposito. Abbiamo anche scritto una lettera, sempre al Comune, per porre rimedio ai problemi che persistono sui corsi d’acqua che affiancano il Forum e i parcheggi custoditi delle fermate della metropolitana. Ma questo solo dieci giorni fa… Se ci troveremo di fronte ai soliti tempi biblici, saremo costretti a passare dallo spirito collaborativo alle denunce.
Ma perché dover arrivare a tanto?

I mostri del cemento come Il Fiordaliso non rispetta gli accordi ambientali. E hanno lasciato morire 400 alberi

I mostri del cemento come Il Fiordaliso
non rispettano gli accordi ambientali
E hanno lasciato morire 400 alberi

27 aprile 2018. Si era a metà luglio dello scorso anno quando decidemmo -noi dell’Associazione per i Parco Sud Milano e il Comitato Occhi Aperti di Rozzano- una piccola incursione ambientalista al “Parco morto” del centro Il Fiordaliso di Rozzano, dove nell’autunno del 2016, a fronte di lavori di miglioria dovuti per ottimizzare la viabilità d’accesso alla mega struttura commerciale, il Comune di Rozzano aveva pattuito una mitigazione ambientale: piantare 400 alberi. Non piantine, ma fusti di circa 3 metri di altezza per ridurre l’impatto dell’inquinamento da traffico.
Nel sopralluogo effettuato nel luglio dello scorso anno (la foto è ripresa da Il Giorno del 15 luglio 2017), complice anche la siccità, l’area appariva come un cimitero: almeno il 70% era ormai seccato per mancanza di innaffiature, di cui le giovani piante avrebbero necessitato.
Ma perché dobbiamo sempre arrenderci di fronte alla prepotenza di questi mostri del cemento come il Fiordaliso e, in parallelo, all’indifferenza e alla negligenza delle amministrazioni, anch’esse troppo spesso indaffarate a gettare cemento su cemento sopra i loro territori? Abbiamo quindi tentano una nuova mossa, piccola, piccola…

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Giornata della Terra un po’ diversa dal solito a difesa delle aree agricole dell’ovest milanese o a passeggio a Porto di Mare (in via di recupero)

Giornata della Terra un po’ diversa dal solito
a difesa delle aree agricole dell’ovest milanese
o a passeggio a Porto di Mare (in via di recupero)

                             

22 aprile 2018. Nata nel 1970 su volontà delle Nazioni Unite, la Giornata della Terra (Heart Day) ci celebra ogni 22 aprile a livello planetario, coinvolgendo fino a un miliardo di persone.
Fa un po’ impressione che il tema sia arrivato così all’attenzione dei comunicatori, al punto che oggi si ritrova anche sulla mega pubblicità di una nota ditta di caffè nell’ultima pagina di diversi quotidiani. Ne siamo contenti, anche se temiamo sempre le mode. E rispetto alle iniziative più o meno ufficiali che si svolgono oggi, preferiamo ricordare due eventi non direttamente collegati alla Festa, tenutisi ieri e l’altro ieri. Venerdì, una partecipata assemblea ad Abbiategrasso ha ribadito la stretta unione di sindaci dei piccoli comuni, agricoltori e ambientalisti contro il progetto della superstrada Vigevano Malpensa sui territori del Parco del Ticino e del Parco Agricolo Sud Milano. E il giorno dopo, a Porto di Mare…

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A Vittuone c’è un bosco filosofico che insegna ad amare la natura e suggerisce come praticare il Tai Chi

A Vittuone c’è un bosco filosofico
che insegna ad amare la natura
e suggerisce come praticare il Tai Chi

20 aprile 2018. Non è un vero e proprio bosco incantato, dove imbattersi in elfi e fate. È comunque un bosco affascinante, con un percorso -tra alberi e fontanili- che unisce natura, filosofia e, volendo, anche esercizi di Tai Chi, l’antichissima arte marziale di difesa, di origine cinese: agisce sia sul corpo sia sulla mente e mira al raggiungimento del benessere completo, coinvolgendo muscoli, polmoni, cuore, respirazione e movimenti del corpo. 
Il bosco si trova a Vittuone, tra i comuni più a ovest del Parco Agricolo: il progetto è stato sviluppato dall’amministrazione comunale che, dagli anni ’90 è proprietaria dell’area. Semplicemente ottimizzando l’esistente: ha estirpato alberi malati e quindi arricchito il bosco, con il contributo di l’Ersaf (Ente regionale per servizi agricoltura e foreste) e ha ri-piantumato parte dell’area con tigli, querce e frassini, rivitalizzando così un luogo poco “vissuto”. L’idea originale è stata del parroco don Antonio, il quale è sempre stato legato alla chiesetta del Lazzaretto, costruita per ricoverare i malati durante la peste del 1630, dove termina il sentiero. “Rifacendosi a quanto realizzato all’isola di San Giulio, nel Lago d’Orta -ci aveva raccontato l’allora sindaco Fabrizio Bagini- il parroco mi proponeva la realizzazione, sul sentiero che attraverso i boschi dei fontanili porta al Lazzaretto, di alcuni punti di sosta per riflettere su massime filosofiche. Condividendo l’idea…

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Ecco i 9 progetti vincitori Del Bilancio Partecipativo di Milano Vincono verde, mobilità sostenibile e servizi

Ecco i 9 progetti vincitori
Del Bilancio Partecipativo di Milano
Vincono verde, mobilità sostenibile e servizi

18 aprile 2018. Il bilancio partecipativo di Milano conta la partecipazione di circa 18mila votanti (di cui quasi mille in modalità cartacea) che dal 15 marzo al 15 aprile si sono collegati al sito del Comune, esprimendo fino a tre preferenze e decretando così i nove progetti che saranno subito realizzati. Altri tre progetti potranno invece essere ridefiniti per progettare alcuni interventi con il budget residuo.
Verde, mobilità sostenibile e servizi sono state le scelte dei cittadini che hanno votato i 47 progetti finalisti, di cui 9 quelli selezionati: uno per ogni Municipio della metropoli (nella foto il rendering del progetto “connessione verde tra Parco delle Cave e Parco dei Fontanili”). Ai singoli progetti andranno sino a 500mila euro, per complessivi 4,5 milioni. Sul sito www.bilanciopartecipativo.milano.it si possono trovare tutte le informazioni sui progetti vincitori, la classifica complessiva e in futuro si potrà seguire l’avanzamento dei lavori. Ecco i progetti vincitori…

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Arrendersi alle scelte demenziali dei politici? No! Continuiamo a cercare la salvezza Per le terre dei Parchi Agricolo e Ticin

Arrendersi alle scelte demenziali dei politici?
No! Continuiamo a cercare la salvezza
per le terre dei Parchi Agricolo e Ticino

18 aprile 2018. A fine febbraio, ad appena 4 giorni dalle elezioni, il Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica), alla presenza del ministro Delrio e del capo del Governo Gentiloni, ha dato il via libera alla superstrada Vigevano Malpensa: si mangerà migliaia di ettari di verde e agricoltura, sconvolgerà il paesaggio agreste, il sistema idrico e incrementerà l’inquinamento della nostra Regione, già al top tra quelle europee.
Un decisione, quella del Cipe, che si scontra con l’opinione dell’Europarlamento che, interpellato da una petizione popolare promossa dall’associazione NoTang, aveva ammonito le istituzioni italiane segnalando l’incompletezza della valutazione ambientale e, soprattutto, l’effetto “controproducente sotto tutti i punti di vista” rispetto agli obblighi assunti dall’Italia per la lotta all’inquinamento atmosferico, ma sottolineando anche che quel luogo è “troppo bello per distruggerlo”!
L’ammonimento europeo si aggiungeva ai pareri nettamente sfavorevoli della Città Metropolitana di Milano, dei Parchi del Ticino e Agricolo Sud Milano, dei piccoli comuni stravolti dal progetto, così come le proteste di associazioni ambientaliste, dei Comitati No Tangenziale, degli agricoltori di tutte le organizzazioni (Coldiretti, Cia, Confagricoltura e Copagri). Ma il business non si può fermare, deve andare avanti! L’Anas deve pur andare avanti. Eppure i 220 milioni sarebbero stati più utili per realizzare il raddoppio del binario per Abbiategrasso e Vigevano, che oltretutto costa molto meno. Altrettanto utile sarebbe stato migliorare la viabilità esistente. Possiamo arrenderci alla sciagurata scelta dei nostri politici, sensibili solo al business?
No! Ed ecco perché è importante partecipare all’assemblea popolare promossa per venerdì 20 aprile ad Abbiategrasso.
Non mancate. Vediamoci ad Abbiategrasso. I cittadini hanno lungimiranza e passione per il proprio territorio. Continuiamo a difendere il diritto alla salute e alla salvaguardia della nostra agricoltura. Il cemento sazia solo i politici.