Settembre è il mese delle mele A Frutta In Campo puoi coglierle sull’albero La bontà che non ti aspetti nei campi di Milano

Settembre è il mese delle mele
A Frutta In Campo puoi coglierle sull’albero
La bontà che non ti aspetti nei campi di Milano

3 settembre 2018. Dopo le scorpacciate estive, a base soprattutto di pesche e frutti di bosco, scocca il tempo delle mele: mercoledì 05, nel pomeriggio dalle 17 alle 19, sono tante le varietà da raccogliere, dalle Gala alle Elstar, ma può essere “visitato” anche il filare di pere William, ancora in produzione. Non è necessario macinare in auto centinaia di km sino alla Val di Non: Frutta In Campo è a Milano città, a due passi da Boscoincittà. Case e stradone a 6 corsie non sono distanti, ma seguendo una stradina bianca si arriva in un altro mondo (vedi sotto le indicazioni stradali): un frutteto di oltre 2 ettari che è anche un’oasi di tranquillità e natura, sorto in due anni grazie al lavoro di una dozzina di appassionati. Dopo tanto lavoro, da questa estate si possono raccoglierne (in senso letterale) i frutti. Non servono scale: gli alberi sono piccoli, ad altezza d’uomo e –i rami più bassi- a quelli di bambino. Per chi ha fretta o necessita di quantità abbondanti, sono in offerta mele appena raccolte a 1,5 euro (per un quantitativo minimo di 5 kg). Il prezzo, più che abbordabile, dipende dal fatto che i frutti provengono dal lavoro dei soli soci e che non vi sono intermediari. Il sapore della frutta appena colta, poi, è supercompetitivo.
Sul sito www.fruttaincampo.it o sulla pagina facebook di FruttaInCampo si trovano le date di raccolta (prossima apertura prevista sabato 8 settembre, con orario da confermare). Per conoscere le prossime date, ci si può anche iscrivere alla mailing list info@fruttaincampo.it. Questo tipo di frutteto costituisce una novità assoluta per Milano e per il Parco Sud…

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Addio Iolanda Nanni guerriera dell’ambiente col sorriso

Addio Iolanda Nanni
guerriera dell’ambiente
con determinazione e sorriso

29 agosto 2018. Iolanda Nanna è morta lunedì scorso, stroncata dal tumore. L’abbiamo conosciuta negli anni passati come consigliera regionale dei 5 Stelle, quando è riuscita –assieme al comitato locale- ad accendere finalmente i riflettori sui terreni agricoli inquinati di Carpiano, da troppi anni colpevolmente ignorati dagli Amministratori regionali e comunali. Risoluta e battagliera, abbiamo apprezzato le sue qualità in tanti temi ambientali del nostro territorio e del Pavese: l’opposizione allo spandimento dei fanghi in agricoltura e alle superstrade distruttrici del territorio sono solo due delle battaglie che ha compiuto a favore dell’ambiente. Poi, a fine legislatura, il primo attacco del suo male, da cui si era ripresa sino ad essere in marzo eletta deputata.
Addio Iolanda, ci mancheranno le tua determinazione e il tuo sorriso. E continueremo in ogni caso a lottare anche per te.

Legambiente fa propria la proposta di un grande Parco Metropolitano Ecco il nostro pensiero. E il vostro?

Legambiente lancia la proposta
di un grande Parco Metropolitano
Ecco il nostro pensiero. E il vostro?

25 agosto 2018. Un grande Parco Metropolitano che circondi l’hinterland e attraversi Milano con raggi e corridoi verdi. Un’area protetta di oltre 55.000 ettari che unisca i due Parchi regionali già esistenti – il Parco Agricolo Sud e il Parco Nord– in collegamento con la ricca rete di Parchi Locali di Interesse Sovracomunale (PLIS), i Parchi pubblici, le aree agricole, il suolo ancora libero del territorio e bagnato dalla rete fluviale che attraversa la metropoli con Seveso, Lambro, Olona e una vasta rete azzurra di fossi, rogge, canali e fontanili.
E’ la proposta che Legambiente Lombardia lancia nel pieno dell’estate milanese, con implicazioni non solo teoriche: ad esempio combattere le isole di calore urbano, fenomeno molto legato alle dimensioni delle città, all’intensa cementificazione e alla insufficiente copertura vegetale. Non mancano però, a nostro avviso, nella proposta insidie e rischi…

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Anche l’Associazione Parco Sud invia le osservazioni all’elettrodotto di Terna e alla sua maxi stazione I perché del NO a un progetto inutile e distruttivo

Anche la nostra Associazione invia osservazioni
all’elettrodotto di Terna e alla sua maxi stazione
I perché del NO a un progetto inutile e distruttivo

23 agosto 2018. Domani scadono i tempi per le osservazioni al progetto di elettrodotto di Terna denominato Interconnector, che prevede una stazione di arrivo a Settimo Milanese: oltre 100mila mq di terreni agricoli cancellati, senza tener conto delle controproposte di Comune e Associazioni agricole e ambientaliste (tra cui l’Associazione per il Parco Sud Milano) di occupare le limitrofe aree industriali dismesse. E’ un progetto vecchio di 30 anni, tecnologie obsolete ancora legate al nucleare, in dismissione in Svizzera: eppure il progetto di Terna vuole aumentare l’importazione di energia elettrica che scaturisce da centrali nucleari svizzere, con conseguente degrado del paesaggio, con consumo di suolo agricolo e con costi che ricadono sulla collettività! È la sintesi del progetto di Terna denominato Realizzazione Rete ad Alta Tensione Interconnnector Valformazza-Italia Svizzera. Sul versante italiano, l’opera interessa la Valle Formazza e la Valle Antigorio. Poi ci sono tutti i Comuni del lato piemontese del Lago Maggiore da Baveno fino ad Arona, il novarese fino al Parco del Ticino e infine il Parco Agricolo Sud Milano, in particolare la pianura lombarda dei fontanili e la fertile campagna attorno alla città di Milano. Non si può nemmeno dimenticare che l’opera comprometta anche una fetta alpina importante della Svizzera, lungo il bacino superiore del Rodano.
Relativamente al Parco Sud, come detto il costo più alto ricade sul comune di Settimo Milanese, dove Terna prevede espropri di terreni agricoli per la realizzazione della stazione elettrica su 115mila mq di aree coltivate e definite dalla Provincia nel Piano Territoriale “ambiti agricoli strategici”. Anche se ora Terna racconta che potrebbe ridurre il consumo di suolo per la centrale e costruirla su “appena” 90mila mq, espropriandoli ad agricoltori locali, che campano di lavori legati alla terra. (Nella foto: l’area dove Terna vuole costruire la centrale elettrica, con capannoni alti 15 metri).
Il testo delle osservazioni è stato redatto da un gruppo tecnico predisposto dal comune di Settimo e, in maniera dettagliata, raccoglie tutti i perché del no, con proposte alternative nel caso l’opera abbia ancora senso. Per saperne di più, invitiamo a cliccare qui.

Nelle cascine del Parco gli agricoltori innovano il cibo è in vendita diretta, ma anche online e valorizzano il territorio

Nelle cascine del Parco gli agricoltori innovano
il cibo è in vendita diretta, ma anche online
e valorizzano il territorio con filiere bio

21 agosto 2018. Cassani Alberto, già certificato biologico, ma anche agricoltore biodinamico, Cascina Zipo, Cascina Santa Marta, Cascina Lassi, Passion Cocoa, Cascina Fornaci, Buongusto, Cascina Pizzo: ecco i magnifici otto agricoltori (a fondo testo tutti gli indirizzi), artigiani del gusto e con sensibilità per l’ambiente del nostro Parco che forniscono Cortilia, il mercato agricolo online per la vendita e la distribuzione di prodotti freschi, artigianali, locali.
Ma vendono anche in cascina dove, sempre più numerose, realizzano produzioni di qualità certificate biologiche e si aggregano per le filiere del grano, del riso, del pane, in collaborazione con Slow Food e il DESR (Distretto di economia rurale del Parco Agricolo). Ecco dove si trovano…

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Milano, ecco i 26 progetti vincitori del Bando alle periferie per cambiare e migliorare i quartieri

Milano, ecco i 26 progetti vincitori
del Bando alle periferie
per cambiare e migliorare i quartieri

10 agosto 2018 – Il Comune di Milano, con il Bando alle periferie, edizione 2018, ha selezionato 26 tra i 170 progetti presentati da centinaia tra fondazioni, associazioni di volontariato, di promozione sociale, sportiva, culturale, di food policy e sostenibilità ambientale, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita in tutti i quartieri milanesi, di articolare ed arricchire le offerte e le opportunità per chi li abita. Per il secondo anno consecutivo, la risposta della città è stata pronta e la partecipazione importante, segno della vitalità e della diffusione capillare delle realtà sociali che animano Milano. Dopo la straordinaria adesione rilevata, il Bando alle periferie non solo viene replicato, ma anche sistematizzato: verrà lanciato ogni anno con un finanziamento disponibile di un milione di euro. Il processo di presentazione delle candidature, per la prima volta on-line, è stato accelerato e semplificato. Per conoscere i progetti dei 26 vincitori …

 

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