Ecomafia: in Lombardia cresce il numero
di indagini su reati ambientali (animali inclusi).
Ciclo rifiuti e cemento i settori più permeati
La legge 68/2015 sugli ecoreati dà i suoi frutti: in Lombardia 1541 infrazioni accertate, 15 arresti e 464 sequestri. La lunga mano della criminalità ambientale s’impone sulla Lombardia. Secondo i dati del Rapporto Ecomafia 2019 di Legambiente presentato questa settima a Roma, la nostra regione è al settimo posto in Italia per il numero di reati ambientali: il 5,7% delle infrazioni accertate, infatti, avviene sul territorio lombardo e si innesta principalmente nel settore del ciclo dei rifiuti e del cemento.
«La Lombardia, prima regione del Nord in questa poco lusinghiera classifica, si conferma territorio cruciale nei circuiti illegali su tutti i fronti ambientali – commenta Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia–. In uno dei centri pulsanti dell’economia e della finanza nazionale le famiglie mafiose, dopo essersi infiltrate, hanno proseguito con una vera a propria colonizzazione d’interi settori economici, basti pensare alla movimentazione terra, senza trovare veri ostacoli nella società civile».
Il rapporto 2019 mette in luce una crescita del numero di reati relativi al ciclo del cemento, così come lievitano i reati relativi alle filiere agroalimentari e quelli commessi nel ciclo dei rifiuti, dati che però sottolineano anche…