Tem, 75.000 mezzi al giorno.
Meglio di una discarica sotto casa?
Perché quando si decide di piazzare una discarica o un inceneritore nei paraggi delle nostre case, in un batter d’occhio fioriscono iniziative e comitati cittadini per scongiurarne l’insediamento?
Risposta ovvia: l’inquinamento fa paura. Eppure, stranamente per le autostrade non è così. La maggior parte di noi le vuole, senza se e senza ma. Forse sarebbe persino inutile per le società autostradali impegnarsi a proporle con una comunicazione tipo greenwashing, ovvero un’ingiustificata appropriazione di virtù ambientaliste per le loro opere.
La presentazione della Tangenziale esterna di Milano (la famigerata TEM) ci seduce con “Un percorso innovativo guidato dalla qualità. Un progetto necessario per intervenire concretamente sui problemi di viabilità della zona più trafficata d’Italia. Un’opera che permetterà di assorbire oltre 75.000 veicoli giornalieri, di cui 35.000 dal traffico locale e risparmiare 9 milioni di ore annuali di viaggio. Una realizzazione all’avanguardia per caratteristiche costruttive e rispetto ambientale, che lungo il suo percorso prevede la collocazione di ben 2,2 milioni di mq di verde e assicurerà l’abbattimento del 20% di inquinamento“.
Peccato che si dimentichino di dire che 7 milioni di mq di fertile terreno agricolo, la maggior parte nel Parco Sud, verrà divorato dall’asfalto. E quei 75.000 veicoli giornalieri? Abbatteranno del 20% l’inquinamento? Siamo così allocchi da crederci?
Ce ne ricordiamo, o abbiamo lo già relegato nel dimenticatoio, che lo IARC di Lione (International Agency Cancer Research, organizzazione mondiale della sanità specializzata in tumori) ha dichiarato cancerogeno il diesel?
Eppure, gli abitanti dei 34 comuni che saranno attraversati dalla tangenziale esterna non fanno una piega, forse ignari del fatto dei 75.000 veicoli al giorno che sfrecceranno sotto le loro case saranno per la maggior parte camion alimentati a diesel.
Il veleno dei Tir
L’inquinamento dell’aria che si respira nelle grandi città è causa di tumore al polmone, insufficienze respiratorie e infarti. Tra gli imputati alla sbarra vi sono le automobili, ma i più colpevoli sono i mezzi commerciali pesanti diesel. Ora, senza voler essere oltranzisti come il Codacons, che ha chiesto la messa al bando di tutti i veicoli diesel, ci pare importante evidenziare alcune opinioni espresse al Corriere della Sera lo scorso luglio da Michele Giugliano, docente di inquinamento atmosferico al Politecnico di Milano: “le versioni più recenti di auto diesel (come le euro 5) hanno abbattuto le emissioni di polveri con i filtri antiparticolato, equiparandole alle auto a benzina. Con il vantaggio che queste auto consumano di meno a parità di chilometri percorsi. Il problema resta invece per i mezzi commerciali”. E, sempre dal medesimo articolo del Corriere, Stefano Caserini, esperto di inquinamento e cambiamento climatico al Politecnico di Milano ha dichiarato: “È importante ridurre comunque il numero di auto in circolazione, visto che il trasporto privato contribuisce in modo ancora molto significativo alle emissione di gas climalteranti”. Eppure, incredibilmente, per il ministro Corrado Passera, la TEM rappresenta “una boccata d’ossigeno per il traffico intorno a Milano”. Per favore, cerchiamo di essere seri. Pensiamo alla vera qualità della vita e non solo agli interessi dei soliti noti.