Antefatti e misfatti
sulla morte del bosco di Vione
Oltre 5.000 i contatti tra facebook e il sito dell’Associazione: il gran numero di persone che hanno letto l’articolo del criminale taglio del 13 marzo 2013 e la rabbia più che giustificata espressa nei numerosi commenti testimoniano che il fatto ha colpito duramente gli animi.
In questi giorni, insieme al Wwf, abbiamo potuto verificare meglio alcuni passaggi non chiari e approntare una strategia per costringere la Provincia di Milano e il Parco Agricolo Sud Milano a cambiare registro: perché l’azione criminosa contro una delle rare testimonianze del patrimonio boschivo del Parco, perpetrata dalla proprietà di Vione e dalla segheria Mazzetti di Mombercelli (AT), che ha effettuato il taglio dimostra incontrovertibilmente che le procedure di controllo esistenti hanno clamorosamente fallito.