Maroni cambia idea.
Sì a nuovi centri commerciali
purché vendano cibi italiani
Verba volant, scripta manent. A pagina 30 del programma elettorale del governatore lombardo Maroni si legge: “Per quanto riguarda il commercio, è necessario agevolare i negozi di vicinato, stabilendo nuovi criteri per favorire il corretto equilibrio tra piccole e grandi strutture di vendita su tutto il territorio lombardo. A questo scopo è opportuno effettuare un preciso monitoraggio dello stato attuale del territorio lombardo, con contestuale moratoria del rilascio di ulteriori autorizzazioni regionali”. Così come scritto, significherebbe mettere fine alle aperture di ulteriori grandi strutture di vendita, di cui la Lombardia non avrebbe proprio necessità: infatti, i dati del Ministero dello sviluppo economico al 31.12.2011 (e quindi ora sono molto di più) ci raccontano che a quella data avevamo già 90.253 negozi per un totale di 9.641.343 mq di superficie di vendita.