La Lega chiede, il Parco concede


La Lega batte i pugni
e il direttivo del Parco
concede 75.000 mq

Si firma onorevole, benché non lo sia più, in quanto candidato non rieletto nella lista della Lega alle ultime elezioni parlamentari: è Claudio D’Amico, sindaco di Cassina de Pecchi, che si distingue anche per avere firmato uno dei Pgt più invasivi: la bellezza di 20 aree coinvolte in trasformazioni urbanistiche, di cui 16 residenziali, per una superficie totale di 752.000 mq, pari a quasi il 20% della superficie non protetta dal Parco.
E, sebbene non più onorevole, rimane evidentemente un politico persuasivo, considerato che è riuscito a strappare al Parco 75mila mq di agricoltura per farne impianti sportivi e ricreativi.

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D’Avolio se ne va, entra Checchi


D’Avolio esce di scena.
Entra Checchi. Salverà
i 5 milioni di mq del Parco?

Negli ultimi due anni, l’Assemblea dei sindaci del Parco sud si è riunita solo due volte -anche se lo statuto prevede almeno due riunioni l’anno- e solo per decidere di stralciare dal Parco fertile terreno agricolo: nel 2011 a Rosate 50mila mq, nel 2012 è stata la volta della vergognosa scelta di Vignate, con il taglio di altri 100mila mq.
Alla guida di questa Assemblea c’era Massimo Rocco D’Avolio, già sindaco di Rozzano, ora eletto in Consiglio regionale. Uomo dai poteri forti, nel Parco D’Avolio ha fatto il bello e il cattivo tempo, convergendo quasi all’unanimità i voti dei sindaci del PD (la maggioranza  dei Comuni del Parco è guidata da esponenti di questo partito) nelle scelte di “sfalciare” l’agricoltura per coprirla di cemento.

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Salviamo il Paesaggio e il consumo di suolo

 

Consumo di suolo, un convegno
promosso da Salviamo il Paesaggio
con la partecipazione attiva dei cittadini

Negli ultimi anni il consumo di suolo in Italia è cresciuto ad una media di 8 metri quadrati al secondo e la serie storica dimostra che si tratta di un processo che dal 1956 non conosce battute d’arresto.
Si è passati dal 2,8% del 1956 al 6,9% del 2010, con un incremento di 4 punti percentuali. In altre parole, sono stati consumati, in media, più di 7 metri quadrati al secondo per oltre 50 anni.
Il fenomeno è stato più rapido negli anni 90, periodo in cui si sono sfiorati i 10 metri quadrati al secondo, ma il ritmo degli ultimi 5 anni si conferma comunque accelerato, con una velocità superiore agli 8 metri quadrati al secondo. Questo vuol dire che ogni 5 mesi viene cementificata una superficie pari a quella del comune di Napoli e ogni anno una pari alla somma
di quella di Milano e Firenze. In termini assoluti, l’Italia è passata da poco più di 8.00 km2 di consumo di suolo del 1956 ad oltre 20.500 km2 nel 2010, un aumento che non si può spiegare
solo con la crescita demografica: se nel 1956 erano irreversibilmente persi 170 m2 per ogni italiano, nel 2010 il valore raddoppia, passando a più di 340 m2. La Lombardia, con la sua politica “espansionistica” cementifica si pone in vetta alla classifica delle regioni a maggiore consumo di suolo (dati Ispra).

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Outlet Locate, Federazione Moda invita a dire NO

 

Il presidente di Federazione Moda
si schiera contro
l’outlet di Locate
e invita a firmare la petizione

Anche Renato Borghi, presidente di Federazione Moda Italia e vice presidente vicario di Confcommercio, si schiera contro l’outlet di Locate. E invita a firmare la petizione Fermiamo il nuovo outlet nel cuore del Parco agricolo sud Milano, che sorgerà a Locate: l’area interessata è di 305.700 mq, di cui 172.000 circa ricompresi nell’ex area industriale Saiwa-Granarolo e ben 133.550 appartenenti al Parco Sud e catalogati come “territori agricoli di cintura metropolitana”.

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Bettoni, uomo di vanga e asfalto


Gli interessi di Bettoni
uomo di vanga e di asfalto

Si può essere presidente di Brebemi e nel contempo presidente dell’Unione agricoltori? Si può essere nel consiglio di amministrazione di Tem e anche presidente di Confagricoltura? Diciamo subito che sì! accade anche questo, e da lungo tempo. L’appassionato di autostrade, ma anche di agricoltura, è Francesco Bettoni, il quale, come si legge in tempomoderno.it, detiene, contemporaneamente, ben 30 cariche in società ed enti diversi: in pratica, una poltrona per ogni giorno del mese (vedi elenco a fine testo).

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Semistop ai centri commerciali, ma…


Semistop ai centri commerciali
ma i big dello shopping
danno battaglia

Ieri, 25 giugno, la Regione ha votato una moratoria ai centri commerciali di sei mesi. Nel contempo, però, è stato approvato anche un ordine del giorno, presentato da due consiglieri PdL, che invita la Giunta a escludere dalla moratoria sia le opere connesse a Expo sia i procedimenti per il rilascio di autorizzazioni relative ad opere e interventi previsti in accordi di programma promossi da Regione Lombardia o con adesione regionale per i quali sia stata conclusa con esito favorevole la conferenza dei servizi. E, considerato che molto spesso i grandi centri commerciali sono autorizzati solo tramite accordi di programma, quasi tutti gli shopping center sulla carta avrebbero via libera per arrivare alla loro realizzazione. Infatti, nel complesso, solo una decina di strutture commerciali, per un totale di circa 200mila mq, dovrebbero subire lo stop. E anche su questi non c’è da stare proprio tranquilli.

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