Vizzolo sceglie il denaro e dice SI’ alla cava di prestito

 

Vizzolo sceglie il denaro
e dice SI’ alla cava di prestito

Era già tutto scritto. E da tempo. La cava di prestito a Vizzolo Predabissi, il sindaco Mazza (nella foto, a destra di Stefano Maullu, a.d. Tem) e i suoi consiglieri, dopo la sceneggiata dell’assemblea pubblica con Tem spa e tutti i suoi top manager lo scorso 17 luglio, l’hanno approvata nel Consiglio comunale del 24 luglio. In realtà, i documenti relativi alla cava di prestito erano già scritti da anni. Almeno dal 2010. E nulla è stato fatto da questo comune di centrosinistra, per prevenire un simile scempio del territorio: una voragine di 1.725 mc, che lascerà una ferita indelebile (evidentemente non gli bastano i danni avuto dalla discarica, ora dismessa) per una contropartita di 1,2 milioni di euro. Così si opera per l’interesse della collettività: svendendo la nostra terra per consentire la realizzazione della Tangenziale esterna, devastante infrastruttura che inghiottirà miglia di ettari di terra fertile al Parco Agricolo Sud Milano.

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Passo falso del sindaco di Colturano e neoeletto nel Direttivo del Parco, vuol fare “ricorso” per stralciare agricoltura proprio al Parco


Il sindaco di Colturano,
neoeletto nel direttivo Parco
vuol fare “ricorso” per stralciare
aree agricole proprio al Parco

Il Parco boccia i progetti di consumo di suolo ed edilizi nelle aree agricole proposte nel Piano di governo del Territorio? E noi “muoveremo osservazioni al Piano di coordinamento del Parco, che è risalente al 2000 e quindi vecchio di tredici anni” dichiarano dall’Amministrazione di Colturano al quotidiano Il Cittadino del 22 luglio. Un piccolo Comune con nemmeno di 2.000 abitanti (con il Pgt salirebbero del 24%), che ha chiesto al Parco Sud, oltre alle varie rotatorie, ponti e strade  che vorrebbe attraversassero il Parco, 27.000 mq di aree agricole, per di più in “zona di tutela e valorizzazione paesistica” (art. 34 delle norme del Parco). Questa volta non unicamente per realizzare i soliti centri sportivi, ma anche per costruirvi abitazioni: per carità, di edilizia sociale, ma pur sempre case che andrebbero a distruggere l’agricoltura!

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Cave di prestito o di rapina? La Tem vuole anche questo

 

Cave di prestito o di rapina?
La Tem vuole anche questo

Mercoledi 24 luglio, alle ore 21.00, il Consiglio Comunale di Vizzolo Predabissi discuterà dello schema di Convenzione con Lambroscarl per la Cava di Prestito nel Comune di Vizzolo per attività estrattiva a favore della TEM.
E sì, perché spesso ci dimentichiamo che la Tem non è solo quella enorme striscia d’asfalto di 32 km (da Agrate Brianza a Melegnano) di quattro corsie per senso di marcia, con sei svincoli, 2,1 km di viadotti, 70.000 veicoli di traffico giornaliero, con un costo -da casello a casello- di 6 euro. No, non è solo il territorio agricolo che si copre di cemento. Ci sono anche le cave, cosiddette di prestito! Le si potrebbe meglio definire di “rapina” del territorio, ma non è “fine”. Anche se in realtà rubano la nostra terra, per trasformarla in cemento, e lasciare enormi voragini.
Riportiamo qui sotto il comunicato stampa del Comitato No Tem/No Tem Sud Milano, per suggerirvi di partecipare.

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Il Parco Media Valle Lambro si estende per congiungersi con Monza e il Parco Sud

 

Il Parco Media Valle Lambro
si estende per congiungersi
con Monza e il Parco Sud

Una lunga cerniera verde che scorre lungo l’asse del fiume Lambro, da Monza fino al Parco Agricolo Sud Milano. Grazie alla lungimiranza delle associazioni ambientaliste locali, tra cui in particolare quella degli Amici del Parco della Media Valle del Lambro (PMVL), che da sempre guarda oltre i propri confini, si è riusciti, non senza fatica e coinvolgendo le varie amministrazioni, a riconquistare il territorio all’ambiente e all’uso pubblico, riconnettere i vari pezzi della rete ecologica metropolitana e ad ampliare la superficie del parco.

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Ma basta con questo giornalismo chino al potere

 

Ma basta con questo
giornalismo chino al potere

Non è una notizia. Ma uno sfogo contro i cosiddetti giornalisti servi mediocri del potere, quelli che propinano informazione di parte, quelli che scribacchiano senza sentire le “altre campane” o che, volutamente, le ignorano.
Ecco due esempi riguardanti il nostro cosmo ambientalista. Aprendo il quotidiano Il Giorno di oggi 20 luglio, a pagina 17, si trova una pagina dedicata all’outlet di Locate. Accanto alla foto del gratificato sindaco Preli (PD) di Locate Triulzi, si legge, sotto il titoletto Obiettivo, “tra i punti di forza del progetto vi è la valorizzazione del Parco Sud”. Nel testo, poi, si legge che l’operazione è “a zero consumo di suolo”. Ma qualcuno può dire ai giornalisti che prima di scrivere ci si dovrebbe documentare e non “bersi”, magari per compiacere l’interlocutore, tutto quello che gli viene propinato?

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Riserva della biosfera, partono i primi 12 comuni del Parco Sud


Partono i primi 12 comuni,
tutti dell’area sud-ovest,
per il riconoscimento
di Riserva della Biosfera

Partono in 12 comuni -sui 61 del Parco- per ottenere il riconoscimento di Riserva della Biosfera dell’Unesco. Il patrimonio da salvaguardare, per la prima volta nella storia, sarà l’agricoltura. Infatti, la domanda di “ingresso” tra le aree patrimonio dell’umanità si basa sulla “valorizzazione e salvaguardia dell’agro-ecosistema locale” ovvero la sua agricoltura, la sua storia rurale, la sua biodiversità così peculiare. E sarà quindi merito dell’iniziativa di questi 12 comuni (potrebbero arrivare a 13, poiché Basiglio, sul filo di lana, ha proposto la propria candidatura) –Albairate, Buccinasco, Cisliano, Corsico, Cesano Boscone, Cusago, Gaggiano, Gudo Visconti, Rosate, Vermezzo, Zelo Surrigone, Zibido San Giacomo– se una porzione del Parco, circa 141 kmq su 470 totali, riuscirà ad ottenere il riconoscimento di  Riserva della Biosfera (qualifica internazionale assegnata dall’Unesco per la conservazione e la protezione dell’ambiente all’interno del programma sull’Uomo e la biosfera MAB -Man and Biosphere) per queste sue specificità.

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