Don Albino, prete della pace digiuna per salvare l’ambiente

 

Don Albino, prete della pace
digiuna per salvare l’ambiente

Certo, dopo il digiuno che molti -cattolici e non- hanno fatto ieri 7 settembre, per mettere a tacere le armi e far parlare la ragione per mediare la drammatica situazione in Siria, raccontare del digiuno di un sacerdote per protestare su tematiche dell’ambiente sembra poca cosa.  
A noi no. A noi sembra un grande gesto quello di don Albino Bizzotto, fondatore dell’associazione Beati i costruttori di pace, che ha rinunciato al cibo -dal 16 al 29 agosto- per protestare contro l’emergenza ambientale della sua terra, il Veneto, devastato dalle grandi opere. E che prosegue la sua battaglia cercando condivisioni, anche nel digiuno, in tutti noi.

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Terreni comunali, anche a Corbetta la parola d’ordine è venderli per fare centri commerciali

 

Terreni comunali, anche a Corbetta
la parola d’ordine è venderli
per fare centri commerciali

Niente di nuovo: anche a Corbetta, comune del Parco Sud, gli amministratori prediligono il cemento. E bruciano quasi 40mila mq di verde e bosco per centri commerciali e campi sportivi. Ecco come. Si vende a un privato l’area comunale dove ora c’è il campo sportivo, avendo cura di consentirgli di costruire case, cambiando nel Piano di Governo del territorio (PGT) la destinazione d’uso: da servizio pubblico a residenziale. Ma si può lasciare i concittadini senza un centro sportivo? Certo che NO! Lo stesso privato, su un’altra area comunale, echissenefrega se è verde (16mila mq dei 51 mila mq di area boscata), realizza un nuovo centro sportivo con tanto di stadio, pista atletica e parcheggi sotterranei!

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Cornaredo, il Comune mette in vendita 76.000 mq nel Parco Agricolo Sud Milano

 

Cornaredo, il Comune mette in vendita
76.000 mq nel Parco Agricolo

Stravolgere, per fini puramente speculativi, i valori ambientali, le tradizioni colturali, l’identità dei luoghi. È quanto potrebbe succedere a Cornaredo, dove l’amministrazione di centro destra, guidata dal sindaco leghista Luciano Bassani, ha messo all’asta 75.778 mq di terreni agricoli del Parco Sud di proprietà comunale per fare cassa. Non solo terreni, ma anche aziende agricole con residenze, fienili, stalle, boschi. Tutto, cedere tutto per creare un tesoretto di 1.274.056 euro: è stata questa la base dell’asta. Ma si tratta di un patrimonio che appartiene alla comunità. I terreni agricoli pubblici dovrebbero essere beni comuni inalienabili e gestiti dalle comunità locali! O quantomeno, si dovrebbe vincolarli al solo uso agricolo.

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Dalle ceneri dell’impero di Ligresti rinasce Cascina Campazzo

 

Dalle ceneri dell’impero di Ligresti
rinasce Cascina Campazzo

L’ultimo presidio per scongiurare lo sgombero con la forza pubblica di Andrea Falappi, il gestore agricolo della Cascina Campazzo di Milano, e delle famiglie che lavorano in questa cascina da oltre 70 anni e di oltre 130 mucche da latte, è stato nel 2011.
Il susseguirsi delle intimidazioni di sfratti nasceva dalla richiesta della proprietà, società del Gruppo Ligresti, di riavere gli edifici non certo per continuare la gestione delle attività agricole e dell’annesso Parco del Ticinello. Una battaglia, quella tra Ligresti e Cascina Campazzo, durata un trentennio, da quando, a fine anni ’70, l’immobiliarista ne entra in possesso. Di presidio in presidio, di battaglia in battaglia, anche processi e con carte bollate, Andrea Falappi, divenuto nel frattempo anche presidente del Distretto agricolo milanese (Dam) ha vinto.

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L’Expo crea società “doppioni” per promuovere il turismo. O per nutrire i soliti noti?

 

Expo crea società “doppioni”
per promuovere il turismo.
O per nutrire i soliti noti?

La stima del numero di visitatori, secondo Expo-Assolombarda, è di 21 milioni, di cui il 30% stranieri. Sarà forse per la considerevole massa di persone attese che Expo ha attivato due società per intercettare il turismo?
Infatti, come già riportato da questo sito, in data 2 agosto 2013 è stata costituita Explora, nata per valorizzare il rilancio dell’offerta turistica del territorio lombardo. Nel medesimo giorno, però, Enit ed Expo hanno firmato una convenzione che ha lo stesso obiettivo, ovviamente allargato a tutte le regioni italiane: intercettare soprattutto i turisti a medio e lungo raggio e prolungarne la permanenza in Italia in occasione della loro visita all’esposizione universale di Milano.

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Ben 14 corsie autostradali a cielo aperto per la Rho-Monza Ma i cittadini si mobilitano

 

Ben 14 corsie autostradali
a cielo aperto per la Rho-Monza
Ma i cittadini si mobilitano

La strada provinciale 46 Rho-Monza sarà trasformata in una superstrada con caratteristiche autostradali: il nuovo percorso di 9,2 km mette in collegamento diretto le tangenziali est e ovest con l’Autostrada dei Laghi (A8 e A9). Ma soprattutto, il progetto conta un totale di 14 corsie autostradali + 4 corsie complanari, il tutto inserito in un territorio densamente popolato indubbiamente inidoneo a ospitare un’infrastruttura di tali dimensioni.
Da tempo è stato creato il Coordinamento dei Comitati dei Cittadini dei cinque comuni (Baranzate, Bollate, Novate Milanese, Cormano, Paderno Dugnano) per la Rho-Monza, per ottenere che, quantomeno, gran parte del tratto sia interrato. E ora, in previsione della Conferenza dei servizi (uno strumento di coordinamento diretto a soppesare ed aggregare la pluralità degli interessi coinvolti) convocata per il 5 settembre, il Coordinamento chiama a raccolta i cittadini a partecipare numerosi al presidio indetto in concomitanza alla Conferenza, che si terrà sotto il Provveditorato interregionale alle opere pubbliche Liguria-Lombardia, piazzale Rodolfo Morandi 1, Milano, dalle 10 in avanti.

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