Contro le alluvioni a Pieve del Lambro Meridionale
usare la roggia Pizzabrasa come by-pass
una proposta dal basso che trova consenso nei Comuni
29 gennaio 2020. L’Italia, si sa, è il Paese delle competenze spezzettate. E così AIPO (Agenzia Interregionale per il fiume Po) si occupa del fiume Lambro Meridionale, decine –se non centinaia- di differenti Enti si occupano della gestione di rogge e altri corsi irrigui minori, mentre la Protezione Civile si occupa dei disastri solo una volta avvenuti.
Capita così che la visione d’insieme ce l’abbiano solo in pochi, magari coloro che conoscono il territorio a menadito e abbiano a mente tutte le connessioni dell’intricato reticolo delle acque del sud Milano. E una proposta dal basso può essere vincente, perché tiene conto di tanti fattori.
In questo caso, la proposta viene da Tony Bruson, responsabile di un nostro gruppo di Sentinelle, che da decenni controlla i corsi d’acqua di questo territorio e conosce un po’ tutti gli sfioratoi, paratie, deviazioni che tengono sotto controllo questa importante risorsa. E che, come tanti cittadini, vede ad ogni “bomba d’acqua” il Lambro Meridionale gonfiarsi e lambire la frazione a ridosso del ponte della sp28, ai confini con il borgo del Moro di Locate Triulzi. Qui le esondazioni sono state anche mappate in documenti di rischio idrogeologico (vedi figura) e, come si vede nel dettaglio di destra, le aree allagabili comprendono anche edifici. Gli ultimi episodi di acque nelle case sono avvenuti nell’agosto 2015 e nel novembre 2014, ma anche nei mesi scorsi ci siamo andati pericolosamente, molto pericolosamente, vicini.
Per diminuire il rischio, Bruson propone di usare la Roggia Pizzabrasa (vedi immagine) come scolmatore del Lambro, una sorta di by-pass che allenti la pressione delle acque rigonfie del Lambro meridionale. (altro…)