Agricoltura non è contro l’ambiente
una voce degli operatori
nel nostro territorio
18 febbraio 2024. Riceviamo questa attenta riflessione da agricoltori nostri amici. Buona lettura.
TRATTORI IN GIRO PER L’EUROPA… CONTRO L’EUROPA?
In questi giorni stiamo assistendo ad imponenti manifestazioni di agricoltori di tutta Europa, spesso
spontanee e non facenti riferimento ad organizzazioni professionali e sindacali rappresentative, che portano
all’attenzione della opinione pubblica e delle Istituzioni un profondo disagio della categoria.
Disagio legato in primis al profondo divario che c’è tra la quantità di lavoro e di passione presente nel ciclo
produttivo agricolo e il reddito che ne deriva che, spesso, è pura sussistenza.
In moltissimi casi e in modo diffuso in tutta Europa queste manifestazioni hanno individuato la Politica
Agricola Europea e, in particolare, la sua recente evoluzione greening, come la responsabile di questa
dicotomia. E’ stato facile, per l’avanzante populismo e nazionalismo europeo con alcune tragiche presenze di
estrema destra come in Germania, cavalcare queste proteste in funzione anti europea in vista delle prossime
elezioni, nella speranza di un tornaconto elettorale.
Gli agricoltori firmatari di questa lettera credono che le ragioni del disagio siano molto più complesse
e che sia necessario uno sforzo analitico importante per far che si che queste proteste creino il
presupposto per affrontare il problema in modo serio e non in funzione del beneficio elettorale di
qualche forza politica lasciando ai tantissimi partecipanti alle manifestazioni soltanto l’amaro in
bocca.
LE DUE AGRICOLTURE
Fin dagli anni sessanta si è andata delineando una tendenza, ormai diventata strutturale, di una netta
separazione tra una agricoltura delle grandi superfici, dei grandi numeri economici, della capacità di
investimento e di accesso al credito, legata a commodities come cereali, carne, latte … ma anche frutta e
orticoltura, che per semplicità chiameremo Agroindustria e, dall’altra parte, una agricoltura familiare molto
legata al territorio, spesso marginale, di collina e di montagna ma non solo, con volumi produttivi spesso
insufficienti a garantire investimenti, ma con un beneficio sociale immenso derivante dal presidio di un
territorio spesso non agevole ma prezioso. Questa, sempre per semplicità, la chiameremo Agricoltura
Contadina. (altro…)