Fronte comune per salvare i terreni agricoli del Parco Sud dal megaelettrodotto Terna

 

Fronte comune per salvare
i terreni agricoli del Parco Sud
dal megaelettrodotto Terna

Mobilitazione ad ampio raggio per salvare gli oltre 115mila metri quadri di fertili terreni agricoli per la sola stazione elettrica a Settimo milanese. Associazione per il Parco Sud, Università di Milano (Facoltà Agraria), Cia (Confederazione italiana agricoltura), Legambiente e, probabilmente, anche Italia Nostra si stanno adoperando per redarre le osservazioni alla Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) del megaprogetto, da presentare entro il 3 agosto! In parallelo, anche i Comuni, capofila Settimo, si stanno muovendo per affrontare la questione: ieri sera, 23 luglio, a Settimo si è svolta un’affollatissima assemblea pubblica. Oggi, 24 luglio, grazie a una richiesta della nostra associazione, il direttivo dell’Ente Parco Sud ha inserito all’ordine del giorno un punto dedicato all’argomento: fin qui, in questa sede, non era giunta alcuna notizia in merito. 

(altro…)

Parco agricolo sud Milano, un bene inestimabile in cerca di governance


Parco agricolo sud Milano,
un bene inestimabile
in cerca di governance

Riportiamo l’articolo di Renato Aquilani, presidente dell’associazione per il Parco Sud Milano, pubblicato il 23 luglio 2014 da Arcipelago, che dedica uno spazio agli interventi sul tema della Città Metropolitana elaborati dal gruppo Petöfi (dal nome della sala in cui si riunisce in Provincia di Milano), composto da urbanisti, architetti, esponenti di associazioni e amministratori locali e cui partecipa anche la nostra associazione.

Nel complesso passaggio di consegne dalla Provincia alla Città Metropolitana milanese c’è un convitato di pietra che rischia, per il suo peso e ruolo, di far aumentare a dismisura le complicazioni: il Parco Agricolo Sud Milano.
Elemento di unicità, è la sua governance: a differenza degli altri parchi regionali, questo è stato sinora gestito dalla Provincia: lo presiede il presidente della Provincia (o un suo delegato) e il suo Direttivo, oltre al presidente, è composto da 10 membri, di cui 4 nominati dalla Provincia, 5 dall’Assemblea dei Sindaci (Milano esprime il vicepresidente), 1 rappresentante delle associazioni agricole e 1 di quelle ambientaliste.
È evidente che con la costituzione della Città Metropolitana cambia tutto: tanto per cominciare sarà necessaria la riscrittura della legge istitutiva regionale del Parco Sud, che dovrà rimettere mano alle forme di governo e gli strumenti. Passaggi ben poco scontati e di cui si parla poco, troppo poco, almeno pubblicamente…

(altro…)

Brebemi e Tem, domani 23 luglio apertura con proteste


Brebemi e Tem, domani 23 luglio
apertura con proteste

Noi non lo conosciamo Paolo Marelli: è un giornalista del Corriere della Sera che oggi, 22 luglio, propone un testo sull’inaugurazione di domani della Brebemi e del primo tratto della Tem. Non lo conosciamo, ma in lui ci riconosciamo: il suo testo sembra scritto da uno di noi. Addirittura ha riportato il tema del consumo di suolo, dell’agricoltura persa, come ci raccontavano l’altro giorno gli agricoltori che manifestavano a Milano con i loro trattori contro il cemento sui loro campi. Eppure lui è un giornalista del Corriere della Sera, quotidiano finora accondiscendente alla politica di nuove infrastrutture autostradali in Lombardia. In ogni caso, questo testo ci fa sentire meno “soli” in merito a quanto ripetutamente scritto su questo blog.
Ecco il suo testo.

(altro…)

Dalla Biosfera al GIAHS-FAO il nuovo iter per salvare il Parco Sud dal consumo di suolo

 

Dalla Biosfera al GIAHS-FAO
il nuovo iter per salvare il Parco Sud
dal consumo di suolo

Uno dei maggiori rischi per il Parco Sud di Milano è l’elevato consumo di territorio: ulteriori speculazioni immobiliari, nuove arterie stradali, apertura di nuove cave, impianti di rifiuti sono tra i fattori che comportano la  perdita definitiva di superfici agricole favorendo inevitabilmente ulteriori conurbazioni fra la periferia della metropoli e i Comuni confinanti.
Per frenare questo continua erosione del suolo -sia a livello nazionale sia regionale si attende da tempo un legge in materia- 19 dei 61 sindaci del Parco Agricolo Sud Milano avevano intrapreso, anche dietro suggerimento di Philippe Pypaert, membro dell’Unesco, United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization, l’iter per l’ottenimento del titolo di Riserva della Biosfera, a suo tempo denominata Corridoio Milano – Ticino. Ma la richiesta non è stata accolta perché il comitato consultivo ha riscontrato alcuni aspetti che hanno indebolito il progetto, tra questi: l’insufficiente giustificazione della zona cuscinetto tra la metropoli e il Ticino e della delineazione dell’area di transizione, l’assenza di coinvolgimento di parti interessate e la carenza nel concetto di governance.
“Una valida e attuabile alternativa, suggerita peraltro dalla stessa conferenza UNESCO, è invece ottenere il riconoscimento GIAHS (Global Important Agricoltural Heritage System), attraverso FAO -afferma Alessio Turati, vicesindaco di Albairate e coordinatore dell’iniziativa-.

(altro…)

Milano la voglia di verde si espande e l’associazione Parco Segantini crea un’altra grande oasi in Città

 

Milano la voglia di verde si espande
e l’associazione Parco Segantini
crea un’altra grande oasi in Città

L’area è quella del Sieroterapico, tra via Segantini, viale Liguria e via Argelati.  Una terra verde che si estende su oltre 90.000 mq, che sarà simile alla quarantennale struttura di Bosco in città: ovvero, un’oasi naturalistica, un grande cuore verde fra i Navigli. In questoluogo già sostano gli aironi, le anatre selvatiche, i ricci e ci sarà presto anche uno stagno per richiamare le rane. E il verde saranno filari di biancospino, sambuco e altri arbusti autoctoni. Il tutto immerso in vasti prati fioriti: un invito rivolto a coccinelle e farfalle, per rendere il parco più vero. Niente prati tagliati all’inglese, vialetti con pavimentazioni di pregio, lampioni e panchine di lusso: il nuovo parco dell’ex sieroterapico -ancora in cerca di nome- sarà “naturale”, semplice, senza fronzoli. Pista ciclabile, sì, ovviamente. Il parco vive già con l’ambizione di espandersi per agganciarsi ai parchi adiacenti già operanti, come quello in via Argelati. Il tutto, naturalmente, nasce dalla volontà dei cittadini che da anni, (il primo progetto era già stato consegnato alla Giunta Moratti), senza limitarsi ai sogni, hanno steso proposte per rendere realtà quest’oasi naturale nella grande metropoli.
Lo scorso febbraio, il Comune di Milano ha finalmente approvato il progetto del parco, recependo buona parte delle proposte dell’Associazione Parco Segantini, grazie a una collaborazione reale, che ha portato alla stesura di un progetto condiviso a cui hanno lavorato gli uffici dell’urbanistica e del verde di Palazzo Marino insieme alla Associazione Parco Segantini, onlus degli abitanti del quartiere, un comitato attivo e appassionato, che non disdegna il fai da te, come la piantumazione, con l’aiuto di Italia Nostra, di un intero filare di alberi autofinanziato lungo via Segantini e che per settimane ha lavorato per ripulire la roggia.

(altro…)

Lombardia: protesta Coldiretti, in 50 anni -25% superfici agricole


Lombardia: protesta Coldiretti,
in 50 anni -25% superfici agricole

In 50 anni, dal 1955 al 2011, le superfici agricole in Lombardia sono diminuite di oltre il 25,4%, passando da 1.322.017 ettari a 986.853 ettari. L’allarme per la perdita dei campi è scritto nero su bianco nel dossier Terra tradita, diffuso questa mattina da Coldiretti Lombardia che, sotto la sede di Infrastrutture Lombarde (foto da La Repubblica), ha organizzato un presidio degli agricoltori contro il “cemento killer”.
Secondo i dati del dossier, in 50 anni il suolo urbanizzato in regione è aumentato del 235%. E, secondo Coldiretti, la programmazione della Regione Lombardia di nuove autostrade non può che peggiorare.  Teem, Brebemi e Pedemontana si stanno divorando oltre 4 mila ettari di suolo, andando a sottrarre territorio anche in aree tra le più urbanizzate della regione, tra cui Milano, Bergamo, Brescia e Monza, oltre a Lodi, Como e Varese. Tra queste province, quella in cui il cemento è aumentato più velocemente vi è Brescia, che tra il 1999 e il 2007, ha visto cementificare 2,3 ettari al giorno per un totale di quasi 6.800 ettari in otto anni.

(altro…)