Assemblea ad Abbiategrasso su superstrada Vigevano-Malpensa.
Partecipiamo in tanti per salvare il territorio


Assemblea ad Abbiategrasso
su superstrada Vigevano-Malpensa
partecipiamo in tanti
per salvare il territorio

Un’assemblea pubblica per sentire le voci del Sì e del No alla Tangenziale, come localmente chiamato il progetto superstrada Vigevano-Malpensa. È l’evento organizzato dal giornale locale Ordine e Libertà per le 21 di venerdì 19 settembre al Quartiere Fiera di via Ticino 72 ad Abbiategrasso. Sono stati invitati politici di schieramenti opposti che, a parole si scontrano, ma nei fatti sono d’accordo con il progetto. Fatti salvi alcuni sindaci di piccoli comuni, a cui si uniscono agricoltori (CIA, Desr distretto economia solidale rurale del Parco Agricolo Sud Milano) e ambientalisti da Terre dei Parchi-Legambiente all’associazione per il Parco Sud Milano ai Comitati No-Tangenziale e quello del 2 aprile per la difesa del territorio. In opposizione a questi ultimi, il Comitato per il Sì alla strada, presieduto da Fabrizio Castoldi.
È importante partecipare numerosi all’assemblea per contrastare questa politica che si ostina pervicacemente a fare danni al territorio per soddisfare presunti e inutili bisogni (quanti vigevanesi vanno ogni giorno a Malpensa?).

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Città Metropolitana: cittadini e istituzioni sempre più lontani

 

Città Metropolitana,
cittadini e istituzioni
sempre più lontani

L’argomento della città metropolitana di Milano, composta da 134 comuni, è un argomento che trova scarso interesse da parte dei cittadini, in particolare perché non chiamati a eleggere direttamente i 24 consiglieri che dovranno redigere lo Statuto della nuova entità amministrativa. Inoltre, nessun sindaco della provincia di Milano, a quanto ci risulta, ha indetto un’assemblea pubblica per spiegare ai cittadini cosa succederà con l’ingresso del loro comune nella città metropolitana: un fatto davvero deplorevole e che conferma lo scarso interesse da parte dei politici nel voler coinvolgere in questo processo i cittadini. Non dobbiamo rimanere all’oscuro: riteniamo importante continuare a parlarne, proponendo i diversi punti di vista di esponenti della società civile, per contribuire a far crescere la conoscenza e la partecipazione a questa nuova realtà politica.

Qui proponiamo il pensiero di Giuseppe Natale * – Forum Civico Metropolitano

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Torna la festa di Cascine Aperte una tre giorni di scoperte della Milano agricola

 

Torna la festa di Cascine Aperte
una tre giorni di scoperte
della Milano agricola

Una tre giorni tutta all’aperto per riscoprire le origini agricole di Milano. È la grande festa settembrina di Cascine Aperte che ci porta in questi luoghi della nostra storia, patrimonio culturale di una città che intreccia le architetture rurali e quelle moderne, cascine e grattacieli: una convivenza possibile, pur con qualche attrito. Sono più di 30 le cascine che quest’anno, da venerdì 19 a domenica 21, aderiscono all’iniziativa dedicata alla conoscenza del mondo agricolo urbano, alla scoperta dei progetti rivolti alle fasce deboli dei tanti soggetti no profit e alle associazioni che promuovono attività di cultura e tempo libero.
In ogni cascina si svolgerà una festa diversa e, tra le tante iniziative, abbiamo scelto di segnalarne quattro, tutte all’interno del Parco Agricolo Sud Milano: a est Cascina Sant’ambrogio, a sud Cascina Corte San Giacomo – Nocetum e Cascina Campazzo, ad ovest Cascina Linterno…

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Il ministero dei Beni culturali boccia un’autostrada in E. Romagna perché “devasta il paesaggio”

 

Il ministero dei Beni culturali
boccia un’autostrada in E. Romagna
perché “devasta il paesaggio”

Non siamo nella valle dei Templi o tra le necropoli etrusche. Il tracciato dell’autostrada Cispadana parte da Parma e arriva a Ferrara (circa 65 km), dove sussistono prevalentemente aree rurali e agricole. Ma, secondo il parere del ministero dei Beni culturali “Il progetto dell’autostrada Cispadana viene ad incidere pesantemente sulle caratteristiche del paesaggio della pianura padana emiliana in alcune zone in cui esso è meglio conservato. L’orientamento est-ovest dell’autostrada tagliando un paesaggio dominato da segni prevalentemente nord-sud di alvei, dossi fulviali e paleoalvei, ne altera profondamente l’equilibrio diventando elemento di cesura morfologica (viabilità, canali, filari, trama fondiaria) storicamente unitaria”.
Una notizia che non deve passare inosservata, soprattutto se si considera che le autostrade dei nostri territori come Tem, Brebemi e Pedemontana presentano le medesime peculiarità: ovvero, tutte aree che hanno subito e subiranno (una volta terminate) rilevanti modifiche nelle loro caratteristiche del paesaggio. Resta da capire come simili infrastrutture abbiano potuto ottenere tutti i placet per la loro realizzazione.

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A San Giuliano riappare un monastero eretto nel 1518 da Francesco I per la vittoria nella Battaglia dei Giganti

 

A San Giuliano riappare un monastero
fatto erigere nel 1518 da Francesco I
per la vittoria nella Battaglia dei Giganti

Come in tante vicende anche di rilievo, tutto parte dal basso: persone che amano il proprio territorio e lo vivono con passione hanno dato vita al Comitato Cultura Locale e, lo scorso 17 agosto, armati di vanghe, cesoie e vari arnesi da lavoro, hanno ripulito da erbacce e rifiuti vari un’area sulla via Emilia, nei pressi del cimitero di San Giuliano, portando alla luce i due pilastri dell’ingresso al monastero che Francesco I -Re di Francia e Duca di Milano- fece erigere a memoria delle migliaia di tutti i caduti (quindi anche dei soldati svizzeri) a Marignano nella cosiddetta battaglia dei Giganti a  del 1515. Il monastero, con estensione di 70 x 80 metri, si estendeva fino all’odierno cimitero: per ironia della sorte il cimitero cittadino sorge proprio dove Francesco I decise di seppellire i caduti della battaglia. Dedicato a Santa Maria della Vittoria, il monastero venne quindi affidato all’ordine dei padri Celestini di Francia.
Ma ecco cosa racconta il sito Ginestra in merito al Comitato e anticipando il seguito della “scoperta”.

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Levadina, oasi del Wwf sul fiume Lambro un luogo da scoprire domenica 14 e chi vuole diventare volontario…


Levadina, oasi del Wwf sul fiume Lambro
un luogo da scoprire domenica 14
e chi vuole diventare volontario…

Dopo il periodo estivo, il Wwf sud Milano conferma l’apertura dell’oasi Levadina, accanto al fiume Lambro nel territorio comunale di San Donato Milanese, in Parco Sud  Milano, per domenica prossima 14 settembre di pomeriggio a partire dalle ore 15, con ritrovo in via fiume Lambro. L’area, di circa 12 ettari, è ricca di essenze vegetali autoctone ed fornita di bacheche didattiche con pannelli illustrativi degli ambienti umidi e altri ausili utili alla fruizione.
“Dopo le abbondanti piogge di questa estate e l’impegnativo lavoro dei volontari e del comune per la riattivazione dei percorsi naturalistici presenti nell’area -spiega Giorgio Bianchini, presidente Wwf sud Milano- per questa tornata sarà possibile visitare anche una nuova zona, quella interessata a giugno scorso dai lavori per l’aeroporto di Linate, con un nuovo accesso al fiume Lambro, vicino alle relative cascatelle”. E, stando alle previsioni meteo, il sole dovrebbe accompagnare i gitanti.

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