L’autostrada è bocciata dai Beni Culturali? No problem! Ci pensa il Salva Italia grazie anche ai voti degli Ecodem

 

L’autostrada è bocciata dai Beni Culturali?
No problem! Ci pensa il Salva Italia
grazie anche ai voti degli Ecodem

Il ministero dei beni culturali e ambientali boccia un’autostrada perché “devasta il paesaggio”? No problem! Si inserisce l’autostrada tra le opere di interesse strategico nazionale, su proposta, nientemeno, di una Ecodem, appartenente cioè alla corrente ambientalista del Pd. In questo modo vengono applicate le devastanti procedure accelerate di approvazione previste dalla Legge Obiettivo, nelle quali il parere Via (Valutazione di impatto ambientale) e la conferenza di servizi non sono vincolanti. E quindi si procede!
Il riferimento è alla Cispadana (vedi nostro articolo), un’infrastruttura che parte da Parma e arriva a Ferrara (circa 65 km), dove sussistono prevalentemente aree rurali e agricole: si stenta a credere che questo tragitto possa essere giudicato di “interesse nazionale strategico”. Ed è invece quanto successo in Commissione ambiente lo scorso venerdì, nell’ambito della discussione sullo Sblocca Italia, dove grazie a un emendamento presentato dalla relatrice Chiara Braga (nella foto), l’autostrada Cispadana si trasforma in opera nazionale strategica. Con il beneplacito anche di Ermete Realacci (presidente della commissione ambiente, ed esponente Ecodem), tra i fondatori e tuttora presidente onorario di Legambiente.

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Tanti piccoli gioielli d’arte rurale in via Campazzino nel Parco Sud dove ancora impera l’amianto

 

Tanti piccoli gioielli d’arte rurale
in via Campazzino nel Parco Sud
dove ancora impera l’amianto

La via Campazzino si trova nell’estrema periferia sud di Milano. Non è una via qualunque, anzi, è davvero interessante dal punto di vista rurale, in quanto conduce a numerose cascine. E non solo. Dopo il primo tratto, poco prima che si congiunga alla via Virgilio Ferrari, moderna bretella a sei corsie che la taglia, si giunge al borgo di Castellazzo, caratterizzato da un quattrocentesco ponticello che scavalca il Cavo Ticinello. Quest’area racchiude diversi piccoli gioielli, tanto che è stato chiesto, in Commissione Cultura di Zona 5, un vincolo monumentale, in quanto vi erano siti l’ex-foresteria dell’antico Monastero dei Gerolamini, la cappella edicolare della Madonna dei sette dolori, la chiusa settecentesca sul Ticinello, tutte ultime testimonianze del cosiddetto Castellazzo, fortezza-monastero donata nel 1401 da Gian Galeazzo Visconti alla congregazione dei San Gerolamo. Il tutto raccontato anche dal recente libro di Riccardo Tammaro Borghi e Cascine della zona 5.
La commissione ha espresso parere favorevole e la relativa delibera è stata approvata in CDZ 5 il 5 Giugno 2014.
Mischiato a tanta bellezza c’è però un serio problema: l’amianto, che porta con sé il degrado…

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Brebemi accusa Pacì Paciana “Partita fatta a strada ancora chiusa” Ma i ragazzi mostrano la verità


Brebemi accusa Pacì Paciana
“Partita fatta a strada ancora chiusa”
Ma i ragazzi mostrano la verità

[hmyt width = “250” height=”200″]http://www.youtube.com/watch?v=TtrPO0Hq7EU[/hmyt]   Molti di voi avranno avuto l’opportunità di guardare il video (quasi 7mila visite su youtube) realizzato dai Ragazzi del centro sociale bergamasco Pacì Paciana, in cui dimostrano come la Brebemi sia un’autostrada flop, senza traffico. Tanto da riuscire a giocare una partita di calcio in pieno giorno! Ma la società Brebemi, che sin dagli inizi l’ha enfatizzata come autostrada ipertecnologica, che avrebbe salvato dal traffico il mondo intero, incurante della distruzione del territorio verde e agricolo, non l’ha presa bene. E ha emesso un comunicato in cui si legge: Nei giorni scorsi alcuni mass media hanno diffuso un video dai contenuti falsi e ingannevoli, realizzato sulla A35 da tre persone a volto coperto che, simulando una partita di calcio sulla sede autostradale, hanno lamentato la totale assenza di traffico e la conseguente inutilità dell’infrastruttura”.
Nel comunicato la società Brebemi fa sapere che le “autorità competenti” hanno aperto un’indagine sul video, ma che la stessa società ha “accertato in modo inequivocabile che il video è stato realizzato in data antecedente all’entrata in esercizio dell’Infrastruttura”.

La verità è registrata

Ma i ragazzi del Pacì Paciana hanno fatto la giusta contromossa: ancora via YouTube e Facebook e hanno postato una seconda versione dello stesso video, non tagliata, in cui si vedono passare alcune macchine appena prima che i ragazzi inizino a palleggiare (e, sulla carreggiata opposta, anche mentre i tre giocano). Quindi, smentendo clamorosamente la società Brebemi, che non accetta critiche da nessuno. Infatti, già è riuscita a far rimuovere i cartelli che l’A4 aveva, in tutta trasparenza, aveva piazzato sull’autostrada mettendo a confronto prezzi e relativo chilometraggio tra le due infrastrutture, da cui si evinceva che Brebemi è assai più cara. E i cartelli sono andati al macero! Ora cerca di sbugiardare i ragazzi del Pacì Paciana. 

Noi siamo con loro. Bravi! Il gigante ha ormai le zampe di argilla.O siamo troppo ottimisti?

Si può essere Fiduciario di Slow Food e nel contempo voler asfaltare il territorio agricolo dei Parchi?


Si può essere Fiduciario di Slow Food
e nel contempo voler asfaltare
il territorio agricolo dei Parchi?

Pubblichiamo la lettera inviata a Slow Food da parte dei Comitati No Tangenziale del Parco del Ticino e del Parco Agricolo Sud Milano, in merito al fatto che Arcangelo Ceretti, ex sindaco di Abbiategrasso, oggi consigliere comunale, e soprattutto Convivium leader, ossia Fiduciario, della Condotta Slow Food di Abbiategrasso e Magenta, unitamente al suo storico collaboratore Adolfo Lazzaroni (anch’egli membro del direttivo locale), si sono più volte espressi a favore del progetto di Superstrada che andrebbe a stravolgere per sempre le caratteristiche del paesaggio di questo magnifico territorio.

Carlin Petrini, se ci sei, batti un colpo!

Lettera aperta ai responsabili nazionali di Slow Food International
“A quale conflitto, ancor più aspro di quelli in corso, condurrà l’avere indicato ai disperati di oggi il miraggio dell’edilizia a scapito del paesaggio come promessa di felicità, mentre i lungimiranti amministratori e funzionari rimasti cercheranno con ogni modo di proteggere bellezza e natura, sentendosi appellare come gufi o vedendosi additati alla pubblica gogna?”

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Settis, “nello Sblocca Italia non nuove regole, ma totale deregulation in violazione della Costituzione”


Settis, “nello Sblocca Italia
non nuove regole, ma totale deregulation
in violazione della Costituzione”

In questi giorni circola in internet un istant book gratuito, “Rottama Italia”, firmato da 16 autorevoli personalità che smontano, pezzo per pezzo, il decreto Sblocca-Italia. Abbiamo scelto di presentare quanto scritto da Salvatore Settis, studioso di fama internazionale, storico dell’arte e importante voce critica del nostro tempo. Ma per stuzzicare un po’ la vostra curiosità, mettiamo in premessa il breve dialogo dell’intervista a Settis proposta dal programma Piazza Pulita (La7), ieri 13 ottobre.
La giornalista de La7 precisa che Renzi metterà a disposizione 2 miliardi per il comune di Genova.
Settis “Interessante, continuano a trovare dei miliardi che poi spariscono e intanto devono fare tagli per 23 miliardi di spese”. Lo sblocca Italia prevede che si possano iniziare i lavori anche se ci sono contenziosi aperti, ricorda a Settis la giornalista. “Lo Sbocca Italia ha delle procedure molto singolari, per esempio, per quello che riguarda le nuove tratte ferroviarie che si dovessero fare, prevede un fatto assolutamente illegale, anzi anticostituzionale, e cioè che il presidente delle ferrovie viene nominato commissario straordinario e, nel caso che sia qualche contenzioso di tipo paesaggistica, poniamo per assurdo che debba passare per il centro di Firenze e abbattere il Duomo e la Soprintendenza per caso protesta, chi decide è il commissario. Il governo Renzi ha dichiarato guerra alle Sovrintendenze: ora tutto questo è illegittimo, va contro la Costituzione e contro la legge. Sul fatto che tutto debba essere deciso dal presidente del consiglio c’è già un precedente: è durato dal 1922 al 1943. E con questo non voglio assolutamente paragonare Renzi…

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Dei 100mila euro per Milano Rurale stanziati dal Comune Cascina Caldera è in prima fila

 

Dei 100mila euro per Milano Rurale
stanziati dal Comune
Cascina Caldera è in prima fila

La strana coppia, la Milano rurale e quella dei grattacieli, ha un certo fascino. E la giunta milanese, che molto crede in questo dualismo cittadino, lo scorso 10 ottobre  ha stanziato 100mila euro per interventi di manutenzione e messa in sicurezza di alcune cascine agricole sul territorio comunale di Milano. I lavori interesseranno, innanzitutto, la storica Cascina Caldera, complesso agricolo “a corte chiusa” risalente al Cinquecento, sul lato settentrionale del Parco delle Cave. Appartenente al Consorzio DAM, ha fatto propria la filosofia che guida l’iniziativa Mercati in Cascina a Km 0, organizzata dalle aziende agricole milanesi aderenti al Consorzio, che aprono le porte per la vendita diretta delle loro bontà: riso, latte, miele, ortaggi, uova e altro.
Lo scopo perseguito dal Dam è la tutela di beni comuni, suolo e acque e la riqualificazione paesaggistico-ambientale della zona, a partire dal ricco patrimonio di cascine e centri aziendali esistente.
Il Consorzio opera con le caratteristiche della mutualità, con l’obiettivo di perseguire l’interesse pubblico generale, senza fini di lucro, nell’ottica di un’agricoltura professionale integrata con il territorio.
Si tratta di un autentico processo di ruralizzazione, che …

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