Impianti di rifiuti pericolosi crescono a Corbetta Ma c’è il ricorso al TAR

 

Impianti di rifiuti pericolosi
crescono a Corbetta
Ma c’è il ricorso al TAR

Consentire l’aumento della capacità produttiva da 6.915 t/anno sino a 53.000 t/anno per operazioni di recupero di rifiuti pericolosi è una cosuccia che la Provincia di Milano ha liquidato con un Decreto dirigenziale provinciale in cui dichiara “che il progetto di recupero di rifiuti pericolosi presentato dall’impresa Siro Srl, ubicato in Corbetta, località Soriano (MI) non è soggetto alla procedura di VIA (Valutazione di Impatto Ambientale)”! Eppure l’impianto, esteso su 40mila mq, è vicinissimo ad abitazioni e si trova a ridosso del Parco Sud, in un’area classificata dal recente Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale come “ambito agricolo strategico”.
L’azienda, posizionata lì sin dai primi anni ’60, tratta la raffinazione e rigenerazione degli oli minerali esausti. Ultimamente, in concomitanza col cambio di proprietà, si rilevano degli odori olfattivi sgradevoli più consistenti, così come hanno raccontato all’Associazione per il Parco Sud esponenti del comitato locale.

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Parco Sud, le trivelle petrolifere arrivano anche a Zibido S. Giacomo
. Ne abbiamo davvero bisogno?

 

Parco Sud, le trivelle petrolifere
arrivano anche a Zibido S. Giacomo
Ne abbiamo davvero bisogno?

Sono sempre più numerose le potenziali trivelle che andranno nelle viscere del Parco agricolo Sud Milano alla ricerca di idrocarburi. Oltre al territorio ad est di Milano interessato dal permesso di ricerca ‘Melzo’ (182 kmq a rischio trivellazioni), che lo scorso anno il ministero dello Sviluppo economico ha concesso alla Mac oil spa, anche a Zibido San Giacomo, a ovest del Parco Sud, si va alla perforazione con il permesso esplorativo ‘Badile’ (154 kmq distribuiti tra Milano e Pavia), concessa nel 2010 alla Appennine Energy spa. Eppure, le riserve di combustibili fossili sfruttabili nel nostro Paese, secondo la BP Statistical Review del giugno 2014, ammontano a 290 Mtep. Poiché il consumo di energia primaria annuale è di 159 Mtep, queste ipotetiche riserve corrispondono al consumo di meno di due anni. Spalmate su un periodo di 20 anni, ammontano a circa il 9% del consumo annuale di energia primaria. “Si tratta quindi di una risorsa molto limitata, il cui sfruttamento potrebbe produrre danni molto più ingenti dei benefici che può apportare. Il mancato apporto di questa risorsa marginale potrebbe essere facilmente compensato, senza il rischio di creare problemi, riducendo i consumi”, spiega Energie per l’Italia, un pool di scienziati e professori che ha lanciato al Governo italiano un appello per dirottare gli investimenti sulle fonti rinnovabili… E le royalties che pagano le aziende petrolifere sono le più basse al mondo.

 

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Italia: vuoto il 23% degli alloggi in Lombardia è il 15% Ma la Regione ne vuole molti di più

 

Italia: vuoto il 23% degli alloggi
in Lombardia è il 15%
Ma la Regione ne vuole molti di più

Il consumo di suolo non è certo un tema che preoccupa più di tanto i politici in Regione Lombardia, e in particolare il consigliere forzista Fabio Altitonante, che quando era assessore provinciale, fino allo scorso anno, ha promosso la Tangenziale est esterna, l’outlet di campagna a Locate e lo scippo di 150mila mq di terreni agricoli del Parco Sud a Rosate e Vignate. E tagliamo corto. Ora, sale alla ribalta della cronaca per avere scritto il testo della legge regionale sul consumo di suolo, che verrà frettolosamente portato in aula il prossimo 11 novembre.
Come abbiamo già avuto modo di evidenziare (vedi articolo) la legge contiene in realtà un’incitazione al consumo di suolo, promuovendo la realizzazione entro tre anni di tutti i faraonici Pgt (Piani di governo del territorio) dei comuni lombardi, che nel complesso pianificano cemento per oltre 500milioni di mq -qualcosa come 3-4 volte l’estensione della città di Milano- per dare casa ad almeno 1 milione di nuovi abitanti. Infatti se i progetti verranno presentati e approvati entro i prossimi 3 anni, alle immobiliari sarà concessa la rateizzazione degli oneri di urbanizzazione!
La motivazione di tanto sprone è semplice: “Conosciamo bene l’importanza del settore, che – precisa Altitonante – in Lombardia occupa quasi 300mila persone, per un valore superiore ai 20 miliardi di euro all’anno”. Ok, diamo atto ad Altitonante che l’edilizia da tempo ha fatto da traino all’economia lombarda e nazionale. Ma avendo con oltre 735mila alloggi vuoti in Lombardia (vedi la tabella dei dati Istat), continuare su questa strada significa “soffiare sulle ceneri spente di una vicenda speculativo-immobiliare che ha largamente chiuso il suo ciclo”, come afferma Legambiente, con gravi danni, al territorio, all’ambiente e, in ultima analisi, anche al settore delle costruzioni, travolto dai fallimenti per via del crescente invenduto. 

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Adolfo Lazzaroni, chi è costui? Uomo PD e di Slow Food che ignora il “senso” del Parco Sud

 

Adolfo Lazzaroni, chi è costui?
Uomo PD e di Slow Food
che ignora il “senso” del Parco Sud

A volte è meglio tacere e sembrare stupidi che aprir bocca e togliere ogni dubbio. Perché ci sovviene questo celebre aforisma di Oscar Wilde? Semplice, siamo incappati nella lettura di un “articolo-intervista” a certo Adolfo Lazzaroni, esponente del Sì alla superstrada Vigevano-Malpensa (leggi) raccolta per il giornale online Habiate da tale Mario Scotti, uomo assai efficace nel “guidare l’intervista” facendogli sputare veleno sugli ambientalisti e portandolo dritto dritto ad autodifendersi per la sua posizione pro-asfaltatura del Parco Ticino e del Parco Sud, in contrasto con la sua posizione di “uomo” di Slow Food. Niente di male in tutto questo, per carità. Anzi, complimenti all’autore!
Però, quando si tira in ballo il Parco Sud senza conoscerne il “senso”, ci sentiamo autorizzati a colmare l’ignoranza (intesa come qualcosa di cui nulla si sa) del signor Lazzaroni, che al suo interlocutore dichiara: “Quelli del No mettono sullo stesso piano il Parco Agricolo Sud Milano con il Parco del Ticino. Del primo fanno parte città come Corsico dove il verde praticamente non esiste. Rozzano e Trezzano vi sembrano città da parco? Quello del Ticino è un vero parco, il Parco Sud è un’invenzione per sistemare alcuni politici. Dove sono le bellezze del Parco Sud? Il Quartiere Zingone?”.

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L’energia non deve essere fossile Appello di un pool di scienziati “il Governo investa sulle rinnovabili”

 

L’energia non deve essere fossile
Appello di un pool di scienziati
“il Governo investa sulle rinnovabili”

“Secondo la BP Statistical Review del giugno 2014 le riserve di combustibili fossili sfruttabili nel nostro paese ammontano a 290 Mtep. Poiché il consumo di energia primaria annuale è di 159 Mtep, queste ipotetiche riserve corrispondono al consumo di meno di due anni. Spalmate su un periodo di 20 anni, ammontano a circa il 9% del consumo annuale di energia primaria. Si tratta quindi di una risorsa molto limitata, il cui sfruttamento potrebbe produrre danni molto più ingenti dei benefici che può apportare. Il mancato apporto di questa risorsa marginale potrebbe essere facilmente compensato, senza il rischio di creare problemi, riducendo i consumi”. Fa leva anche sulla ragionevolezza l’appello di Energie per l’Italia, lanciato da un pool di scienziati e professori al Governo italiano, riguardante la politica energetica del nostro Paese e nello specifico il recente decreto Sblocca Italia, invitando i cittadini ed altri ricercatori e docenti ad aderire (per il testo completo e per aderire clicca qui).

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Incitazione al consumo di suolo per i prossimi 3 anni, la legge di Maroni lo porterà da 9mila a 113mila mq al giorno


Incitazione al consumo di suolo
per i prossimi 3 anni, la legge di Maroni
lo porterà da 9mila a 113mila mq al giorno

Oggi, 23 ottobre, in commissione Territorio della Regione Lombardia si è discusso il testo di legge per mettere un freno al consumo di suolo, legge che Maroni vuole votare in aula entro metà novembre. Ma, stando al testo, il consumo di suolo giornaliero potrebbe, nei prossimi tre anni, passare dai 9.200 mq del 2012 a 113.500 mq!
Vi spieghiamo come siamo arrivati a queste cifre.
“Abbiamo fatto una verifica sul consumo del suolo in Lombardia dal 1999 al 2012 – ha sottolineato il presidente Maroni nell’ambito di un convegno svoltosi a Bergamo lo scorso settembre – ed è emerso che le superfici agricole sono diminuite di quasi 53.000 ettari, pari a circa 530 milioni di metri quadri, le aree antropizzate, ovvero quelle su cui si è costruito, hanno avuto un incremento di quasi 47.000 ettari, pari a circa 470 milioni di metri quadri”.
Quindi, basandoci sui dati forniti da Maroni, abbiamo suddiviso i mq “antropizzati” per il numero dei giorni dei 14 anni citati: si arriva a un consumo di suolo giornaliero pari a 9.198 mq.
Ora prendiamo in considerazione il consumo di suolo previsto dai piani di governo del territorio (Pgt), lo strumento urbanistico che pianifica l’uso del territorio comunale per 5 anni.  A fine 2013, i Pgt approvati, pari al 73% dei 1.544 comuni lombardi, prevedono un potenziale consumo di suolo equivalente a 414.193.000 di mq (vedi tabella della Direzione generale della Regione Lombardia). Tenendo conto che i Pgt hanno una durata di 5 anni, dividendo il consumo di suolo per il numero dei giorni, si arriva a quota 226.955 mq/die. Ma abbiamo voluto essere generosi e previsto una realizzazione dei Pgt in 10 anni: la cifra è comunque impressionante: 113.500 mq al giorno! E questo senza includere le varie infrastrutture (autostrade e altre opere pubbliche) che devono ancora essere deliberate, ma in previsione di realizzazione: Maroni dichiara di volere altri 200 km di autostrade.

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