La storica Rocca Brivio passerà in mani private? No! Rimanga patrimonio di tutti


La storica Rocca Brivio
passerà in mani private?
No! Rimanga patrimonio di tutti

Situata lungo la via Emilia, nel tratto compreso tra San Giuliano Milanese e Melegnano, Rocca Brivio è tra i monumenti storici più preziosi del Parco agricolo Sud Milano. Risalente all’inizio del XIII secolo, nasce come baluardo difensivo eretto dai Milanesi a difesa del confine sud-est minacciato dai Lodigiani, forse in sostituzione di un castello medievale di cui potrebbe aver inglobato i resti (fossato, fondamenta, torri). Verso la fine del 1300 la Rocca perde la sua funzione militare per diventare casa padronale all’interno dei terreni acquistati dai Brivio, nobili di origine germanica..
Attualmente sono cinque i soggetti proprietari, tutti pubblici: Cap Holding*, i comuni di San Donato Milanese, San Giuliano Milanese, Melegnano e l’associazione Rocca Brivio, uniti nella società Rocca Brivio srl.
Secondo quanto anticipatoci da Pietro Mezzi, consigliere di Melegnano e della Città metropolitana, entro la fine di febbraio, la società Rocca Brivio srl verrà liquidata. I cinque soci hanno infatti maturato questa decisione, non tanto per i debiti accumulati (più di 600 mila euro), ma in quanto il socio di maggioranza (Cap Holding, 51,3%) ritiene la sua presenza all’interno di Rocca Brivio srl non più coerente con la missione imprenditoriale della società idrica. Entro la fine di questo mese, pertanto, i tre consigli comunali dovranno discutere e approvare una delibera con la quale si dà il via libera all’operazione.
”Al di là di cogliere i motivi che hanno portato la società a una situazione debitoria -commenta Mezzi- …

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‘Ndrangheta, a Trezzano intimidazioni il sindaco crea rete antimafia, denuncia e chiede aiuto a Milano e Governo

 

‘Ndrangheta, a Trezzano intimidazioni
il sindaco crea rete antimafia, denuncia
e chiede aiuto a Milano e Governo

Non è la prima volta che Trezzano sul Naviglio è protagonista di eventi legati al malaffare. Già nel febbraio 2010, in seguito a indagini della Direzione distrettuale antimafia di Milano sulle infiltrazioni mafiose nei comuni a sud di Milano, viene arrestato Tiziano Butturini (Pd), allora sindaco, e viene notificata un’ordinanza di custodia anche all’imprenditore Andrea Madaffari, vicepresidente della immobiliare Kreiamo spa, già arrestato nell’operazione “Parco Sud” del novembre 2009 assieme ad altre 16 persone, tra cui il boss della ‘ndrangheta Domenico Barbaro e i figli Salvatore e Rosario, della cosca Barbaro-Papalia, radicata a Buccinasco. In carcere nel nuovo filone è finito anche Gino Terenghi, geometra comunale di Trezzano. Nel maggio 2013, vi furono nuovamente diversi arresti per tematiche legate al PGT (Piano di Governo del Territorio) e a luglio dello stesso anno, la giunta, guidata dall’allora sindaco Giorgio Tomasino (Pdl), venne sciolta e il comune commissariato con decreto del Presidente della Repubblica.
Lo scorso anno, in seguito a nuove elezioni, viene nominato sindaco Fabio Bottero (Pd): in questi giorni, con un’intervista rilasciata ai microfoni di Klauscondicio, su youtube, il neo sindaco denuncia tutta una serie di intimidazioni di cui è fatto mira, insieme alla sua squadra politica.

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Il WWF ringrazia i volontari per la pulizia dell’oasi Montorfano


Il WWF Sud Milano ringrazia i volontari
per la pulizia dell’oasi Montorfano

Qualche giorno fa avevamo segnalato un appello del WWF Sud Milano per chiamare a raccolta dei volontari e pulire l’oasi Montorfano area a bosco e prato di circa 29mila mq nel comune di Melegnano, che in molti punti, dopo l’alluvione del Lambro dello scorso novembre, si presentava come una gigantesca pattumiera: in tre ore, grazie alle valide braccia dei volontari, sono stati raccolti 18 sacchi d’immondizia e l’oasi ha ripreso il suo aspetto di luogo di ritrovo per gli amanti della natura. Qui sopra le confortanti immagini “prima e dopo” della pulizia di un angolo del parco, effettuata lo scorso 31 gennaio, inviateci dal WWF Sud Milano.

Librarsi per creare una rete ecologica tra i parchi Agricolo Sud e del Ticino

 

Librarsi per creare una rete ecologica
tra i parchi Agricolo Sud e del Ticino

Arriva un centro commerciale, un insediamento edilizio, un’autostrada ed ecco che si va a interrompere quello che fino a ieri era un corridoio ecologico, ovvero quello spazio di territorio naturale che esiste di per sé e permette e facilita lo spostamento di specie animali e vegetali, contribuendo così al mantenimento della biodiversità. È evidente però che anche nei parchi, in particolare quello agricolo sud Milano -un misto di aree antropizzate, naturalistiche e agricole- nel tempo si siano create forte frammentazioni dei cosiddetti corridoi ecologici: questi, però, possono essere in parte ricreati dall’opera dell’uomo tramite opere di ri-naturalizzazione, cioè di ripristino della diffusione di specie vegetali e animali autoctone.
Ed è questo l’obiettivo di “Librarsi”, un progetto di potenziamento della connessione ecologica attraverso la matrice agro-ambientale tra il Parco del Ticino e il Parco Agricolo Sud Milano, realizzabile anche grazie al …

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Respiriamo l’irrespirabile polveri e ozono fuori controllo ma l’Italia non corre ai ripari


Respiriamo l’irrespirabile
polveri e ozono fuori controllo
ma l’Italia non corre ai ripari

In Europa, il nostro paese vanta il triste primato delle morti premature dovute ad inquinamento da ozono (“Rapporto sulla Qualità dell’aria 2014” redatto dell’Agenzia Europea per l’Ambiente): circa 3.400 vittime all’anno (dato relativo al 2011), mentre  per quanto riguarda le morti premature dovute alle polveri sottili (Pm2,5), nello stesso anno ci siamo attestati al secondo posto con circa 64.000 vittime, dietro solo alla Germania. Le ultime stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e della Commissione Europea evidenziano che l’inquinamento atmosferico in Europa ha causato oltre 400 mila morti premature con costi ingentissimi per i vari sistemi sanitari che oscillano tra i 330 e i 940 miliardi di euro all’anno. Ad ulteriore conferma dell’impatto sanitario arriva anche la decisione dello IARC (l’Agenzia internazionale di ricerca sul cancro) di inserire l’esposizione all’inquinamento dell’aria, e in particolare ad elevati livelli di particolato atmosferico, come cancerogeno di gruppo 1. E il rapporto Mal’aria 2015 di Legambiente evidenzia che polveri e ozono …

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Aumentano sfratti e affitti nei terreni agricoli nel Parco sud: biogas e tasse tra i colpevoli

 

Aumentano sfratti e affitti
nei terreni agricoli nel Parco sud:
biogas e tasse tra i colpevoli

Forse è solo un problema locale, ma più probabilmente è il sintomo di un malessere generale. La Fondazione Collegio della Guastalla, primaria opera pia legata alla Curia milanese con sede a Binasco, è proprietaria, tra l’altro, di vasti appezzamenti agricoli a Binasco, Noviglio, Gaggiano, Vernate, Rosate, Zibido San Giacomo, tutti comuni del Parco Sud: dopo oltre 500 anni di gestione tranquilla, tesa ad assicurare entrate certe per le sue opere caritatevoli, poco più di un anno fa decide di non rinnovare il contratto in scadenza a 3 agricoltori che, vista l’intransigenza della proprietà, si sono affidati ad un sindacato agricolo. Quello che sembrava all’inizio un atto formale, si è trasformato in una mannaia, che mette in crisi attività agricole consolidate su fondi estesi ognuno per circa 50 ettari. Un pessimo segnale anche per gli altri sei agricoltori affittuari della Fondazione, che potrebbero a loro volta, a fine contratto, trovarsi senza proposte di rinnovo.
Senza fare dietrologia, proviamo a valutare qualche ipotesi sulle motivazioni di ciò che sta accadendo, per capire se questo può essere considerato il segnale di una situazione che può ampliarsi e coinvolgere altre aziende agricole del Parco Sud, e non solo.

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