A Vigevano arriva Del Rio per sostenere il candidato PD “Trovati i 118 milioni per la superstrada”


A Vigevano arriva Del Rio
per sostenere il candidato PD
“Trovati i 118 milioni per la superstrada”

Domani si rivota a Vigevano, città da dove partirà l’ennesima superstrada -arriverà fino a Malpensa- che andrà ad asfaltare i Parchi del Ticino e quello agricolo Sud Milano. Il centrodestra, al primo turno, ha incassato il 33,48% dei voti, il centrosinistra il 35%. A votare è andato il 53,71% degli aventi diritto. Il cavallo di battaglia del centrodestra è stata proprio la superstrada.
Ed ecco che il centrosinistra ha pensato bene di far arrivare da Roma addirittura il ministro alle infrastrutture Graziano Del Rio (ovviamente con costi pubblici, ovvero di tasca nostra) per sostenere il candidato PD: “Sono ministro da tre mesi e posso garantire ai vigevanesi che i 118 milioni che mancavano per realizzare l’opera verranno inseriti nel contratto di programma Anas 2015, che verrà approvato entro giugno. Poi andrà in commissione Lavori pubblici e al Cipe. Possiamo quindi dire che l’opera è in dirittura di arrivo” è quanto dichiarato ieri da Del Rio.
Il ministro non ha contestato i manifestanti (nella foto) contrari all’opera, anzi, ha detto che è giusto che ognuno possa esprimere le proprie idee. Peccato che queste idee non siano anche le sue! E non fantastichiamo sul consumo di suolo, dell’agricoltura persa, della salute pubblica. Ma a idee che contribuirebbero a migliorare la politica… del tipo: restituire i soldi ai pensionati, risanare le scuole pubbliche, di bonificare il degrado ambientale. Niente di tutto questo. E invece si trovano i soldi per sostenere gli amici (leggi candidato sindaco PD) nel momento del bisogno!

A San Giuliano, dopo il monastero 
fatto erigere nel 1518 da Francesco I
scoperto anche un ponte cinquecentesco

 

A San Giuliano, dopo parte di un monastero
fatto erigere da Francesco I nel 1518,
scoperto anche un ponte cinquecentesco

Nell’agosto del 2014, grazie al Comitato Cultura Locale, sono tornati alla luce due dei pilastri dell’ingresso al monastero che Francesco I -Re di Francia e Duca di Milano- fece erigere a memoria delle migliaia di tutti i caduti a Marignano nella cosiddetta battaglia dei Giganti a  del 1515, dedicato a Santa Maria della Vittoria (vedi). Oggi viene data notizia che, nei pressi del monastero è stato scoperto anche un ponte cinquecentesco, seminascosto dal cemento: è sulla roggia Spazzòla, all’altezza del cimitero ed è il solo di epoca cinquecentesca esistente nel Sud Milano.
Ne è sicuro l’archeologo Mauro Manfrinato, autore del ritrovamento, che al blog radarmelegnano ha dichiarato “È un manufatto unico nel territorio – illustra. – Durante la conferenza di circa due mesi fa con il professor Bardelli, parlai dei residui del Monastero della Vittoria. In occasione di quella conferenza andai sul posto. Ho preso le misure dei mattoni, dei pilastri, e sono venuto a capo del fatto che quel ponte è del XVI secolo, è l’unico di epoca rinascimentale esistente nel territorio, merita una certa forma di tutela e di restauro. I ponti in muratura che abbiamo nel territorio sono generalmente del Settecento, o dell’Ottocento -continua Manfrinato-. Prima erano quasi tutti in legno: questo è l’unico caso di ponte cinquecentesco in uso. Sarebbe opportuno restaurarlo, togliere quei parapetti di cemento armato creati negli anni Sessanta, riabbassare la quota del piano di calpestìo per alleggerirlo e dotare il manufatto di una forma di tutela. Sarebbe interessante riuscire, tramite il Comune e la Soprintendenza Archeologica, valorizzarlo dal punto di vista didattico e archeologico. Perché non pensare a un connubio di più università, francese, svizzera e italiana, nel quale far operare gli specializzandi e così recuperare quanto rimane del monastero con metodi scientifici?Soprattutto con risalto dei pilastri al ponte che costituiscono l’unico avanzo visibile fuori terra. Sono tracce culturali abbandonate quanto inedite”. Speriamo che le proposte di Mauro Manfrinato trovino riscontro: sarebbe un ulteriore piccolo gioiello da aggiungere al patrimonio architettonico del Parco Sud.

L’aria delle città è più pulita di 10 anni fa Ma le polveri fanno 34mila morti Ovvio: pianura Padana è la più inquinata

 

L’aria delle città è più pulita di 10 anni fa
Ma le polveri fanno 34mila morti
Ovvio: pianura Padana è la più inquinata

Il respiro che uccide. È l’aria nelle nostre grandi città, pur se mediamente più pulita di 10 anni fa. Infatti, rimangono ancora troppo alti i livelli delle polveri sottili che, secondo le ultime ricerche, accorciano la vita degli italiani di circa 14 mesi per chi abita al Nord, di 6,6 mesi per chi abita al Centro e di 5,4 mesi per chi abita al Sud. I dati -pubblicati in questi giorni- arrivano direttamente da uno studio commissionato dal Ministero della Salute che, nel quadro delle iniziative del Centro controllo malattie (Ccm), ha finanziato e lanciato il progetto Viias (Valutazione integrata dell’impatto su ambiente e salute dell’inquinamento atmosferico). Raccolti principalmente dalle Arpa, le Agenzie regionali di protezione dell’ambiente, i dati evidenziano che sarebbero circa 34.500 i decessi nelle nostre città dovuti ogni anno al particolato sottile, in particolare al pm2,5, al biossido d’azoto e all’ozono, che in estate ha una concentrazione maggiore.

A Milano, Padova e Reggio Emilia la maglia nera. Intanto, in Lombardia si continua a cementificare senza scrupoli: per farla breve e non essere ripetitivi, basti pensare alle 27 nuove infrastrutture autostradali (oltre alle 10 su ferro) nel piano di sviluppo per la nostra regione del gov Maroni: ma non è solo, perché non vi sono state dichiarazioni “contro” da parte del centrosinistra. Con buona pace per la salute pubblica e per l’ambiente…

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Tutti pazzi per la Mapei 2 la risposta del PD metropolitano
sulla guerra paesana Mediglia – Peschiera

 

Tutti pazzi per la Mapei 2
la risposta del PD metropolitano
sulla guerra paesana Mediglia – Peschiera


Il Sindaco di Mediglia Paolo Bianchi la scorsa settimana aveva scritto alla direzione provinciale del Partito Democratico, relativamente alla presa di posizione del Sindaco di Peschiera Borromeo, il pidino Luca Zambon accusato di scippare l’ampliamento dello stabilimento della Mapei dalla frazione di Robbiano di Mediglia al proprio comune (leggi articolo). Secondo Bianchi il Partito Democratico provinciale ha agevolato, con la nomina del Sindaco di Peschiera Borromeo nel direttivo del Parco Agricolo Sud, la macchinazione di togliere a Mediglia una risorsa indispensabile per darla a Peschiera Borromeo. Di avviso diverso Paolo Razzano, portavoce segreteria Pd Milano Metropolitana, che ha risposto con una lettera inviata alla rivista 7giorni…

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Segnalare e denunciare serve l’Amsa è intervenuta per la discarica di via Rozzano

 

Segnalare e denunciare serve
l’Amsa è intervenuta
per la discarica di via Rozzano

Certo, è passato oltre un anno, ma finalmente per la discarica abusiva di via Rozzano (nella periferia a sud di Milano) ha deciso di includere quest’area, ci cui abbiamo scritto in precedenza negli interventi periodici che compie in zona, con un programma che prevede il “contenimento” della discarica, attraverso uno sbarramento: in questo modo si impedirà l’accesso dei mezzi di persone incivili che entrano in quest’area a ridosso di campi agricoli del Parco Sud per scaricare rifiuti.  
Le prime segnalazioni su questo caso al Comune di Milano e ad Amsa sono state presentate da Emanuela Duina, presidente Commissione Ambiente…

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Acqua azzurra, acqua chiara… a Pieve Emanuele il sindaco vuole vederci … per la Pizzabrasa

 

Acqua azzurra, acqua chiara…
a Pieve Emanuele il sindaco
vuole vederci … per la Pizzabrasa

Tutto o quasi, per quanto concerne le acque dell’area sud del Parco, si conosce e si muove per merito di Tony Bruson -valida sentinelle del territorio e dell’associazione Parco sud e del Comitato Occhi Aperti di Rozzano- che lo perlustra, per passione nei confronti della natura, in lungo e in largo da Assago, a Pieve a Basiglio e in altri comuni limitrofi. Così, quando nelle scorse settimane, ancora una volta, Bruson (nella foto) nota che alcuni campi a Pieve Emanuele vengono irrigati con acque maleodoranti, con residui plastici e altro ancora, provenienti dalla roggia Pizzabrasa (che ha origini a Rozzano, prendendo acqua dal Lambro Meridionale), ha lanciato un allarme raccolto dal sindaco di Pieve Emanuele, che ci ha convocato per approfondire e risolvere una volta per tutte il problema di questa roggia. Anche perché, già nel 2012, Tony Bruson aveva denunciato un’analoga situazione alla Polizia provinciale, con riscontri scarsamente attendibili: addirittura la roggia in questione “registrava presenza significativa di fauna ittica (spinarelli)”, tipologia di pesce scarsamente presente “persino in acque pulite” afferma Bruson. Ecco cosa è stato deciso nell’incontro…

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