Rapporto Ecomafia Legambiente fatturato criminale a 22 miliardi + 26% per i reati nel ciclo dei rifiuti

 

Rapporto Ecomafia Legambiente
fatturato criminale a 22 miliardi
+ 26% per i reati nel ciclo dei rifiuti   

Nel 2014 il business dell’ecomafia cresce ancora: 29.293 reati accertati per un giro d’affari pari a 22 miliardi di euro. Aumentano le infrazioni nel settore dei rifiuti (+26%) e del cemento (+4,3) alimentate dal fenomeno della corruzione. Numeri eclatanti nell’agroalimentare, che fattura 4,3 miliardi di euro per 7.985 illeciti e nel racket degli animali che colleziona 7.846 reati.
Puglia in testa alla classifica regionale degli illeciti. Il Lazio è sempre la prima regione del centro Italia, la Liguria è la prima del Nord. Lombardia al top per le indagini sulla corruzione. “Gli appalti pubblici nel settore dell’ambiente -spiega Raffaele Cantone, presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione sono tra quelli più esposti alla corruzione e alla criminalità organizzata”. I dati in questo senso parlano da soli. Sono ben 233 le inchieste ecocriminali in cui la corruzione ha svolto un ruolo cruciale, concluse con l’arresto di 2.529 persone e la denuncia di 2.016, grazie al contributo di 64 procure di diciotto regioni. La Lombardia è la prima regione dove il fenomeno corruttivo si è maggiormente diffuso con 31 indagini
Da quest’anno, però, dopo 21 anni di battaglie, la legge n. 68 del 22 maggio 2015, ha introdotto i delitti contro l’ambiente nel Codice Penale. Questa edizione 2015 del rapporto Ecomafia, realizzato col contributo di Cobat, ed edito dalla casa editrice Marotta e Cafiero, non può che aprirsi quindi con un grido di gioia e con la speranza che questo 2015 sia uno spartiacque, l’anno in cui le ecomafie e l’ecocriminalità cominceranno ad essere contrastati con gli strumenti repressivi adeguati…

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Città Metropolitana e Pd a favore della Vigevano Malpensa ma per i sindaci sarebbe lo sfascio e il cavallo di Troia per la Toem

 

Superstrada Vigevano – Malpensa,
per i sindaci sarebbe lo sfascio
e il cavallo di Troia per la Toem

Abbiamo ricevuto la segnalazione di un lettore che ci induce a modificare l’articolo pubblicato ieri 29 giugno in questo sito: nel testo “additavamo” Arianna Censi, consigliere delegato a Mobilità e viabilità per la Città Metropolitana per essersi schierata tra i politici pro Vigevano – Malpensa. In realtà, come riportato dal citato giornale Settegiorni, le dichiarazioni di Censi si riferiscono al nuovo tracciati della Statale 526, che tocca alcuni comuni dell’est Ticino (Motta Visconti, Besate ecc). Avendo noi erroneamente ritenuto che la Statale 526 corrispondesse alla Vigevano-Malpensa, abbiamo accomunato Censi e, per riflesso la Città Metropolitana, considerata la carica della consigliera nel nuovo Ente, tra i favorevoli alla superstrada sfascia Parchi.
Scusandoci con l’interessata, ripubblichiamo il testo di ieri, debitamente corretto.

Dopo il “soccorso rosso” del ministro Del Rio al candidato sindaco Pd di Vigevano, con l’affermazione sul palco cittadino “… posso garantire ai vigevanesi che i 118 milioni che mancavano per realizzare l’opera verranno inseriti nel contratto di programma Anas 2015, che verrà approvato entro giugno”, ora arriva lo schieramento dei sindaci anti-autostrade nei Parchi. Daniele Del Ben, capofila tra gli amministratori del Sud-ovest Milano contrari alla Toem. “Ci stiamo organizzando contro un progetto che…

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Parco Sud e Parco Nord uniti per legge. Rischio o opportunità?


Parco Sud e Parco Nord
uniti per legge.
Rischio o opportunità?

Lunedì 29 giugno arriva in Giunta regionale il progetto di legge che si occupa di disegnare i futuri campi d’azione della Grande Milano.
Tra i suoi articoli, come confermatoci da Giulio Gallera, consigliere regionale e sottosegretario ai Rapporti con la Città metropolitana, la legge prevede un’autentica novità: l’unione dei due parchi regionali, l’Agricolo Sud Milano e il Parco Nord, in un’unica gestione, andando verso la creazione del Parco Regionale Metropolitano di cintura verde.
Si tratta di una vera rivoluzione: grandi sono i potenziali effetti positivi, con la creazione di un’unica grande “infrastruttura verde” capace di unire e valorizzare il patrimonio agricolo e naturale metropolitano. Nel contempo temiamo anche un gioco al ribasso, con lo svuotamento e lo snaturamento di queste due importanti aree protette, che presentano caratteristiche molto differenti. Il Parco Sud ha il suo cuore e la sua ragione di essere nell’agricoltura, mentre nel Parco Nord, esteso su 640 ettari tra i comuni di Milano (zona 9), Bresso, Cinisello, Cormano, Cusano Milanino e Sesto San Giovanni, prevale l’aspetto di fruizione del verde, in un territorio fortemente urbanizzato.

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Expogratis se vai in auto: convenzioni con penali da 3 milioni se le società non ne incassano 11!

 

Expogratis se vai in auto:
convenzioni con penali da 3 milioni
se le società non ne incassano 11!

Ecco l’ultima iniziativa di Expo che racchiude in sè tutto il peggio e l’opposto di quello che avrebbe dovuto essere la sua filosofia di Nutrire il Pianeta: ingressi serali gratuiti per coloro che parcheggiano la macchina nelle aree di Arese, Fiera Milano e Trenno, con in più passaggi gartuiti per la Fiera! Ovvero, usate la macchina per venire da noi perché abbiamo costruito tanti ed enormi inutili parcheggi. Che rimangono praticamente vuoti: siccome abbiamo firmato una convenzione con l’azienda che gestisce quello di Arese che prevede un “risarcimento” di 3 milioni se entro fine Expo non ne incassa 11, prendete la vostra macchina, inquinate con i vostri gas di scarico, tanto Milano ha un’aria sopraffina, quasi montana: tu paghi il parcheggio, ma io ti porto e ti faccio entrare gratuitamente alla fiera!
Già ieri, leggendo la notizia, l’avevamo segnalata ironicamente tra i twitter che ogni giorno pubblichiamo nei nostro sito assparcosud.org. Oggi, ripensandoci, ci è sembrata davvero grave: fa il paio con l’altrettanto educativa trovata dell’assessora regionale Valentina Aprea che ha inviato alle maestre una lettera per invitarle a portare i bambini da MacDonald’s. Parafrasando molto altri, ma anche il convegno che si svolge in questi giorni a Milano: Nutrire il Pianeta o le multinazionali? Noi la risposta l’abbiamo. E voi?

Una legge vuole azzerare il ruolo svolto dalla Polizia provinciale in materia di tutela dell’ambiente

 

Una legge vuole azzerare il ruolo
svolto dalla Polizia provinciale
in materia di tutela dell’ambiente

Un taglio abusivo di alberi, una moria di pesci nella roggia provocato dallo sversamento di rodati chimici, una discarica abusiva di rifiuti pericolosi, la segnalazione di caccia abusiva. Questi ed altri ecoreati, spesso denunciati anche dalla nostra associazione, corrono il rischio di non avere più un riferimento per le denunce e le richieste di intervento. È per fermare e proporre modifiche al decreto, già arrivato al Senato per la sua conversione in legge, che 15 tra le maggiori associazioni ambientaliste si appellano al Governo. “La scelta di azzerare le funzioni di tutela ambientale delle polizie provinciali, mentre ancora non è chiaro il destino del Corpo Forestale dello Stato, per destinarne il personale preposto  a compiti di polizia municipale provocherebbe un crollo verticale della vigilanza e dei controlli e dunque un danno all’ambiente di grandi proporzioni, proprio quando la recente introduzione degli ecoreati comporterebbe un rafforzamento delle azioni di contrasto agli illeciti ambientali”.

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Condannato lo Stato olandese: deve tagliare le emissioni di gas serra A quando un class action anche in Italia?


Condannato lo Stato olandese:
deve tagliare le emissioni di gas serra
A quando una class action anche in Italia?

Gli avvocati dei partecipanti alla class action ambientalista che lo scorso aprile hanno trascinato il governo olandese in tribunale hanno dimostrato come il rifiutarsi di adottare politiche in grado di limitare a 2 gradi centigradi la crescita della temperatura globale costituisca non soltanto una scelta miope e catastrofica per le sorti della Terra, ma una vera e propria violazione dei diritti umani. Infatti, ieri, 24 giugno, il tribunale dell’Aia ha sentenziato: “Il governo ha il dovere di proteggere i suoi cittadini dagli incombenti pericoli del cambiamento climatico e deve tagliare le emissioni di gas serra di almeno il 25% entro il 2020”. Ci rivolgiamo alle grandi associazioni nazionali sia ambientaliste sia dei diritti della salute pubblica, che hanno forze economiche per affrontare temi di così ampia portata: devono copiare quanto fatto in Olanda per mettere freno alle emissioni di gas serra nel nostro Paese: lo “Sblocca Italia” come noto, in massima sintesi punta a tanto asfalto in autostrade spesso di dubbia utilità e con ingegneria e materiali “cedevoli” (vedi quanto successo con Anas in Sicilia, Sardegna e per la Salerno Reggio Calabria), favoritismi per trivellare la penisola, incluso il Parco Sud…

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