Ddl Madia, il più grave attacco al sistema della tutela del paesaggio e del patrimonio culturale


Ddl Madia, il più grave attacco
al sistema della tutela del paesaggio
e del patrimonio culturale

Nell’ambito della riforma della pubblica amministrazione, una norma prevede la confluenza delle Soprintendenze nelle Prefetture. Significa che l’art- 9 della Costituzione, che prevede la tutela dei Beni culturali e ambientali- viene svuotato completamente. Già in precedenza c’era un certo lassismo e disinteresse per il rispetto dell’art. 9. Ma ora, grazie al micidiale articolo 8 della Legge Madia sulla Pubblica Amministrazione, se le Sovrintendenze non riusciranno a evadere una pratica entro 90 giorni, si intenderà che abbiano detto sì: qualunque cosa contenga quella pratica.
Dopo che il Senato della Repubblica ha definitivamente approvato la norma di delega -il 4 agosto-, il presidente del Consiglio ha inviato un “abbraccio ai gufi” via Twitter. Sarcasmo che stride con l’accorato appello rivolto a fine luglio da un gruppo di intellettuali -tra cui Salvatore Settis, Tomaso Montanari, Corrado Stajano, Dario Fo- al presidente della Repubblica e al ministro dei Beni culturali per “fermare il ddl Madia”, e sottoscritto da da più di 23mila persone. “Il più grave attacco al sistema della tutela del paesaggio e del patrimonio culturale mai perpetrato da un Governo della Repubblica -recitava il manifesto a proposito del provvedimento-. Anzi, l’attacco finale e definitivo. Se il governo vuol fare un’autostrada in un bosco secolare o in un centro storico, lo chiede a qualcuno che è diretto dai prefetti: cioè sostanzialmente a se stesso”. Leggete come la pensa lo storico dell’arte Tomaso Montanari sulla legge Madia…

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Percorsi paralleli per le mostre-concorso de La Mischia di Vernate le bellezze di oggi e di ieri del Parco

 

Le bellezze di oggi e di ieri del Parco
nelle mostre-concorso fotografiche
de La Mischia di Vernate

Denominata I percorsi d’acqua, la flora e la fauna del Parco Sud, l’iniziativa dell’associazione La Mischia di Vernate è un concorso fotografico, mentre l’altra, con il titolo Come eravamo (per non dimenticare da dove veniamo), è una mostra.
La prima iniziativa, aperta a tutti, si rivolge a chi ama immortalare le bellezze del Parco Sud, caratterizzato da una fittissima rete di canali, rogge, cavi, fossi, colatori e fontanili, tra gli emblemi della ricchezza e prosperità delle terre di questo Parco: quello che nell’antichità era una sterminata palude malsana, da alcuni secoli è, oltre che una terra fertile, una terra ricca di scorci naturali preziosi in cui una buona presenza di fauna selvatica ancora sopravvive e in cui il verde naturale, ove gli è consentito, prospera. 
I concorrenti dovranno inviare fotografie attuali scattate nel territorio del Parco cercando di cogliere in maniera originale elementi, luoghi e animali che ne caratterizzano il paesaggio. L’altra mostra, invece…

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Rigenerare l’antico e vivere insieme l’Ente Parco dà l’ok al progetto cohausing a Chiaravalle


Rigenerare l’antico e vivere insieme
L’Ente Parco dà l’ok al progetto
cohausing a Chiaravalle

Il cohousing è una scelta di vita che intreccia l’autonomia della casa privata e la socialità degli spazi comuni: in sintesi significa vivere in una comunità co-progettata da e con le persone che andranno ad abitare in quel luogo. E a Chiaravalle, nell’antica cascina Gerola, una volta ristrutturata, si potrà godere anche di orti e frutteti, piste ciclabili e delle bellezze paesaggistiche del Parco Agricolo Sud Milano.
Per dare il via ai lavori si attendeva, dopo l’approvazione del comune di Milano, l’ok dell’Ente Parco, arrivato lo scorso 23 luglio: a fine estate dovrebbero già partire i lavori che consentiranno ai circa 40 nuclei familiari di stabilirsi in questo luogo magico, pieno di storia e di pace.
Il complesso immobiliare è costituito da stabili agricoli dismessi e relative aree esterne, che occupano complessivamente una superficie di 14.884 mq… Non un ghetto per persone abbienti

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La desolante gestione dell’Oasi del lago di Basiglio immondizia e soldi gettati al vento


La desolante gestione
dell’Oasi del lago di Basiglio
immondizia e soldi gettati al vento

È il venerdì notte che accade: gruppi di extracomunitari di differenti etnie si radunano sulle rive del laghetto di Basiglio (un’oasi protetta del Parco Agricolo Sud Milano di proprietà della Città Metropolitana) e qui mangiano, bevono e si divertono, lasciando poi al sabato mattina montagne di rifiuti abbandonati.
Ed è solo grazie al senso civico di CarpFishing, locale associazione che in maniera del tutto volontaria poi si prodiga a ripulire, che l’oasi ritorna a essere vivibile.
Ed è quanto accaduto anche ieri, 1 agosto: Toni Bruson, anche nostro socio, ha raccolto il considerevole quantitativo di 10 sacchi di immondizia e -grazie al celere intervento di Amsa- i rifiuti sono “spariti”.
“Ho dedicato la giornata ecologica alla cava di Basiglio -ci racconta la nostra sentinella- e purtroppo l’ho trovata trascurata. Oltre al desolante spettacolo dell’immondizia abbandonata, ho notato che le piantine messe a dimora da oltre un anno sono praticamente sommerse da rovi e sterpaglie. È evidente che non vi è stata, fin qui…

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Ancora più bella Viboldone tra le perle nell’itinerario della Strada delle Abbazie

 

Ancora più bella Viboldone
tra le perle nell’itinerario
della Strada delle Abbazie

Si sono conclusi i lavori di restauro delle volte dell’Abbazia dei Santi Pietro e Paolo in Viboldone, nel comune di San Giuliano Milanese. Per il recupero dell’intero nucleo rurale, ormai caduto in deprimenti condizioni di degrado, c’è ancora da attendere, pur se, nel novembre 2014, il comune di San Giuliano ne ha approvato l’iter. Ma intento prendiamo il buono che è stato realizzato. I lavori appena conclusi costituiscono un importante contributo per la conservazione di uno fra i beni più significativi della storia delle abbazie del milanese, per la maggior parte all’interno del Parco Agricolo Sud Milano: Chiaravalle, Mirasole, Morimondo, San Lorenzo in Monluè, San Pietro in Gessate, Santa Maria in Calvenzano e Viboldone sono il soggetto di un interessante percorso turistico-culturale denominato La Strada delle Abbazie, una delle rare buone iniziative promosse dalla Provincia di Milano, a guida Podestà.

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Il Parco Sud si riprende i 52mila mq “concessi” a Schattdecor di Rosate


Il Parco Sud si riprende
i 52mila mq “concessi”
alla Schattdecor di Rosate

La società tedesca “perseguirà soluzioni di sviluppo alternative a quelle previste nell’Accordo di Programma” e non si espanderà nei territori del Parco Agricolo Sud Milano.
La decisione di Schattdecor, risalente allo scorso marzo, ha consentito al Parco di riacquisire i 44.494 mq in aree agricole del territorio protetto, sui 52mila mq complessivi previsti per l’ampliamento dell’azienda.
Così, a distanza di tre anni dalla delibera del Consiglio provinciale che adottava la variante parziale del perimetro del Parco, lo scorso 22 luglio, il direttivo dell’Ente Parco ne ha decretato l’annullamento: ora le aree ritorneranno ad essere vincolate come agricole. Per approfondimenti clicca qui