Muggiano, lo sgombero dei Rom
accelera un grande progetto del Parco
Così rivive la campagna
Quell’incerto confine tra città e campagna, sempre più anonimo, è oggi metropoli in cerca di identità, è periferia abbandonata, è terra di discariche abusive. Cui si aggiungono insediamenti, spesso abusivi, di comunità Rom. Come è stato fino a poco tempo fa in via Selvanesco, nell’area Sud di Milano, e fino all’altro giorno, in quella di Muggiano. A sudovest del quartiere di Baggio e dello svincolo tra l’autostrada A50 e la via Sandro Pertini che porta a Cusago- come si legge nel documento istitutivo del Consorzio DAM-Distretto Agricolo Milanese, a Muggiano la realtà era questa: “gravitano problemi di carattere sociale che hanno riflessi sull’agricoltura: canali e rogge vengono sistematicamente intasati dai rifiuti. I terreni vengono usati come discariche. Il problema di sicurezza, in particolare dovuto ai Rom, rende molto difficile il rapporto città-campagna: non c’è fruizione degli spazi agricoli da parte della popolazione in quanto pericoloso transitarvi…”. Ed ecco che il doveroso intervento delle forze dell’ordine dei giorni scorsi, conclusosi con lo sgombero dell’area di Muggiano dalle comunità Rom (600mila euro i costi stimati dal Comune di Milano per una bonifica dei terreni) potrebbe accelerare uno dei progetto di riqualificazione messo sulla carta nel 2011 dal DAM (presieduto da Andrea Falappi), in collaborazione con l’amministrazione milanese (qui è giocoforza segnalare l’immenso e apprezzabile lavoro portato avanti dalla ex vicesindaco Ada Lucia De Cesaris).
A Muggiano, infatti, vivono e lavorano contadini che coltivano idee e concretizzano progetti coraggiosi per riqualificare e salvaguardare l’agricoltura in tutta la sua possente e complessa capacità di espressione: terra, acqua, paesaggio, cibo, cultura, turismo, storia e spiritualità contadina. Qui, in questo luogo, su un’area estesa per 450 ettari…