Vincono le lobby dell’auto
L’UE alza i livelli di inquinamento
grazie anche ad assenze ed astensioni
Con 323 no, 317 sì (leggi chi) e 61 astenuti (vedi nomi), il Parlamento europeo ha votato a favore delle aziende automobilistiche, che potranno così superare, per i nuovi prototipi diesel, del 110% il tetto degli 80 milligrammi di NOx: un superamento che dal primo settembre 2019 sarà valido per tutti i modelli di auto. Invece, entro gennaio 2020 il tetto di sforamento scenderà a massimo il 50% per i nuovi prototipi e dal 1° gennaio 2021 per tutti i nuovi modelli (vedi ns articolo 29 gennaio u.s.). Questo il vergognoso risultato (a fondo pagina l’elenco degli “onorevoli” italiani che hanno votato a favore e quello delle presenze al Parlamento UE dei 73 politici nostrani nel 2015), raggiunto anche grazie all’astensione di 5 esponenti del PD (Simona Bonafè, Caterina Chinnici, Silvia Costa, Luigi Morgano, Michela Giuffrida, come riporta greenitalia.org). Un fatto grave, poiché le regole del Parlamento UE (art. 180, comma 2) stabiliscono che “Il voto ha luogo ad alta voce e si esprime con sì, no o astensione. Per l’approvazione o la reiezione entrano nel calcolo dei voti espressi soltanto i voti a favore e contro”. Un’ulteriore conferma di quanto ai politici, in Italia come in Europa, assai poco interessi la salute dei cittadini e dell’ambiente.
Ecco i nomi di chi ha votato a favore dell’innalzamento dei limiti inquinanti …