Parco Metropolitano Milanese: un approfondimento

Tutela più ampia
di agricoltura, natura e verde per la fruizione
Ecco il perché di un Parco Metropolitano

1 gennaio 2021. In questo periodo travagliato per il Parco Agricolo Sud Milano, ecco un articolo senz’altro utile da leggere. Ricco di dati e di concetti chari, con la sua fluidità sopperisce alla lunghezza sostanziosa. Lo ha scritto Paolo Lozza, conoscitore del territorio come pochi: presente nell’Associazione per il Parco Sud Milano dalla sua fondazione e in tutte le sue battaglie, è stato nel Consiglio Direttivo dell’Ente Parco negli ultimi sei anni (sostituito il mese scorso dal nostro vicepresidente Renato Aquilani). L’articolo è apparso sull’interessante neo magazine online 20zero77.it, a cui auguriamo un buon lavoro. (altro…)

Felice Natale e buon 2021

L’Anno che verrà

Cari amici,
nell’augurare a tutti voi le migliori feste e un sereno anno nuovo, e dopo questo annus horribilis ci vogliono proprio, il mio pensiero va inevitabilmente al nostro Parco.
Quest’anno non è stata un’annata propriamente tranquilla per il Parco Agricolo Sud Milano che, con il progetto di legge della Regione (a firma Lucente di Fratelli d’Italia), potrebbe mutare pelle e sostanza, diventando un consorzio di Comuni, sfilato alla Città Metropolitana e posto sotto l’egida della Regione.
Incessante rimane l’aggressione al territorio di nuova viabilità e logistica. Se ad ovest il comitato di cittadini supportato dalle associazioni ambientaliste, tra cui la nostra, e di agricoltori ha vinto un ricorso al Tar contro il progetto della superstrada Vigevano-Malpensa, nella zona sud del Parco la viabilità sta scoppiando per il traffico indotto dai poli logistici spuntati nelle campagne del nord Pavese-sud Milano: un’emergenza che la nostra associazione sta monitorando e contrastando, attraverso osservazioni in Regione contro il mega-polo logistico di Zust-Ambrosetti a Lacchiarella-Binasco e stando bene attenti che ipotesi di riqualificazione viabilistica della provinciale Binasco-Melegnano non sottenda il ritorno in auge del progetto della TOEM (Tangenziale ovest esterna Milano), già bocciata senza appello da tutti i soggetti dei territori interessati.

La fine dell’anno ha portato anche qualche cosa di buono, come l’approvazione in Ente Parco delle aree a Parco Naturale del Parco Sud, che costituiscono l’ossatura di territori dotati di elevata naturalità dove, con l’ausilio delle nuove politiche europee, sarà possibile sviluppare agricoltura ad alta qualità ambientale. Il secondo dono nel sacco per il Parco sono i 130mila mq di terreni di Locate Triulzi ricevuti, dopo anni di incomprensibili ritardi, a compensazione dell’outlet. Ora, speriamo molto più velocemente, si tratta di passare alla progettualità, per valorizzare il territorio che vede la presenza del pregiato santuario di Santa Maria ad Fontem e delle anse del Lambro Meridionale.

Il futuro di queste terre dipende da tutti noi. Anche se, in politica, c’è ancora spesso una maggiore considerazione nei confronti di chi semina cemento (è il caso del sindaco Checchi di San Donato, che vuole edificare su un Pratone di 90mila mq, o a Milano dove si parla senza ritegno di raddoppiare lo stadio di San Siro) e meno per chi semina il grano e bellezza nel paesaggio, il Parco oggi è vivo, grazie anche a quei cittadini e quelle realtà culturali, agricole e associative che credono e puntano sulla qualificazione dell’agricoltura e dell’ambiente, sul mantenimento del paesaggio rurale e sulla valorizzazione del patrimonio storico e culturale di questi territori.

Sappiamo che la maggiore preoccupazione dei cittadini è giustamente rivolta alla pandemia in atto e speriamo che il prossimo anno metta fine a questa ansia continua che ci impedisce di goderci una vita normale.
Il mio augurio per voi e per il futuro dei nostri figli in queste terre è che davvero, anche nel 2021, si possano affrontare in maniera forte e coesa le sfide che ci aspettano. Il futuro è anche nelle nostre mani, nelle azioni quotidiane, per divulgare sempre di più la coscienza e l’amore per quanto ci circonda.

Sindaco Sala: a quando il Grande Parco Forlanini?

L’Associazione Grande Parco Forlanini scrive al Sindaco
per sollecitare l’avanzamento dei lavori
e realizzare il Grande Parco Forlanini

… Dobbiamo credere in una vera trasformazione ambientale… perché lo vogliono i nostri figli, i giovani e loro pagheranno maggiormente il prezzo di questa crisi… perché i finanziamenti dell’’Europa, del governo, pubblici e privati, andranno lì, sull’ambiente, sui sistemi di mobilità… perché le grandi città del mondo vanno lì”. G. Sala, Sindaco di Milano, 24 maggio 2020

Gentilissimo Signor Sindaco,

come Lei siamo convinti che abbiamo bisogno di una visione ambientale e di progetti concreti che rendano la città un luogo migliore in cui vivere e lavorare: più sano, più sicuro, ancora più bello e cosmopolita.

L’Associazione Grande Parco Forlanini e il Comitato Argonne-Susa da anni hanno costruito e promosso una visione potente per il futuro della città attraverso la costruzione del Grande Parco Forlanini (GPF), un sistema continuo da Piazza Risorgimento all’Idroscalo, una spina dorsale ambientale, paesaggistica, alberata e funzionale alla ciclabilità.

Il GPF attraversa la ferrovia, il Lambro e la Rivoltana per collegare, in assoluta sicurezza, nel verde e nel silenzio, Milano con l’Idroscalo, Segrate, i territori dell’Adda.

Come Associazione Grande Parco Forlanini e Comitato Argonne-Susa Le chiediamo un impegno per rendere concreto il Grande Parco Forlanini, prima azione di realizzazione del Parco Metropolitano: un progetto concreto che stimola l’immaginazione sociale e istituzionale. (altro…)

L’Associazione Parco Sud chiede più Ambiti Agricoli Strategici

Per difendere le aree agricole anche fuori del Parco Sud
gli Ambiti Agricoli Strategici sono un valido strumento
E noi chiediamo di espanderli di ulteriori 730 ettari

15 novembre 2020. Il Parco Sud è uno strumento cardine per la tutela del territorio, ma non è l’unico. Ve ne è un altro che vincola all’inedificabilità dei terreni coltivati: si tratta degli Ambiti Agricoli Strategici, previsti e tracciati nel Piano Territoriale Metropolitano e nei piani provinciali.
Il nostro socio Paolo Lozza ha effettuato un lavoro certosino sulle cartografie per redigere le osservazioni al Piano Territoriale in approvazione della Città Metropolitana milanese. Sono oltre 7 milioni di mq di nuove aree che abbiamo chiesto di includere negli Ambiti Agricoli Strategici, per un totale di 15 territori ricompresi in 12 comuni, che estendono le tutele anche al di fuori del Parco Agricolo Sud Milano. (altro…)

Proposta regionale sul governo dell’Ente Parco Sud: ecco il nostro parere

Riorganizzazione o indebolimento del Parco Sud?
Cosa ne pensa la nostra Associazione
del progetto di legge regionale Lucente

13 novembre 2020. Dopo aver descritto il pensiero dei proponenti e dei diversi attori istituzionali, è ora di dire la nostra sul progetto di legge del consigliere Franco Lucente (FdI).
Il documento che segue analizza e mette in luce le criticità del progetto, elementi che porteremo all’attenzione dei consiglieri dell’VIII Commissione regionale quando saremo chiamati a esprimere il nostro parere (abbiamo infatti chiesto, come altre associazioni regionali e locali, un’audizione). Confidando che le nostre posizioni siano recepite. (altro…)

PIsta ciclabile nei campi milanesi sbarrata

Agricoltore, forse misantropo e prepotente,
sbarra il passo lungo una ciclopedonale
tra il Fiordaliso e il borgo di Quintosole (Milano)

19 ottobre 2020. Per quanto ci costa, siamo di fronte a un caso davvero unico di “privatizzazione” del territorio. Dopo l’estate, ci sono arrivate segnalazioni da nostri soci e da comuni cittadini che una pista ciclopedonale, che scorre nel tratto milanese del Parco Agricolo Sud Milano collegando via Quintosole con il depuratore Ronchetto delle Rane e il centro commerciale Fiordaliso, risulta essere stata sbarrata da un cancello impenetrabile, con tanto di cartello “vietato l’accesso – proprietà privata”. A quanto ci risulta, lo sbarramento è stato eretto da un agricoltore del borgo milanese di Quintosole: non ne conosciamo le generalità, ma presumibilmente è il proprietario del terreno dove è situato il cancello.
Non capiamo cosa sia passato nella testa dell’agricoltore né la logica dell’accaduto: per quanto ci consta, lo sbarramento è totalmente arbitrario e danneggia i cittadini che usufruiscono del tracciato campestre.
Abbiamo pertanto scritto all’assessore milanese Marco Granelli, chiedendo di far rimuovere prontamente questa barriera e riattivando prontamente l’uso pubblico di questa strada.
Perché questo genere di “lock down” non li possiamo proprio sopportare.

(Nella foto, Tony Bruson, coordinatore delle Sentinelle dell’Ass0ciazione per il Parco Sud Milano)