Giornata mondiale dell’ambiente I crimini contro la natura al quarto posto per fatturato sporco

 

Giornata mondiale dell’ambiente
I crimini contro la natura
al quarto posto per fatturato sporco

Dal 1972, il 5 giugno si celebra il World environment day, per ricordare la Conferenza di Stoccolma del 1972, durante cui è nato il Programma dell’Onu per l’ambiente. Ogni anno viene scelta una tematica: il 2016 è dedicato ai crimini contro la natura, quali il commercio illecito di specie protette, bracconaggio, vendita illegale di legno tropicale, traffico delle zanne di elefante e dei corni di rinoceronte. Tutte le forme di appropriazione illegale di risorse naturali, con un fatturato annuale di 213 miliardi di dollari rappresentano il quarto mercato criminale del Pianeta, dopo il traffico della droga, la tratta delle persone e il mercato nero delle armi. La cattura, l’uccisione, la trasformazione e la commercializzazione illegale di queste specie contamina un’infinità di prodotti e settori: dalla moda (come pelli e avorio) all’arredamento (come alberi e altre piante in via d’estinzione), dal cibo (come scimmie e pangolini) ai prodotti farmacologici tradizionali (come parti di tigre e corna di rinoceronti) e agli animali domestici (come pappagalli e rettili)…

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La Svizzera corre sui treni l’Italia fa autostrade fallimentari E i soci di Brebemi fuggono

 

La Svizzera corre sui treni
l’Italia fa autostrade fallimentari
E i soci di Brebemi fuggono

Certo, l’efficienza della Svizzera è un modello difficilmente raggiungibile. Ma con l’inaugurazione di AlpTransit, la grande opera ferroviaria di 57 chilometri di galleria sotto le Alpi che rende più fluido il traffico tra il Nord e il Sud Europa, in particolare quello merci, l’Italia è riuscita a dimostrare la sua “pochezza” anche nel settore dei trasporti. “Gli svizzeri ci hanno dato una lezione di bon ton. Non solo hanno pagato l’infrastruttura in territorio svizzero, ma anche un pezzo di rete italiana- dice Legambiente, che aggiunge: “Il traforo del Gottardo rappresenta una scelta trasportistica sostenibile che guarda al futuro dell’ambiente ed è in linea con le indicazioni del ‘Libro bianco europeo dei trasporti’, disatteso da molti paesi tra cui l’Italia. Inoltre, per finanziare l’opera è stato adottato un meccanismo responsabilizzante e innovativo. In Italia siamo fermi all’utilizzo del più congeniale debito pubblico o, peggio, ai ‘project financing’ farlocchi, che sono una garanzia pubblica mascherata”.
È chiaro il riferimento alle autostrade lombarde Brebemi (nella foto, l’enfatica inaugurazione), Pedemontana e Tangenziale est Esterna, tutte strafinanziate dal Governo -pur essendo di società private- e tutte in crisi. Tanto che da Brebemi si sta assistendo alla fuga di importanti soci…

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Nuovi orti urbani a Bosco in Città i Comuni ampliano spazi con bandi e i cittadini si fanno contadini

 

Nuovi orti urbani a Bosco in Città
i Comuni ampliano spazi con bandi
e i cittadini si fanno contadini

Michelle Obama, ormai vicina a lasciare la Casa Bianca, ha un po’ il merito avere tolto l’etichetta di “attività modaiola” al coltivare un orto. La first lady, sin dal primo mandato del marito, con guanti e pala ha sostituito il roseto creato da Jacqueline Kennedy per coltivarvi pomodori e zucchine, sviluppando emulazione a gogò. Per molti sarà un caso, ma in parallelo, l’antica la passione per l’orto sotto casa o sul balcone ha ripreso radici.
L’amore per la verdura “fai da te” è confermato anche dai dati di Cia-Confederazione italiana agricoltori: sono sempre di più gli italiani che coltivano stabilmente l’orto in giardino o in terrazza, risparmiando oltre il 10% sulla spesa ortofrutticola e garantendosi la completa tracciabilità alimentare. Oggi, sempre secondo i dati Cia, sono 1,8 milioni gli ettari coltivati nelle aree cittadine. La riprova viene anche dall’Istat che, nel recente rapporto di maggio, evidenzia come gli orti urbani siano la tipologia di verde che negli anni più recenti ha trovato crescente diffusione anche nelle città.
Milano, oltre al fatto, spesso dimenticato o ignorato, che si tratta pur sempre del secondo comune agricolo d’Italia con circa 130 aziende ed oltre 3.500 ettari di aree agricole in gran parte incluse nel Parco Sud, con i progetti Coltivami e Giardini condivisi, tra il 2012 e il 2015 Milano ha sottratto al degrado e reso godibile a tutti circa 40mila mq di aree urbane. E, proprio in questi giorni, Bosco in Città, grande area verde attrezzata gestita da Italia Nostra, unitamente al Comune promuove un bando per l’assegnazione di orti urbani familiari…

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Gaggiano, il Bosco dei Cento Passi sarà anche un originale frutteto gestito dalla cooperativa Contina

Gaggiano, il Bosco dei Cento Passi
sarà anche un originale frutteto
gestito dalla cooperativa Contina

Il miele del Bosco dei Cento Passi è stato il primo prodotto agroalimentare realizzato in un bene confiscato in Lombardia. Ora sarà anche un frutteto di fichi, cachi, giuggiole, nocciole e azeruoli, che verranno anche trasformati in confetture commercializzate nel circuito del biologico e del commercio equo e solidale. È il “valore aggiunto” della convenzione siglata lo scorso 30 maggio 2016 tra il Comune di Gaggiano e la Contina Cooperativa Sociale di Rosate, Libera Associazione, nomi e numeri contro le mafie, il Distretto di Economia Solidale Rurale (DESR) Parco Sud.
La convenzione, in particolare, affida la gestione di una parte del Bosco dei Cento Passi alla Comunità Cascina Contina, consentendo così di offrire un’ulteriore possibilità di riscatto agli ospiti, segnati da storie di marginalità…

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A Cisliano, nella Masseria del boss un campo-lavoro e scuola d’antimafia per i ragazzi con almeno 14 anni

 

A Cisliano, nella Masseria del boss
un campo-lavoro e scuola d’antimafia
per i ragazzi con almeno 14 anni

Quest’estate la Masseria del boss Francesco Valle a Cisliano diventerà un centro di educazione all’antimafia.

La Caritas di Zona con l’associazione “Una casa anche per te”, infatti, organizzerà un campo di lavoro proprio nella villa-pizzeria confiscata a una delle famiglia di ’ndrangheta più potenti nel Sud di Milano.

I ragazzi vivranno nelle camerate e negli alloggi ricavati nelle ex stalle e saranno coinvolti nella manutenzione del verde, nella tinteggiatura dei locali della proprietà che si affaccia sul Parco Agricolo Sud.

Inoltre incontreranno i protagonisti di una storia di riscatto che ha visto in prima linea la comunità civile e religiosa.

“Dobbiamo ancora recuperare uno dei quattro appartamenti e c’è poi da ridipingere la sala bunker dove il capo e i suoi figli regolavano i conti con gli imprenditori e i commercianti locali che non restituivano…

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Piazza d’Armi è un bene comune sosteniamo il progetto de Le Giardiniere segnalandolo per l’iniziativa governativa denominata Bellezza


Piazza d’Armi è un bene comune
sosteniamo il progetto de Le Giardiniere
segnalandolo per l’iniziativa
governativa denominata Bellezza

Piazza d’Armi è un patrimonio storico culturale da salvaguardare e il progetto messo a punto dall’Associazione Le Giardiniere rientra a pieno titolo nell’iniziativa di Governo denominata Bellezza, realizzata per recuperare i luoghi culturali dimenticati, mettendo a disposizione 150 milioni di euro. L’Associazione Le Giardiniere invita tutti i cittadini a segnalare, entro il 31 maggio 2016, all’indirizzo di posta elettronica bellezza@governo.it il luogo di Piazza d’Armi: un luogo pubblico da recuperare, ristrutturare o reinventare per il bene della collettività. Una commissione ad hoc stabilirà a quali progetti assegnare le risorse. Il relativo decreto di stanziamento sarà emanato il 10 agosto 2016.  
Una volta di più, la nostra associazione, che insieme a molte altre sostiene il progetto messo punto dall’Associazione Le Giardiniere, si affianca al quest’ultima iniziativa a sostegno del loro progetto e ci uniamo nell’invito ad inviare una mail all’indirizzo indicato, copiando il testo (vedi fondo pagina) e mettendo il proprio nome e cognome, in modo da dare più forza alla richiesta. Non è necessario, ma facoltativo, allegare l’istanza (versione word, versione pdf).
Se potete diffondete, per favore.
Abbiamo più volte scritto, raccontato, esaltato il progetto che da anni l’Associazione Parco Piazza d’Armi Le Giardiniere ha messo a punto: in sintesi, si tratta del recupero e rigenerazione di una vasta area pubblica di circa 44 ettari, la Piazza d’Armi e annessi  magazzini militari, sita nella zona 7 del Comune di Milano, dismessa da decenni dal Ministero della Difesa e passata nell’agosto 2015 al … 

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