Vittuone
Comune dell’area ovest di Milano, conta circa 9.000 abitanti, distribuiti su una superficie territoriale di 5,97 kmq, di cui 2,84 sono parte del Parco Agricolo Sud Milano.
L’amministrazione comunale è retta da una lista civica di centrodestra, con Stefano Zancanaro nel ruolo di sindaco (in carica da giugno 2016).
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Da vedere
Villa Resta Mari
Fu progettata nel XVII secolo, su incarico del conte Giuseppe Resta, da Francesco Maria Richini, importante architetto lombardo autore della Pinacoteca di Brera e di prestigiose ville del milanese. In stile primo barocco lombardo, la villa è caratterizzata da decorazioni sobrie, linee eleganti e volumi imponenti ma equilibrati, anche nei grandiosi saloni interni. Si affaccia su una piazzetta con un ampio portico su colonne binate, dal quale poi, attraverso un imponente portale in noce, si accede ai saloni del piano terra. A lato, percorrendo lo scalone monumentale in granito rosa di Baveno, si raggiungono i saloni del piano superiore, che rispecchiano le atmosfere di un tempo, grazie all’equilibrio e alle prospettive create dall’architetto Richini. In molti saloni sono conservati soffitti a cassettoni decorati , fascioni e affreschi di scuola Tiepolesca, attribuiti al Nuvolone, ispirati alle arti e agli svaghi dell’epoca. La villa ha un grande cortile davanti al corpo principale e un ampio parco sul retro. La superficie complessiva, fra coperto e scoperto, è di circa 5.500 mq. Le costruzioni occupano circa 1.500 mq, mentre i restanti 4.000 sono occupati dal cortile e dal parco.
Vincolata come monumento nazionale per il suo valore storico ed artistico, nel 1973 venne acquistata dal Signor Loris Mari, che la restaurò, riportandola agli antichi splendori. Oggi è sede di eventi e matrimoni e viene annualmente aperta al pubblico in occasione di mostre e feste di paese.
Villa Venini
Denominata per esteso Villa Resta Venini Salazar, la struttura risale al tardo Seicento e si qualifica come la residenza nobiliare più antica di Vittuone. Si presume fosse in origine un convento, sede dell’ordine dei Benedettini, come porta a ipotizzare la splendida ringhiera in ferro battuto dello scalone di rappresentanza, impreziosita da elementi dell’araldica ecclesiastica: una spada, un cappello pretalizio e una mazza priorale. La conformazione attuale è stata però determinata dagli interventi apportati nell’Ottocento, tra i quali la costruzione della filanda sull’ala est dell’edificio.
La casa fu costruita dalla famiglia Resta. Passò poi in eredità ai Salazar, casata spagnola trasferitasi a Milano al seguito delle armate di Filippo II. Nel 1827, infine, Lorenzo Salazar vendette l’intero complesso (oltre alla villa, le case coloniche e i terreni annessi) ad Antonio Venini.
La villa consta, tra abitazioni e rustici, di 124 ambienti. Tra questi, una grande corte rustica, laterale al complesso, chiusa da un portone prospiciente la piazza antistante la villa, un arsenale ed una scuderia. Tra gli ambienti più caratteristici si distinguono, inoltre, una ghiacciaia rivestita di cotto, una lavanderia, dei granai e una classica serra per gli agrumi stagionali.
Entrando nel cortile d’onore, si passa all’edificio padronale, dove si possono ammirare splendide sale e un grande atrio. Quest’ultimo, che fungeva da tramite fra la corte e il giardino, è caratterizzato dalla lastricatura in cotto e da una volta sostenuta da colonne di granito e capitelli.
Vi si trova ancora oggi uno scalone affrescato che conduce al piano nobile, dove una scaletta in legno porta alla torretta belvedere, un tempo con funzione di piccionaia. Dall’atrio si accede quindi al giardino grande, cinto da mura e chiuso da un cancello di ferro battuto. La villa dispone anche di un piccolo oratorio, dove spiccano particolari della pavimentazione, della volta e dell’altare, interamente realizzati in cotto e in legno. Il complesso conserva ancora il parco, dove hanno dimorano numerose varietà arboree secolari e una discreta avifauna, in particolare picchi, cardellini e pavoni.
Chiesa dell’Annunciazione di Maria Vergine
La chiesa parrocchiale, intitolata all’Annunciazione di Maria Vergine, venne costruita nel 1848, su progetto dell’architetto Giacomo Moraglia, per far fronte alla crescita demografica e ospitare un maggior numero di fedeli. La nuova struttura fu infatti concepita in sostituzione della vecchia chiesa di Santa Maria, che sorgeva fuori dal paese, accanto alla cascina parrocchiale.
L’area dove sorge la chiesa era sede dell’antico oratorio dei Santi Nazaro e Celso, benedetto il 7 novembre 1490 e oggetto di vari passaggi di proprietà, fino al 1732, quando divenne patrimonio del conte Giuseppe Resta. L’oratorio, secondo quanto riportato dalle cronache dell’epoca, versava in stato di pesante degrado e si decise pertanto di demolirlo per far posto alla nuova chiesa. Il conte Resta aveva, nel frattempo, ceduto la proprietà dello stabile alla parrocchia, a condizione però che il progetto della struttura da edificare includesse una cappella dedicata ai due santi cui era dedicato l’oratorio.
I lavori iniziarono nel 1847 e la nuova chiesa venne benedetta già nell’autunno del 1848. Nello stesso anni fu avviata l’edificazione del campanile, completato nel 1860. Nel 1949, le campane originali furono sostituite con sei nuove tonalità in Si bemolle.
Chiesa della Sacra Famiglia
Costruita a cavallo dei secoli Ottocento e Novecento come cappella dell’omonimo oratorio, è una graziosa chiesa caratterizzata da un’unica navata con tetto a capriate, su cui spicca il campanile in mattoni a vista, terminante a cuspide e dotato di una sola campana. Accanto alla chiesa si nota un giardino sacro dedicato alla Madonna di Lourdes.
Villa Annoni Cicogna Rossi
Edificata nel XVIII secolo, occupa ancora oggi l’ala occidentale di una corte che si affaccia sulla strada conducente ad Arluno. Fu costruita per volontà della famiglia Annoni, che ne rimase proprietaria sino all’anno 1900, quando passò al conte Gian Piero Cicogna. Quest’ultimo lasciò i suoi possedimenti in eredità alla moglie, che vendette lo stabile a Vittorio Rossi, commerciante nato a Vittuone ma residente a Milano. Rossi sfruttò per qualche tempo la villa come luogo di villeggiatura, finché, alla sua morte, la figlia Ada decise di frazionare il complesso. L’ala padronale della residenza venne quindi acquistata, negli anni ’50 del Novecento, dall’allora parroco don Carlo Biaggi, che ne fece la sede dell’oratorio maschile del paese.
Il complesso, di modeste dimensioni, è ispirato nelle sue forme a Villa Resta di Vittuone, con la facciata lato parco a ricalcare fedelmente il progetto del Richini, mentre quella principale, sulla via, si uniforma alle case coloniche circostanti. All’interno, interessante è il portico trabeato con soffitti a cassettoni, ben conservati e decorati con motivi ornamentali e floreali risalenti al XVIII secolo. La corte nobile è caratterizzata da un pozzo e da una balaustra in ferro battuto. Dell’ampio giardino, andato perduto nel corso del Novecento, resta soltanto il notevole cancello che delimitava la proprietà.
Cappella della Madonna del Salvatore
Eretta per commemorare un’epidemia di colera abbattutasi sul paese nel XV secolo, venne quasi completamente riedificata sul finire del XVII secolo. La struttura si presenta molto semplice: facciata rifinita con lesenature e tetto a capanna. Il portale è in legno, completato da una massiccia grata di ferro di protezione, ai lati della quale si trovano due finestrelle che, secondo la tradizione post-conciliare voluta da San Carlo Borromeo, dovevano consentire anche ai fedeli non comunicati di assistere alle funzioni religiose. Sui lati della chiesa, altre due finestrelle permettono una migliore illuminazione dell’altare. Rilevante è l’abside della cappella, una struttura semicircolare decorata con lesene ad arco, che ne evidenziano le linee aggraziate. All’interno si trovano, infine, tracce di affreschi risalenti al XVI secolo.
Feste
La ricorrenza più importante è la Festa della Santa Croce, che generalmente coincide con la prima domenica di maggio. Per l’occasione, i negozi restano aperti, mentre le vie del paese ospitano per l’intera giornata le bancarelle di vari artigiani, i gazebo delle associazioni locali e diverse iniziative ludiche e d’intrattenimento.
Da inizio giugno a fine agosto si tiene la rassegna Vittuone estate, manifestazione di cultura e spettacolo, che prevede concerti musicali, film all’aperto, balli e spettacoli vari.
Il terzo fine settimana di ottobre coincide con la Festa della Madonna del Rosario e del Ringraziamento. Ricorrenza religiosa, propone la tradizionale messa del Ringraziamento domenicale e la benedizione dei mezzi agricoli. Non mancano, tuttavia, le iniziative di festa a contorno.