Tutti insieme
per fermare la TEM
Manifestazione contro le autostrade della Lombardia
domenica 10 giugno a Melzo ore 15.00
Due paroline ai ladri di futuro. Dopo Pedemontana, Brebemi, ecco a voi signori, la TEM (tangenziale est esterna di Milano)
Sono le strade che bruceranno 11 miliardi di euro: soldi pubblici e privati garantiti dallo Stato più generoso d’Europa. Talmente generoso che hanno messo un banchiere a fare il ministro delle infrastrutture, e per non farlo sentire solo gli hanno messo a fianco un viceministro della sua stessa banca. Che grande Intesa! Passera e Ciaccia dovrebbero occuparsi anche di sviluppo… vabbè, anche se siamo banchieri, i soldi non ci sono per tutto…però…alla faccia della crisi di noi tutti…
Pedemontana costerà quasi 6 miliardi
Brebemi 2, 4 miliardi
TEM 2,5 miliardi
Noi invece…
Tutti insieme
per fermare la TEM
Manifestazione contro le autostrade della Lombardia
domenica 10 giugno a Melzo ore 15.00
Due paroline ai ladri di futuro. Dopo Pedemontana, Brebemi, ecco a voi signori, la TEM (tangenziale est esterna di Milano)
Sono le strade che bruceranno 11 miliardi di euro: soldi pubblici e privati garantiti dallo Stato più generoso d’Europa. Talmente generoso che hanno messo un banchiere a fare il ministro delle infrastrutture, e per non farlo sentire solo gli hanno messo a fianco un viceministro della sua stessa banca. Che grande Intesa! Passera e Ciaccia dovrebbero occuparsi anche di sviluppo… vabbè, anche se siamo banchieri, i soldi non ci sono per tutto…però…alla faccia della crisi di noi tutti…
Pedemontana costerà quasi 6 miliardi
Brebemi 2, 4 miliardi
TEM 2,5 miliardi
Noi invece…
Combattere la crisi? Sì, col metodo spagnolo…
Oggi sono in molti a pensare che 11 miliardi potrebbero essere usati per tante cose più utili. Ad esempio, per offrire accesso al credito alle imprese in difficoltà, magari cominciando da quelle danneggiate dal terremoto e da quelle che ora pensano seriamente a quanto sarebbe opportuno, anche in Lombardia, ristrutturare i propri involucri edilizi per metterli al sicuro e renderli energeticamente più efficienti. E invece le porte delle banche sono chiuse, i miliardi servono alle speculazioni autostradali. Come in Spagna. Ma gli spagnoli, con la crisi, hanno rivisto gli esagerati progetti di grandi infrastrutture. Noi invece…
Affamatori dei nostri figli e delle nostre figlie
Queste strade non ci toglieranno solo soldi, ma anche pane. Se non a noi, ai nostri figli. Perché sotto l’asfalto spariranno migliaia di ettari di fertili suoli agricoli della pianura padana. E non se ne capisce bene il motivo, perché per andare da Milano a Brescia forse serve una autostrada. Certo non due. E per andare da Paullo ad Agrate c’è bisogno di qualche allargamento della vecchia strada provinciale. Non di un’autostrada a pagamento a tre corsie.
C’è troppo verde in Lombardia?
Sono le nuove autostrade che ci toglieranno i parchi e i paesaggi di pregio. Basta vedere il trattamento di Brebemi agli alberi monumentali della tenuta di Trenzanesio. Tra BreBeMi e TEM, calcolando solo le aree del parco Sud Milano, verranno realizzati quasi 100 km di nuove autostrade e viabilità complementari. Nel Parco Agricolo Sud Milano? Sì, proprio lì, in un parco regionale. Che diventerà MEZZO PARCO regionale se apriranno i cantieri.
Diciamo: basta, non è più tempo di buttare soldi e di distruggere campi agricoli.
Noi manifestiamo tutta la nostra contrarietà a una autostrada voluta da banche e speculatori, che è un furto di futuro, di ambiente, di aria pulita, di campi. Diciamo no ai nani di piazza Affari e di Regione Lombardia e Provincia (dove lunedì 11 giugno si farà anche una festa per l’inaugurazione della TEM, a nostre spese anche questa).
Corteo No TEM, ci siamo!
concentramento domenica 10 giugno a Melzo (mi), via Cristoforo Colombo 6 ORE 15.00
(15 minuti a piedi dalla stazione ferroviaria, linea passante Milano-Treviglio)
L’iniziativa è promossa da Legambiente e circoli del Parco Sud, dall’Associazione Parco Sud insieme al presidio permanente NOTEM e a tante associazioni e comitati che si battono per difendere il territorio dal cemento e dalla speculazione.