Un nuovo parco pubblico
in zona Baggio
grazie al “baratto” di terreni
Il Comune di Milano ha acquisito da un privato, grazie alla perequazione, un’area di 12mila mq compresa tra le vie Rismondo e Manaresi, nel quartiere di Baggio: qui verrà creato un nuovo parco pubblico comunale.
“Sono molto soddisfatta -commenta la vicesindaco Ada Lucia De Cesaris- perché quanto accaduto per questo terreno dimostra che le regole del nuovo Piano di Governo del Territorio funzionano e che possono, come in questo caso, rappresentare un’importante opportunità per il territorio e per gli operatori”.
Dietro il termine di perequazione si cela una pratica urbanistica che l’ex giunta Moratti di Milano tentò sfruttare a man bassa, tanto che, nel 2011, approvò un Piano di governo del territorio (Pgt) in cui “prelevava” dalle aree agricole di Milano 2.600.000 di metri quadrati di aree edificabili da utilizzare in altre parti di Milano, con un indice dello 0,50 mq/mq. Ma fortunatamente…
Un nuovo parco pubblico
in zona Baggio
grazie al “baratto” di terreni
Il Comune di Milano ha acquisito da un privato, grazie alla perequazione, un’area di 12mila mq compresa tra le vie Rismondo e Manaresi, nel quartiere di Baggio: qui verrà creato un nuovo parco pubblico comunale.
“Sono molto soddisfatta -commenta la vicesindaco Ada Lucia De Cesaris- perché quanto accaduto per questo terreno dimostra che le regole del nuovo Piano di Governo del Territorio funzionano e che possono, come in questo caso, rappresentare un’importante opportunità per il territorio e per gli operatori”.
Perequazione, ovvero baratto di terreni
Dietro il termine di perequazione si cela una pratica urbanistica che l’ex giunta Moratti di Milano tentò sfruttare a man bassa, tanto che, nel 2011, approvò un Piano di governo del territorio (Pgt) in cui “prelevava” dalle aree agricole di Milano 2.600.000 di metri quadrati di aree edificabili da utilizzare in altre parti di Milano, con un indice dello 0,50 mq/mq.
La legge 12/2005, infatti, introduce la possibilità di assegnare a privati possessori di aree verdi non edificabili (le cosiddette aree di decollo), crediti edilizi da spendere in aree “cementificabili” (definite aree di atterraggio), indicate dall’Amministrazione, cedendo gratuitamente i loro terreni al comune, che li utilizzerà per servizi di interesse pubblico.
Da parte nostra, sottolineaiamo ancora una volta il riconoscimento alla giunta Pisapia di avere azzerato tutte le edificazioni “prelevate” dalle aree milanesi del Parco Sud: nel Pgt “rivisitato” nel 2012, in sintesi, è stata approvata la riduzione della potenzialità edificatoria del 51%, pari a circa 4 milioni di metri quadri in meno di cemento, con aree, come il Parco Agricolo Sud Milano (4.231,74 ettari su un totale di superficie comunale di 18.178,9 ettari) in cui non si potrà più costruire.
Per concretizzare le forme di perequazione, nel luglio del 2013 il Comune di Milano, ha approvato i criteri e gli indirizzi per il registro delle cessioni. La perequazione milanese sarebbe utilizzata per l’acquisizione da parte del Comune delle aree da destinare a servizi e attrezzature pubbliche: i diritti edificatori attribuiti a tali aree non potranno essere utilizzati in loco e il relativo sfruttamento implica, anzi, la cessione gratuita delle stesse al Comune e da “consegnare”, nel caso fosse necessario, già bonificate.