Dialoghi e qualche polemica
di esponenti della società civile
sulla Città Metropolitana
Qualche giorno fa abbiamo pubblicato un articolo dedicato alla Città Metropolitana, a firma di Giuseppe Natale del Forum Civico Metropolitano, che ci aveva inviato un testo pubblicato anche su Arcipelago.
Nell’articolo vi sono, però, alcune affermazioni sul pensiero di Arturo Calaminici, esponente del Gruppo Sandòr Petöfi, “Dialoghi sulla città metropolitana” (cui aderisce anche l’Associazione per il Parco Sud Milano), che non rispondono al vero, in particolare sui temi del decentramento e del voto diretto dei cittadini per il sindaco metropolitano nel 2016.
Pubblichiamo quindi volentieri la lettera inviata da Calaminici, che puntualizza la sua posizione.
Dialoghi e qualche polemica
di esponenti della società civile
sulla Città Metropolitana
Qualche giorno fa abbiamo pubblicato un articolo dedicato alla Città Metropolitana, a firma di Giuseppe Natale del Forum Civico Metropolitano, che ci aveva inviato un testo pubblicato anche su Arcipelago.
Nell’articolo vi sono, però, alcune affermazioni sul pensiero di Arturo Calaminici, esponente del Gruppo Sandòr Petöfi, “Dialoghi sulla città metropolitana” (cui aderisce anche l’Associazione per il Parco Sud Milano), che non rispondono al vero, in particolare sui temi del decentramento e del voto diretto dei cittadini per il sindaco metropolitano nel 2016.
Pubblichiamo quindi volentieri la lettera inviata da Calaminici, che puntualizza la sua posizione.
Gentile redazione,
dispiace polemizzare con le persone con cui si condividono alcune idee importanti. Con i signori Ballabio e Natale, che comunque ringrazio dell’attenzione che hanno dedicato al mio intervento sul precedente numero di Arcipelago, condivido la preoccupazione vivissima e fondamentale che la democrazia in Italia (sia quella formale che quella sostanziale, per riprendere ironicamente una distinzione alquanto vetero) stia subendo colpi micidiali, e che la legge Del Rio, come del resto la riforma del Senato, siano una evidente manifestazione di quel “rafforzamento del potere esecutivo”, come dice il Natale.
Evitando le zuffe e le offese personali, di cui abbonda l’articolo di Giuseppe Natale, e della cui sensatezza possono giudicare i lettori, dico solo due-tre cose semplicissime. Io non credo che l’abolizione del Comune di Milano, la sua estinzione, possa costituire la soluzione di quegli stessi problemi che i miei interlocutori pongono, e la necessità, che essi opportunamente sottolineano, di un diverso equilibrio, all’interno dello spazio metropolitano, tra il comune capoluogo e gli altri 133 comuni. E’ questa una questione politica essenziale a fini del futuro della Città Metropolitana, ma, a me pare, non risolvibile con l’azzeramento del Comune di Milano. Penso, di converso, che la completa cancellazione del Comune capoluogo produrrebbe problemi di ben maggiore portata e complessità.
Ballabio teme per i cittadini di Milano che l’eventuale elezione diretta del sindaco metropolitano e del Consiglio, possa creare una gran pasticcio: “ti immagini la complicazione e confusione di competenze e ruoli…”. Certo, immagino questo rischio di confusione di competenze e ruoli e penso che lo Statuto della C. M., che dovrà scriversi entro la fine dell’anno, debba misurarsi soprattutto con questo nodo. Quello che non mi immagino è come la creazione di nove o venti nuovi comuni al posto di quello unico esistente, da alleggerire con robusto e vero decentramento, possa eliminare queste difficoltà.
Da ultimo, mi rivolgo al signor Natale. Lei ad un certo punto del suo ragionamento usa due “quindi”, uno appresso all’altro, come di chi, dopo aver messo solide fondamenta, alfine possa costruire conclusioni chiare, forti e coerenti. Ebbene, la prego rilegga il suo scritto, quei suoi due quindi stanno invece come barchetta disancorata in balia del suo agitato ragionamento e, mi permetta di essere tranchant, viste le tante inutili offese che lei mi ha rivolto, essi non chiariscono e non concludono nulla.
Arturo Calaminici Gruppo Sandòr Petöfi, “Dialoghi sulla città metropolitana”