Guardate: è proprio qui che Terna
su 115mila mq vuole costruire
una centrale elettrica alta 15 metri
Vi abbiamo già raccontato dell’elettrodotto di Terna “Razionalizzazione rete Alta Tensione nella Val Formazza e Interconnector Italia-Svizzera”, che attraversa il Parco Sud e termina a Settimo Milanese, dove verrà costruita una stazione terminale su una superficie agricola di 155mila mq. Stiamo finendo di redigere le osservazioni, con il contributo di Università di Milano (facoltà Agraria), gli agricoltori CIA, Fai, Italia Nostra, Legambiente, La Risorgiva di Settimo Milanese. Entro il 3 agosto saranno inviate al Ministero ambiente.
Guardate: è proprio qui che Terna
su 115mila mq vuole costruire
una centrale elettrica alta 15 metri
Vi abbiamo già raccontato dell’elettrodotto di Terna “Razionalizzazione rete Alta Tensione nella Val Formazza e Interconnector Italia-Svizzera”, che attraversa il Parco Sud e termina a Settimo Milanese, dove verrà costruita una stazione terminale su una superficie agricola di 155mila mq. Stiamo finendo di redigere le osservazioni, con il contributo di Università di Milano (facoltà Agraria), gli agricoltori CIA, Fai, Italia Nostra, Legambiente, La Risorgiva di Settimo Milanese. Entro il 3 agosto saranno inviate al Ministero ambiente.
Agricoltura a perdere
Il tema dell’ecologia nel nostro territorio “nella nostra casa”, si confronta oggi con crescenti fenomeni di degrado e di consumo di suolo libero, con la repentina compromissione dell’ecosistema in nome di un non ben definito “progresso” senza regole e senza limiti, anche con interventi di edificazione nelle aree a più alto valore ambientale (e a più alto rischio anche idrogeologico), nella disarmante assenza di chi ha il dovere di coordinare, vigilare e controllare.
“Il territorio è un ‘bene comune’ finito, non infinito -ci ricorda Domenico Finiguerra. Non sarebbe accettabile neppure se fosse indispensabile, figuriamoci in una situazione che vede disastri drammatici causati dal dissesto idrogeologico, dall’abusivismo edilizio, dalla occupazione stupida e suicida degli alvei dei corsi d’acqua”.
La Legge Regionale Lombardia del 28 dicembre 2011, n. 25, Testo Unico delle Leggi regionali in materia di agricoltura, foreste, pesca e sviluppo rurale, all’art. 4 quater Tutela del suolo agricolo, specifica che 1. “La Regione riconosce il suolo quale bene comune. Ai fini della presente legge, il suolo agricolo costituisce la coltre, a varia fertilità, del territorio agricolo, per come esso si presenta allo stato di fatto…”
2. “La Regione riconosce il suolo agricolo quale spazio dedicato alla produzione di alimenti, alla tutela della biodiversità, all’equilibrio del territorio e dell’ambiente, alla produzione di utilità pubbliche quali la qualità dell’aria e dell’acqua, la difesa idrogeologica, la qualità della vita di tutta la popolazione e quale elemento costitutivo del sistema rurale”.
“Negli ultimi cinque anni, il consumo del suolo è stato pari a otto metri quadrati al secondo, il che implica un consumo giornaliero pari a circa 70 ettari -aggiunge Finiguerra-. La scelta di alcuni amministratori di “svalutare” le aree agricole, inventandosi una distinzione tra aree agricole strategiche e aree agricole non strategiche, come se in un paese che importa oltre il 60% del proprio fabbisogno alimentare potessero esistere aree agricole che non siano strategiche”.
Salviamo il Parco Sud dai predatori: a Settimo Milanese, proprio a poche centinaia di metri dalle aree agricole su cui si vorrebbe costruire la stazione elettrica, vi sono molte aree industriali dismesse: perché espropriare gli agricoltori e non gli industriali?