La lunga storia della piscina di Basiglio
e i nuovi debiti del Comune
Ammonta a 6,7 milioni di euro lo stanziamento dei fondi per il programma triennale 2012-2014 a favore di opere pubbliche. È quanto deliberato dalla Giunta di Basiglio il 21 settembre scorso. Dove prende i soldi il Comune? Accendendo un mutuo di 2 milioni di euro (con termini ed ente non specificati) e vendendo proprietà del Comune (non si sa quali, né a chi) per un ammontare di 1,05 milioni (scaricate i file relativi a questa delibera di Giunta, la n. 114.
Tra queste opere, vi sono due nuovi centri sportivi (non si sa dove), che da soli si aggiudicano 3 milioni (costi non definitivi), di cui 2,5 dedicati al centro natatorio, ovvero, l’ormai mitica piscina che avrebbe dovuto essere tra gli oneri di urbanizzazione per il Piano di recupero di Cascina Vione, come riportato qui sotto, rileggendo i testi ufficiali del Comune.
La lunga storia della piscina di Basiglio
e i nuovi debiti del Comune
Ammonta a 6,7 milioni di euro lo stanziamento dei fondi per il programma triennale 2012-2014 a favore di opere pubbliche. È quanto deliberato dalla Giunta di Basiglio il 21 settembre scorso. Dove prende i soldi il Comune? Accendendo un mutuo di 2 milioni di euro (con termini ed ente non specificati) e vendendo proprietà del Comune (non si sa quali, né a chi) per un ammontare di 1,05 milioni (scaricate i file relativi a questa delibera di Giunta, la n. 114.
Forse, però, non tutti sanno che, ad aprile del 2010, con delibera n. 3 del Consiglio Comunale del 21 aprile 2010 e con riferimento a una precedente delibera di Giunta (n. 35 del 16 marzo 2010) in cui definisce il centro natatorio come “non prioritario per la cittadinanza di Basiglio”, si va a integrare e modificare la convenzione stipulata il 26 settembre 2007 con la società Residenze Vione.
In sintesi, si rinuncia agli oneri del centro natatorio in cambio di monetizzazione di parte degli oneri di urbanizzazione per un importo di 3.820.473,53 euro.
Non si rinuncia però al centro natatorio stesso, come scrive lo stesso Sindaco nel periodico dell’amministrazione Idee in Comune n. 10 di giugno 2010: “Responsabilmente, con le incertezze presenti e future, abbiamo deciso di garantire alla cittadinanza quanto fino ad ora raggiunto relativamente ai tanti servizi erogati, sopperendo a tutti i tagli presenti e a quelli presumibili per il prossimo biennio con le risorse finanziarie destinate alla realizzazione del Centro Natatorio; garantire i finanziamenti alle scuole.
La volontà di realizzare quest’ultimo rimane. Infatti molte sono le ipotesi su cui si sta già lavorando, quali la realizzazione del complesso in project financing oppure come intervento da collocare nel più ampio contesto della “Città dello Sport” di cui è in corso l’individuazione delle funzioni all’interno del Piano di Governo del Territorio. I tempi si sono allungati ma l’intendimento non è mutato”.
Ora, uno potrebbe anche chiedersi se i tempi non avrebbero potuto essere allungati ulteriormente, considerato che la situazione economica, a distanza di oltre un anno dalle enunciazioni del Sindaco, non è certamente migliorata. Abbiamo davvero bisogno di indebitarci e vendere il patrimonio comunale per una piscina?
Ognuno faccia le considerazione che crede. Ma certo, non è sempre e solo con l’erosione del suolo, con la cementificazione che si rilancia l’economia. Questo vale sia per la piscina sia per le pesanti opere edificatorie, per altro rivelatesi un fallimento: vale a dire le terrificanti costruzioni davanti a Colombaia, ora ferme per lo scarso successo dell’operazione e l’incompreso quanto ambizioso progetto di Vione, altrettanto invenduto, e non certo per i costi, ormai scesi (provare per credere) a 3mila euro al mq.
Gli accordi per il Piano di Recupero di Cascina Vione
Nel bilancio di fine mandato 2003-2008 (scaricabile dal sito del Comune), si legge: “Rinegoziando i termini del precedente Piano di recupero, e ottenendo dal privato una maggiore partecipazione a quelli che sono gli obiettivi di programmazione: realizzare, a fronte di questo piano, un importante e significativo ritorno pubblico in termini di strutture in cui fornire servizi nobili alla cittadinanza. Ogni intervento sul territorio deve infatti, a nostro modo di vedere, tradursi anche in concrete risposte ai bisogni esistenti nella cittadinanza. E’ stato grazie a questo approccio che le risorse pubbliche derivanti dalla contrattazione con la proprietà sono passate dai 4,8 milioni di Euro previsti nella precedente convenzione ai circa 7,9 dell’attuale: tre milioni in più che sono stati destinati alla realizzazione di quanto detto.
La cittadinanza otterrà con questo Piano di Recupero nuove infrastrutture al servizio di tutta la Comunità. Uno spazio, quello del Mulino, che diventerà il centro della vita culturale del Comune abbinando allo spazio destinato ad una biblioteca finalmente in linea con le attese dei cittadini, luoghi fruibili come spazio espositivo o sala conferenze. Con la nuova piscina di proprietà comunale, Basiglio si doterà di un luogo pubblico dove potrà praticare questo sport; insomma un nuovo luogo di aggregazione che costituisce un’importantissima implementazione dell’offerta sportiva pubblica e privata sul nostro territorio. L’intero territorio comunale sarà collegato da un’arteria ciclopedonale che consentirà, anche a chi non risiede a Milano3, di raggiungere attraverso viabilità separata ogni frazione del nostro territorio ed ogni spazio pubblico ivi presente”.
Gli accordi per le nuove costruzioni davanti a Colombaia
Da Idee in Comune n. 13/aprile 2007, si apprende che il Consiglio Comunale in data 6 Marzo 2007 ha deliberato l’approvazione del Piano Integrato di Intervento denominato “Basiglio Nuova”.
Prosegue il periodico del Comune: tramite l’urbanizzazione delle due aree verrà realizzata una parte significativa del programma di opere pubbliche previsto nel documento di inquadramento, con il concorso degli operatori privati coinvolti.
Ma vediamo nel dettaglio quali sono i contenuti del Piano Integrato di Intervento.
144 nuovi alloggi nel comparto A e 39 alloggi nel comparto B; di questi ultimi 24 in regime di edilizia convenzionata.
spazi commerciali per un totale di 2.000 mq.
Sempre dal medesimo giornale del Comune, viene riportato: a fronte di questi nuovi insediamenti, l’Amministrazione Comunale ha richiesto ai proponenti una serie di opere che costituiscono lo standard qualitativo:
a) La casa della musica e della danza
b) La realizzazione di una pista ciclopedonale
i) La realizzazione di un nuovo parco pubblico attrezzato di 7.000 mq
d) La realizzazione di due importanti rotatorie
e) La ristrutturazione di parte dell’edificio municipale per la creazione dello Spazio Sì per un totale di circa 5.000.000 di euro totalmente a carico dei lottizzanti (divenuti 5,8 milioni nel “Bilancio fine mandato 2003-2008”).