La ‘ndrangheta ha messo radici
anche nel Parco Sud
Ma solo due sindaci ci mettono la faccia
Con un comunicato, Maria Ferrucci, sindaca di Corsico, e Simone Negri, sindaco di Cesano Boscone hanno reagito e preso posizione in merito all’aberrante inchino al boss Giuseppe Mazzagatti, condannato all’ergastolo (ora ai domiciliari) per omicidio e associazione a delinquere di stampo mafioso, avvenuto durante la processione religiosa di Oppido Mamertina, in provincia di Reggio Calabria. Un fatto salito alla ribalta della cronaca solo grazie a un comandante dei carabinieri con il senso delle istituzioni e un cronista locale con occhi aperti su quanto accade nel suo territorio. Maria Ferrucci è anche presidente di Avviso Pubblico, associazione fondata nel 1996 per creare una rete degli enti locali per la formazione civile contro le mafie: il suo fine è quello di collegare ed organizzare gli amministratori pubblici che concretamente si impegnano a promuovere la cultura della legalità democratica nella politica, nella Pubblica Amministrazione e sui territori da essi governati. Sorprende apprendere che su 8.057 comuni italiani, 107 province e 20 regioni, gli aderenti a questa associazione siano solo 250!
La ‘ndrangheta ha messo radici
anche nel Parco Sud
Ma solo due sindaci ci mettono la faccia
Con un comunicato, Maria Ferrucci, sindaca di Corsico, e Simone Negri, sindaco di Cesano Boscone hanno reagito e preso posizione in merito all’aberrante inchino al boss Giuseppe Mazzagatti, condannato all’ergastolo (ora ai domiciliari) per omicidio e associazione a delinquere di stampo mafioso, avvenuto durante la processione religiosa di Oppido Mamertina, in provincia di Reggio Calabria. Un fatto salito alla ribalta della cronaca solo grazie a un comandante dei carabinieri con il senso delle istituzioni e un cronista locale con occhi aperti su quanto accade nel suo territorio.
“Ci sono i don Puglisi, i don Diana e per fortuna tanti altri preti e cristiani coraggiosi -commenta la sindaca di Corsico Maria Ferrucci- e poi ci sono i servi, quelli che si girano dall’altra parte quando devono combattere il malaffare e la cultura mafiosa e si sottomettono chinando la schiena e abbassando lo sguardo. Per sconfiggere le mafie non ci vogliono soltanto più strumenti repressivi; serve una cultura diversa e non succube, omertosa o assoggettata”.
Il sindaco di Cesano Boscone, Simone Negri considera aberrante quanto accaduto a Oppido Mamertina. “Non c’è nulla di religioso nell’episodio di Oppido Mamertina -precisa il sindaco- perché l’idea data alla gente è un po’ quella che anche ciò che c’è di più sacro si debba inchinare di fronte al potere della ‘ndrangheta. E questo è inaccettabile!”. E, provocatoriamente, aggiunge “Siccome l’ostentazione della forza ha una forte componente simbolica, penso che lo Stato dovrebbe radere al suolo la casa del mafioso”.
Chi conosce Avviso Pubblico?
Pochi sanno che dal 1996 è stata creata una rete degli enti locali per la formazione civile contro le mafie. Si chiama Avviso Pubblico e il suo fine è quello di collegare ed organizzare gli amministratori pubblici che concretamente si impegnano a promuovere la cultura della legalità democratica nella politica, nella Pubblica Amministrazione e sui territori da essi governati. Sorprende apprendere che su 8.057 comuni italiani, 107 province e 20 regioni, gli aderenti a questa associazione siano solo 250! Tra i comuni del Parco Sud, oltre a Corsico (la sindaca è vicepresidente di Avviso Pubblico), troviamo Milano, Binasco, Noviglio, Pero, Paullo, Rho, San Donato, San Giuliano e Settimo.
Secondo il Rapporto 2013 dell’associazione, sono stati 351 gli atti di intimidazione e di minaccia nei confronti di amministratori locali e funzionari pubblici censiti. Un numero impressionante: una media di 29 intimidazioni al mese. Praticamente un atto ogni giorno. E questi, sono soltanto i fatti di cui si è venuti a conoscenza consultando una molteplicità di fonti di stampa, sia nazionale che locale.
Rispetto al 2010, anno in cui è stato redatto il primo Rapporto, si registra un aumento del 66% dei casi, che risulta distribuito tra 18 regioni, 67 province e 200 comuni.
Come mai la “cultura antimafia” è così poco diffusa in tutta Italia? Incluso il Parco Sud, che pure, è ben noto, è fortemente infiltrato dalla ‘ndrangheta, tanto che un’inchiesta dei sostituti procuratori della Dda (direzione distrettuale antimafia) di Milano, Boccassini, Venditti, Dolci, Storari, già nel 2009 ha dato origine all’operazione denominata “Parco sud”?