Con il Parco dei 5 Comuni
il Parco Sud coinvolge
e si fa meglio conoscere
Come avvicinare e far conoscere i territori del Parco Sud ai cittadini dell’hinterland? La zona ovest ci propone un coinvolgente progetto, quello del Parco dei 5 Comuni (P5C).
Si tratta di un’area di 600 ettari all’interno del Parco Agricolo Sud Milano, comprendente territori periurbani a cavallo tra i comuni di Milano, Pero, Rho, Cornaredo e Settimo Milanese.
Nonostante il territorio sia pesantemente segnato dalle infrastrutture, l’area è inserita in un ricco contesto naturale e agricolo, ed è connessa alla Cava Bossi di Pero, alle zone agricole di Figino e Cornaredo e al Bosco della Giretta di Settimo, mentre al suo interno è collocato il Parco dei Fontanili. Nelle strette vicinanze sono inoltre presenti il Bosco in Città e il Parco delle Cave, mentre verso Nord si sviluppa il Parco delle Groane.
Con il Parco dei 5 Comuni
il Parco Sud coinvolge
e si fa meglio conoscere
Come avvicinare e far conoscere i territori del Parco Sud ai cittadini dell’hinterland? La zona ovest ci propone un coinvolgente progetto, quello del Parco dei 5 Comuni (P5C).
Si tratta di un’area di 600 ettari all’interno del Parco Agricolo Sud Milano, comprendente territori periurbani a cavallo tra i comuni di Milano, Pero, Rho, Cornaredo e Settimo Milanese.
Nonostante il territorio sia pesantemente segnato dalle infrastrutture, l’area è inserita in un ricco contesto naturale e agricolo, ed è connessa alla Cava Bossi di Pero, alle zone agricole di Figino e Cornaredo e al Bosco della Giretta di Settimo, mentre al suo interno è collocato il Parco dei Fontanili. Nelle strette vicinanze sono inoltre presenti il Bosco in Città e il Parco delle Cave, mentre verso Nord si sviluppa il Parco delle Groane.
Una spinta che arriva dal basso
Oltre ai comuni, al progetto ha partecipato un gruppo di associazioni e di comitati locali che, nel 2009, si è riunito nel Coordinamento Progetto Area dei Cinque Comuni, di cui fanno parte il Comitato di Quartiere di Figino, il Gruppo Salute di Pero, il Comitato Infindelafera Cerchiate-Pero, Italia Nostra – sez. Milano Nord-Ovest, Italia Nostra sez. Cornaredo, La Risorgiva Settimo Milanese, Legambiente – Circolo di Rho. A Milano il progetto è stato seguito dal Consiglio di Zona 7, per poi approdare in Giunta Comunale, che ha condiviso la validità dello stesso, aderendo nello scorso dicembre alla convenzione.
Tra i tanti obiettivi di questo Parco vi è proprio quella di promuovere una gestione condivisa sul territorio al fine di favorirne la libera fruizione da parte della cittadinanza e salvaguardarne la ricchezza ecologica che caratterizza l’ambiente dei fontanili e delle fasce boscate presenti, ponendo come elementi fondamentali -che devono essere mantenuti e valorizzati- l’agricoltura e la cultura rurale, la natura e la biodiversità, lo sport e la fruizione.
Una storia ultradecennale
Si tratta di un progetto che parte da lontano. Il primo segnale di attenzione volto a valorizzare quest’area nasce infatti nel 2001, grazie alla considerazione fatta dal Comitato di Figino-Milano, Gruppo salute-Pero e il gruppo di Legambiente di Rho, che ritenne necessario compensare la realizzazione dell’inceneritore Silla2 con l’area verde del P5C, come un modo di tutelare l’ambiente e la salute degli abitanti limitrofi all’impianto.
Anche il Politecnico di Milano, nel 2007-2008 ha promosso il progetto Urban Policies Design Laboratory che, oltre ad impegnarsi nella conoscenza di questo territorio, ne studia la possibile valorizzazione con l’inserimento di una ricerca per realizzare energia ecocompatibile e promuovere una serie di attività ecosostenibili.
Quest’area, poi, è stata proposta da Legambiente per l’adesione al progetto europeo Urban Space, che prevede una pianificazione funzionale degli spazi aperti urbani per creare luoghi che siano piacevoli, accessibili e fruibili per una migliore vivibilità delle città e dei contesti urbanizzati: il tutto pianificato e sviluppato con processi di partecipazione attiva. La comunità europea ha ritenuto la richiesta meritevole per il suo pregio ambientale e per la partecipazione, da tempo attiva, delle associazioni coinvolte e interessate alla valorizzazione dell’area.
Attualmente, anche per chi non è entusiasta dell’evento, si sta preparando un progetto da presentare alla direzione di EXPO in quanto è emerso che l’area del P5C rientra nell’interesse dell’esposizione e quindi si aprono ottime opportunità di finanziamenti per lo sviluppo e fruizione.
E speriamo che, a distanza di oltre un decennio, il progetto prenda finalmente corpo: per gli approfondimenti clicca qui.