Pieve Emanuele ingiunge
a Paolo Berlusconi di pagare
il risarcimento di 11 milioni
per il golf Tolcinasco, nel Parco
Tutti e subito. Altrimenti passiamo al pignoramento dei beni patrimoniali di Paolo Berlusconi. Così ha deciso il sindaco di Pieve, fiducioso nei suoi legali che, basandosi sulla sentenza dello scorso giugno, intendono far entrare nelle casse del comune quanto stabilito dal Tribunale di Milano: Paolo Berlusconi deve risarcire il Comune di Pieve Emanuele 11,111.500,00 milioni per le tangenti elargite per l’acquisto dell’area di Tolcinasco, in pieno Parco Sud, trasformata tra il 1989 e il 1990 da patrimonio pubblico a Golf Club privato, ad opera della Società Europea Golf (SEG).
La sentenza della Corte d’Appello ha aumentato la pena stabilita in primo grado (oltre 6 in più), sancendo definitivamente il riconoscimento del grave scempio ambientale perpetrato ai danni del territorio di Pieve Emanuele. Come stabilito dalla sentenza di primo grado, la realizzazione del più grande campo da golf d’Europa ha comportato “l’irreversibile modifica dell’intero patrimonio idrogeofaunistico” dell’area di Tolcinasco, in pieno Parco Agricolo Sud Milano. Vero è che Paolo Berlusconi aveva dichiarato di voler ricorrere in Cassazione. E si ancora attende l’esito.
Pieve Emanuele ingiunge
a Paolo Berlusconi di pagare
il risarcimento di 11 milioni
per il golf Tolcinasco, nel Parco
Tutti e subito. Altrimenti passiamo al pignoramento dei beni patrimoniali di Paolo Berlusconi. Così ha deciso il sindaco di Pieve, fiducioso nei suoi legali che, basandosi sulla sentenza dello scorso giugno, intendono far entrare nelle casse del comune quanto stabilito dal Tribunale di Milano: Paolo Berlusconi deve risarcire il Comune di Pieve Emanuele 11,111.500,00 milioni per le tangenti elargite per l’acquisto dell’area di Tolcinasco, in pieno Parco Sud, trasformata tra il 1989 e il 1990 da patrimonio pubblico a Golf Club privato, ad opera della Società Europea Golf (SEG).
La sentenza della Corte d’Appello ha aumentato la pena stabilita in primo grado (oltre 6 in più), sancendo definitivamente il riconoscimento del grave scempio ambientale perpetrato ai danni del territorio di Pieve Emanuele. Come stabilito dalla sentenza di primo grado, la realizzazione del più grande campo da golf d’Europa ha comportato “l’irreversibile modifica dell’intero patrimonio idrogeofaunistico” dell’area di Tolcinasco, in pieno Parco Agricolo Sud Milano. Vero è che Paolo Berlusconi aveva dichiarato di voler ricorrere in Cassazione. E si ancora attende l’esito.
Una storia che parte da Mani Pulite
Questa sentenza nasce dall’avvio del procedimento giudiziario degli anni ’90, durante i quali, a seguito dello scandalo tangenti, una costola delle indagini Mani pulite si occupò degli scambi di favori avvenuti tra amministratori locali e imprenditori, tra cui Paolo Berlusconi. Le amministrazioni comunali guidate da Umberto Franco prima, e Francesco Argeri poi, nel corso degli anni ’90 si costituirono in giudizio dando mandato all’avvocato Ezio Antonini di tutelare gli interessi della comunità di Pieve Emanuele.
“La sentenza del Tribunale di Milano ha stabilito inequivocabilmente le responsabilità dei colpevoli delle azioni edilizie disastrose consumate contro il territorio di Pieve Emanuele- commenta soddisfatto il sindaco Paolo Festa- Si tratta di una condanna contro il malaffare che ha imperversato tra amministratori e imprenditori durante gli anni ’80, e che ha causato un grave danno ambientale ed economico al Comune di Pieve Emanuele. Ringrazio sentitamente, a nome di tutta la città, i sindaci Umberto Franco e Francesco Argeri che, durante gli anni del loro mandato, hanno dato il via all’iter giudiziario contro Paolo Berlusconi e la SEG, rei dei fatti contestatigli e per cui oggi hanno subito un’altra sentenza di condanna. Adesso cercheremo di ottenere quanto prima questi soldi, come giusto risarcimento per una città ferita e che ancora oggi soffre a causa delle azioni di corruzione di quegli anni. Di questa entrata, una volta incassata, beneficeranno tutti i cittadini di Pieve, grazie alla possibilità di fare nuovi investimenti per tutta la collettività.
Pieve incassa altri 7 milioni per la “svendita” del territorio
In parallelo, il comune di Pieve ha dato il via alla devastazione di un’altra area agricola (fuori Parco Sud) di circa 200.000 mq: qui prenderà corpo un ulteriore complesso dell’Humanitas, il Campus di Pieve. Sarà cementificato, per il momento, il 50% dell’area: edifici alti fino 30 metri, composti da strutture ospedaliere (chissà perché continuano a tagliare i posti letto degli ospedali pubblici), residenze, attività di ricerca, parcheggi. Il tutto avrà un impatto devastante sul traffico, che si riverbererà anche sui comuni circostanti, non invitati a un tavolo allargato per decidere. Ma questo garantirà alle casse di Pieve Emanuele un introito di 7 milioni di euro, a rate di 1 milione l’anno. La solita svendita del bene comune, il territorio, per coprire i buchi di bilancio. Speriamo anche per riparare le voragini delle strade del comune, che tanto disagio creano ai cittadini.