Incredibile: e ora anche Assago
chiede di entrare
nella biosfera del Parco Sud

Per chi conosce Assago, cittadella con poco più di 8mila abitanti, ma che ogni giorno ospita 30mila pendolari e visitatori grazie ai grandi insediamenti terziari e commerciali, abbinare questo luogo così fortemente trafficato e ambientalmente dequalificato alla Riserva della Biosfera (qualifica internazionale assegnata dall’Unesco per la conservazione e la protezione dell’ambiente all’interno del programma sull’Uomo e la biosfera MAB -Man and Biosphere) può sembrare un paradosso.
Eppure, tutto questo è reso possibile dal fatto che Assago è estesa su un’area di 822 ettari, di cui 363 ancora verdi-agricoli, ricompresi nel Parco agricolo Sud Milano. E, per entrare a far parte del progetto promosso da 13 Comuni del Parco Sud di creazione di una Riserva della Biosfera (vedi articolo) occorre che almeno il 5% del territorio sia costituito da riserva integrale, circondata da un’area con funzione di “cuscinetto” e da un’area esterna di transizione verso il resto del territorio, dedicata prevalentemente all’agricoltura. Così è: effettivamente Assago può concorrere al progetto.

Incredibile: e ora anche Assago
chiede di entrare
nella biosfera del Parco Sud

Per chi conosce Assago, cittadella con poco più di 8mila abitanti, ma che ogni giorno ospita 30mila pendolari e visitatori grazie ai grandi insediamenti terziari e commerciali, abbinare questo luogo così fortemente trafficato e ambientalmente dequalificato alla Riserva della Biosfera (qualifica internazionale assegnata dall’Unesco per la conservazione e la protezione dell’ambiente all’interno del programma sull’Uomo e la biosfera MAB -Man and Biosphere) può sembrare un paradosso.
Eppure, tutto questo è reso possibile dal fatto che Assago è estesa su un’area di 822 ettari, di cui 363 ancora verdi-agricoli, ricompresi nel Parco agricolo Sud Milano. E, per entrare a far parte del progetto promosso da 13 Comuni del Parco Sud di creazione di una Riserva della Biosfera (vedi articolo) occorre che almeno il 5% del territorio sia costituito da riserva integrale, circondata da un’area con funzione di “cuscinetto” e da un’area esterna di transizione verso il resto del territorio, dedicata prevalentemente all’agricoltura. Così è: effettivamente Assago può concorrere al progetto.

Doppia carica, stessa faccia

La richiesta del sindaco di Assago Graziano Musella suscita quantomeno perplessità. Infatti, nella sua veste di consigliere provinciale di Forza Italia ha appena votato a favore di un Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale che lascia senza tutela quasi 23 milioni di mq di suolo agricolo. E sempre lui è tra i sindaci che nel 2012 hanno approvato gli stralci di 150mila mq di aree agricole del Parco (Rosate e Vignate). E, se ciò non bastasse, Musella ha messo in campo un Piano di governo del territorio (Pgt) ampiamente rimaneggiato dall’Ente Parco Sud per improprie previsioni di “sforamento” nei terreni protetti (vedi delibera), con previsione di strada nel Parco e con improponibili piani di recupero di cascine.
Vale infine la pena di riprendere anche la sua dichiarazione al sito Fareambiente: “Noi siamo al centro del Parco Sud, abbiamo il 70% del territorio bloccato dal parco (in realtà è il 44% n.d.r.). Anche la politica sul Parco Sud penso vada rivista. Se io ad esempio devo fare un bosco in città, un parco urbano tra le costruzioni verso la tangenziale e il centro storico di Assago,  questa parte del comune, che sono circa 30 ettari, la voglio garantire all’usufruibilità dei nostri cittadini e di chi è di passaggio e vuole godersi un giorno nel parco. E lì devono essere permesse costruzioni di servizio fatte con caratteristiche di rispetto ambientale e energetico perché consentono di usufruirne meglio del verde. Ora ci sono delle aree agricole  che di fatto sono poco appetibili come posizione e che diventano luogo per scaricare rifiuti come è spesso accaduto”.
Fatti e parole che non denotano certo sensibilità a favore del martoriato Parco Sud.
Azzardiamo un’ipotesi. Ad Assago nel 2014 ci saranno nuove elezioni amministrative: non è che Musella, intendendo ricandidarsi, vuole presentarsi con un nuovo volto, quello di paladino del Parco Sud?

 

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