I veleni delle discariche
del Parco Sud
arrivano in Parlamento
A separare i campi di mais dal terreno impregnato di sostanze chimiche, veleni e rifiuti di ogni genere vi sono solo alcuni alberi: siamo nella discarica abusiva di circa 6mila mq di via Selvanesco, una strada della periferia sud di Milano, nel Parco Agricolo. “Occorre un piano di bonifica: in questo luogo persiste una situazione di degrado insostenibile e pericolosa per la salute pubblica. Intervenga subito il prefetto” dichiara preoccupato il deputato Felice De Rosa del movimento 5 stelle, vicepresidente della commissione parlamentare Ambiente, territorio e lavori pubblici, che ieri, 28 settembre ha organizzato un sopralluogo alle discariche di questo lembo del Parco sud.
I veleni delle discariche
del Parco Sud
arrivano in Parlamento
A separare i campi di mais dal terreno impregnato di sostanze chimiche, veleni e rifiuti di ogni genere vi sono solo alcuni alberi: siamo nella discarica abusiva di circa 6mila mq di via Selvanesco, una strada della periferia sud di Milano, nel Parco Agricolo. “Occorre un piano di bonifica: in questo luogo persiste una situazione di degrado insostenibile e pericolosa per la salute pubblica. Intervenga subito il prefetto” dichiara preoccupato il parlamentare Felice De Rosa del movimento 5 stelle, vicepresidente della commissione Ambiente, territorio e lavori pubblici, che ieri, 28 settembre ha organizzato un sopralluogo alle discariche di questo lembo del Parco sud.
Manifestazione di fatto
Più che a un sopralluogo, la gran massa di persone che ha accettato l’invito del deputato ha reso l’evento simile a una sorta di manifestazione. Infatti, insieme ai vari “addetti ai lavori” -tra cui, oltre alle associazioni ambientaliste (Parco sud Milano, Wwf, Fai), tecnici della Provincia, Arpa, Usl- vi erano molti cittadini del quartiere, che vivono con realistica drammaticità il degrado che li circonda ormai da oltre un decennio.
Le estese discariche non sono visibili a chi passa per via Selvanesco: si trovano nel ventre del Parco Sud e per arrivarci occorre percorrere due stradine sterrate e piene di pericolose buche. E il devastante panorama a cui si assiste giungendo sul posto non è quello assai noto dei rifiuti gettati da persone incivili che gettano materassi o lavatrici: qui si trovano decine di carcasse di auto bruciate e accatastate, cumuli di masserizie, ma anche grandi bidoni arrugginiti di indubbia provenienza industriale. Lo spettacolo è messo in scena molto più probabilmente da bande di malavitosi che in questi luoghi si disfano del frutto dei loro furti e di rifiuti remunerati per essere smaltiti illegalmente.
Da qui spesso si levano alti fumi provocati da roghi maleodoranti e certamente dannosi per la salute. “Da un decennio a questa parte -dicono due abitanti del quartiere- succede sempre più spesso di vedere in lontananza levarsi fumi che ci costringono a tenere le finestre chiuse per via degli odori, ma soprattutto per evitare di inalare sostanze che irritano occhi e gola”.
Tutti si appellano al prefetto
Le responsabilità sull’area sono state per anni rimpallate tra gli enti che dovrebbero averne cura: Comune di Milano, Provincia e Parco agricolo sud Milano. Di fatto, solo di recente il Comune di Milano si è attivato e attualmente l’area è oggetto di un’inchiesta che, come spiega il vicesindaco di Milano Ada Lucia De Cesaris al Corriere della Sera del 26 settembre “ha portato nelle scorse settimane a una condanna penale per mancata bonifica, con l’obbligo per il soggetto condannato di provvedere altrimenti per esso scatterà il carcere. Gli uffici comunali hanno già diffidato il soggetto obbligato a provvedere, come ordinato nella sentenza. Qualora non provveda, il Comune è pronto a esercitare i poteri sostitutivi previsti dalla legge, d’intesa con Provincia ed Ente Parco”. La vicesindaco, comunque, si riferisce a un unico soggetto, ma le discariche si trovano su terreni di diversi proprietari (tra cui anche uno di una comunità di etnia Rom), che -a nostro avviso- ben poco hanno fatto per fermare il degrado. Anche se, come ha raccontato all’associazione per il Parco Sud Milano Massimo Donizelli, uno dei proprietari di quest’area “Il terreno -precisa- è di mia madre. Noi passiamo per inquinatori dei terreni, ma abbiamo sempre fatto presente la situazione di degrado a enti e istituzioni, senza risultati”.
Ed è ancora di questi giorni la lettera che Podestà, presidente sia della Provincia sia del Parco Agricolo Sud, ha indirizzato al prefetto di Milano, con la richiesta di un intervento: “Da troppi anni -scrive Podestà- via Selvanesco presenta un desolante stato di abbandono che si sta sempre più aggravando anche da un punto di vista ambientale con l’aggiunta di discariche abusive a cielo aperto. Una situazione che genera disagi agli abitanti del quartiere, ormai esasperati”.
Dal dire al fare?
Ora, con l’intervento del parlamentare De Rosa, ci auguriamo che si passi dalle parole ai fatti. “Vogliamo organizzare un tavolo con il prefetto a cui partecipino tutti i soggetti preposti a intervenire concretamente. Dobbiamo arrivare alla bonifica di tutta l’area. Non lasceremo vincere il degrado: ognuno si prenda le proprie responsabilità”, ha dichiarato De Rosa.
L’associazione continuerà a seguire da vicino la situazione, promuovendo e appoggiando ogni possibilità di bonifica dell’area.