Il Parco Media Valle Lambro
si estende per congiungersi
con Monza e il Parco Sud
Una lunga cerniera verde che scorre lungo l’asse del fiume Lambro, da Monza fino al Parco Agricolo Sud Milano. Grazie alla lungimiranza delle associazioni ambientaliste locali, tra cui in particolare quella degli Amici del Parco della Media Valle del Lambro (PMVL), che da sempre guarda oltre i propri confini, si è riusciti, non senza fatica e coinvolgendo le varie amministrazioni, a riconquistare il territorio all’ambiente e all’uso pubblico, riconnettere i vari pezzi della rete ecologica metropolitana e ad ampliare la superficie del parco.
Il Parco Media Valle Lambro
si estende per congiungersi
con Monza e il Parco Sud
Una lunga cerniera verde che scorre lungo l’asse del fiume Lambro, da Monza fino al Parco Agricolo Sud Milano. Grazie alla lungimiranza delle associazioni ambientaliste locali, tra cui in particolare quella degli Amici del Parco della Media Valle del Lambro (PMVL), che da sempre guarda oltre i propri confini, si è riusciti, non senza fatica e coinvolgendo le varie amministrazioni, a riconquistare il territorio all’ambiente e all’uso pubblico, riconnettere i vari pezzi della rete ecologica metropolitana e ad ampliare la superficie del parco.
Infatti, dopo l’adesione di inizio anno di Monza, anche Milano ha firmato l’accordo per l’estensione a sud del PMVL, sino al raggiungimento del più vasto sistema ambientale del Parco Agricolo Sud Milano, in corrispondenza del Parco di cintura urbana Idroscalo e Parco Forlanini: l’obiettivo è di far rientrare questa parte di territorio nell’ambito vero e proprio del Parco della Media Valle del Lambro, configurando la struttura dello stesso Parco come connessione ecologica tra il parco regionale Agricolo Sud Milano e l’asta fluviale del Lambro.
L’estensione del Parco della Media Valle del Lambro
Il Parco della Media Valle del Lambro (è un Plis, ovvero Parco Locale di Interesse Sovracomunale) si estende per circa 300 ettari lungo il corso del fiume Lambro, coinvolgendo i comuni di Brugherio, Cologno Monzese e Sesto San Giovanni (quest’ultimo comune gestisce il Consorzio del PMVL). Costituisce una formidabile cerniera di un sistema verde di scala metropolitana: a nord si collega, attraverso i terreni della Cascinazza (che il Pgt di Monza ha inserito nel Parco), con il centro di Monza e poi con il Parco della Villa Reale; a sud confina con il parco del nuovo quartiere di via Adriano, e si collega, attraverso il Canale Martesana, con il centro di Milano; a ovest, attraverso il parco previsto sulle aree Falck, arriverà a poche centinaia di metri dal Parco Nord; ad est, sempre attraverso la Martesana, si collegherà al Parco Est Cave, recentemente riconosciuto. La nuova connessione verde, formata dai comuni di Milano, Monza, Sesto San Giovanni, Brugherio e Cologno Monzese e dal sistema dei parchi del Nord Milano, comprendendo anche il Parco di Monza, raggiunge ora una superficie territoriale di grande rilievo, pari a circa 3.500 ettari.
Una cerniera verde lungo il Lambro
I fiumi, i loro alvei e le rive sono infatti i principali, a volte gli unici, corridoi ecologici naturali del territorio metropolitano urbanizzato, fondamentali per il movimento di molte specie di animali.
Il corso del Lambro, dal Lago di Pusiano fino alla confluenza con il Po, è uno dei corridoi primari della Rete Ecologica Regionale lombarda (RER) e quindi potenzialmente un grande “connettore” del territorio.
Buona parte del corridoio fluviale tra Monza e San Donato Milanese è però alterato dalla presenza di zone urbane e industriali. Nel contempo, il quadro ambientale appare già parzialmente rigenerato dalla creazione di zone a parco e progetti di naturalizzazione, ma anche da aree abbandonate che si sono rinaturalizzate spontaneamente.
Si tratta di un vero e proprio corridoio ecologico fluviale, che oggi stenta ad affermarsi come il fiume di Milano, così come invece era considerato storicamente.
“Dunque -si legge nel Pgt di Milano- è fondamentale, rispetto al sistema della connettività ambientale, porre l’obiettivo di arrestare il processo di “saldatura” tra il tessuto urbano di Milano e quelli di Sesto San Giovanni, Cologno Monzese, caratterizzati da formazioni edificate periferiche, mediante l’avvio di una nuova fase pianificatoria delle aree libere dove si devono invece “costruire” relazioni attive tra i diversi centri urbani in termini di progetto naturalistico. Ciò può avvenire solo attraverso il prolungamento verso sud, sui territori di Milano, del Parco della Media Valle del Lambro”.
Il Protocollo d’Intesa traccia la strada da seguire per l’evoluzione del PMVL. Tra i suoi compiti la riqualificazione del fiume Lambro e degli ambiti degradati e sottoutilizzati, la valorizzazione delle aree agricole, la tutela e valorizzazione dei beni di archeologia industriale, il mantenimento di una forma di gestione semplice ed economica.
L’ingresso di Monza e Milano nel Parco della Media Valle del Lambro dona all’area più energie per migliorare lo stato di fatto: e da fare ce n’è davvero tanto soprattutto sotto il profilo ambientale, ma anche paesaggistico!