Bosco di Vione,
sequestro urgente
e due avvisi di garanzia
Il Pubblico ministero Roberto Pellicano, il 24 aprile, ha posto sotto sequestro urgente il Bosco di Vione ed emesso due avvisi di garanzia: uno nei confronti del gestore del fondo agricolo, l’altro del titolare dell’azienda che ha proceduto allo scellerato taglio. Il sequestro è avvenuto in seguito alla segnalazione alla Polizia Provinciale da parte dell’Associazione per il Parco Sud che, in un sopralluogo del 13 aprile, aveva colto “con le mani nel sacco” due persone con macchinari pesanti all’opera per raccogliere l’abbondante legname (440 metri cubi e circa 600 sezioni di tronco), frutto del taglio del bosco. Ricordiamo che l’autorizzazione al taglio rilasciata dall’ente Parco Sud riguardava solo 50 alberi, di cui 20 pioppi e 30 robinie.
La verbalizzazione degli agenti ha inoltre evidenziato che le operazioni erano effettuate da una ditta senza un corrispettivo economico e solo sulla base di un accordo informale a voce da parte del gestore del fondo di Vione.
Con questo atto, finalmente la vicenda esce dagli ambiti amministrativi, dove probabilmente tutto si sarebbe risolto con un’ammenda, per arrivare al riconoscimento di un reato perseguibile penalmente.
L’Associazione per il Parco Sud è impegnata con altre associazioni ambientaliste per seguire la vicenda anche sotto il profilo legale.