La coscienza del taglio mortale
per il Bosco di Vione
Riceviamo da un lettore, Edoardo Musci, una lettera scaturita in seguito a un suo sopralluogo al Bosco di Vione di Basiglio. Le sue considerazioni meritano spazio, come anche la sua foto.
Intanto, confermiamo che l’Associazione per il Parco Sud Milano, unitamente al Wwf, si sta adoperando per una denuncia penale sull’accaduto.
Ecco il testo del nostro lettore.
Pochissimi si rendono conto oggi di quanto sia grave il fatto che sia stato tagliato un bosco di querce (quercus robur), come il Bosco di Vione.
Un bosco simile rappresenta un rarissimo ecosistema rimasto a testimonianza di quelle foreste che ricoprivano un tempo la Pianura Padana, luoghi che dovrebbero essere considerati sacri, da tutelare come patrimonio preziosissimo, soprattutto considerando che il Bosco di Vione era forse l’ultimo rimasto di questo tipo in tutta la provincia di Milano.
La coscienza del taglio mortale
per il Bosco di Vione
Riceviamo da un lettore, Edoardo Musci, una lettera scaturita in seguito a un suo sopralluogo al Bosco di Vione di Basiglio. Le sue considerazioni meritano spazio, come anche la sua foto.
Intanto, confermiamo che l’Associazione per il Parco Sud Milano, unitamente al Wwf, si sta adoperando per una denuncia penale sull’accaduto.
Ecco il testo del nostro lettore.
Pochissimi si rendono conto oggi di quanto sia grave il fatto che sia stato tagliato un bosco di querce (quercus robur), come il Bosco di Vione.
Un bosco simile rappresenta un rarissimo ecosistema rimasto a testimonianza di quelle foreste che ricoprivano un tempo la Pianura Padana, luoghi che dovrebbero essere considerati sacri, da tutelare come patrimonio preziosissimo, soprattutto considerando che il Bosco di Vione era forse l’ultimo rimasto di questo tipo in tutta la provincia di Milano.
Migliaia sono gli anni che impiega la natura a creare un bosco di querce simile a quello di Vione, un’evoluzione naturale che ha permesso a questi maestosi maestri di radicare in questi terreni e di rendere possibile la vita di molti animali.
Non bisogna poi scordare la protezione che il bosco ha sempre dato all’uomo, alla sua cultura, alla sua anima. Anche il Bosco di Vione ha storie di uomini incredibili che hanno combattuto contro le ingiustizie, trovando poi riparo e protezione all’interno del bosco (Vione stesso era considerato un Robin Hood locale).
Il Bosco di Vione, tanto raro e prezioso è invece ignorato in mezzo a quel lembo di verde rimasto nell’hinterland milanese. Non un cartello ad indicarne il luogo, non un sistema in grado di tutelarlo e valorizzarlo.
E alla fine ha fatto la fine di tutte le cose che hanno un valore, è stato sfruttato al massimo e distrutto.
Basta vedere come è ridotto oggi quel luogo, per rendersi conto con quanto disprezzo e superficialità venga gestito il territorio. La cosa che mi fa più rabbia è che ci sia anche gente pagata profumatamente dai noi tutti per tutelare l’ambiente.
Ma fino a quando permetteremo silenziosamente a cialtroni di spadroneggiare sul nostro territorio, il Bosco di Vione non avrà mai giustizia.
Il Bosco di Vione è dentro il Parco Agricolo Sud il cui presidente è Guido Podestà, nonché presidente della Provincia di Milano, onorevole nel Parlamento Italiano, oltre che presidente e membro di altre importantissime organizzazioni.
Ma solo essere il presidente del Parco Agricolo Sud Milano non richiederebbe forse un impegno assoluto, puro ed incondizionato??
Edoardo Musci