Inquinamento da oli del Naviglio Pavese
trovati i possibili tubi di sversamento
Esposto dell’Associazione Parco Sud agli Enti
21 febbraio 2018. Due settimane fa la nostra sentinella Tony Bruson aveva scoperto uno sversamento di sostanze oleose nel Naviglio Pavese, all’altezza di Rozzano, in località Cassino Scanasio (vedi anche video). Nei giorni successivi la nostra associazione ha verificato il tratto di naviglio di Rozzano e Assago dove, tra il corso d’acqua e la vicina ex statale dei Giovi, è presente una stretta fascia di abitazioni e piccoli capannoni artigianali ed altre attività varie, quali ristorazione e svago. Più a nord, in comune di Milano, le sponde sono libere da costruzioni e quindi qualsiasi scarico sarebbe dovuto essere effettuato da persone con bidoni: troppo visibili dalla trafficata arteria per passare inosservati. Le nostre ricerche hanno portato forse a scoprire la causa dell’inquinamento o quantomeno tubi (o cannelli) di scarico che sul Naviglio proprio non dovrebbero esserci….
Inquinamento da oli del Naviglio Pavese
trovati i possibili tubi di sversamento
Esposto dell’Associazione Parco Sud agli Enti
21 febbraio 2018. Due settimane fa la nostra sentinella Tony Bruson aveva scoperto uno sversamento di sostanze oleose nel Naviglio Pavese, all’altezza di Rozzano, in località Cassino Scanasio (vedi anche video). Nei giorni successivi la nostra associazione ha verificato il tratto di naviglio di Rozzano e Assago dove, tra il corso d’acqua e la vicina ex statale dei Giovi, è presente una stretta fascia di abitazioni e piccoli capannoni artigianali ed altre attività varie, quali ristorazione e svago. Più a nord, in comune di Milano, le sponde sono libere da costruzioni e quindi qualsiasi scarico sarebbe dovuto essere effettuato da persone con bidoni: troppo visibili dalla trafficata arteria per passare inosservati.
Gli occhi delle sentinelle
Le nostre ricerche hanno portato forse a scoprire la causa dell’inquinamento o quantomeno tubi (o cannelli) di scarico che sul Naviglio proprio non dovrebbero esserci. Sono tutti nel tratto di Assago dove, fuori da un muro di uno dei capannoni, spunta un cannello e altri due tubi si trovano sulla parete della sponda, sempre in corrispondenza di capannoni.
Uno dei due tubi attira in particolare l’attenzione perché, come si vede dalla foto, è contornato da una sostanza gialla, che ha tutta l’apparenza di un residuo di sostanze oleose sversate, addensatesi a causa delle attuali basse temperature. Incidentalmente, se non fosse iniziato in questi giorni il periodo di secca dei navigli, tali osservazioni sarebbero state impossibili.
L’esposto ad ARPA e Comune di Assago
Forti dei controlli, abbiamo ieri inviato un esposto ad ARPA (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Lombardia) e al comune di Assago, con tanto di foto e la localizzazione precisa degli elementi scoperti. Inoltre abbiamo anche contattato le GEV (Guardie Ecologiche Volontarie), che dipendono dalla Città Metropolitana.
Al momento sappiamo che il comune, preoccupato dalla eterogeneità delle attività in questa fascia, non tutte compatibili con la presenza del Naviglio, ha prontamente preso in carico l’esposto e dovrebbero essere già state avviate le verifiche.
Ci attendiamo comunque una risposta efficace da tutti gli enti. L’opportunità di scoprire e sanzionare l’inquinatore (leggi: fargli perdere definitivamente la voglia di rifarlo) è troppo ghiotta e non va sprecata. In ogni caso, va posto rimedio a una situazione di degrado sotto gli occhi di tutti, ma trascurata: attività di carrozzieri e meccanici, bar-karaoke e quant’altro non possono affacciarsi direttamente sulle sponde del Naviglio Pavese, impedendo la vista e la fruizione di questo splendido corso d’acqua ricco di retaggi e di storia, a partire dalle chiuse ideate da Leonardo da Vinci, nonché fondamentale elemento di connessione tra la città e la campagna.
Ripuliamolo non solo dagli scarichi abusivi e riprendiamoci la bellezza del paesaggio: tutti i cittadini -non solo ciclisti e pescatori- lo apprezzeranno.