Disastro ferroviario di Pioltello
Giusto il cordoglio per le vittime,
ma non basta!
25 gennaio 2018. L’incidente ferroviario di stamani presso la stazione di Pioltello tocca il cuore. Tre donne morte, probabilmente andando verso il lavoro, e tanti feriti, anche molto gravi. Pendolari che ogni giorni si riversano a Milano, poi lavoro-lavoro-lavoro e infine il ritorno sulla stessa tratta.
Il pensiero va alle vittime e alle loro famiglie, a cui siamo umanamente vicini.
Ma sapere che il disastro è stato dovuto alla rottura di una rotaia o al cedimento del carrello di un vagone mette i brividi, perchè pone in discussione la sicurezza di centinaia di migliaia di cittadini.
Altro cura del ferro: negli investimenti per la mobilità, la ferrovia è la negletta. Si investe su nuove strade, superstrade e autostrade mentre, per fare un solo esempio, sulla Milano-Mortara da Albairate alla provincia pavese si viaggia su un solo binario perché “i soldi non ci sono”. Mettiamoci poi le esternalizzazioni dei lavori di controllo e per la sicurezza, magari con gare al massimo ribasso dei costi, e il disastro è solo una questione di tempo. Il caso ci ha messo solo il giorno, l’ora e il luogo dove tre persone assonnate hanno perso la vita.