I nostri auguri a voi
per far vivere il Parco Sud
Cari amici,
nell’augurare a tutti voi le migliori feste, pensando a un sereno anno nuovo il mio pensiero va inevitabilmente al nostro Parco.
Quest’anno non è stata un’annata propriamente felice. I colpi inferti alla bellezza e all’integrità del Parco Agricolo Sud Milano sono stati molti, dalle varianti di Rosate (55 mila mq) a quella di Vignate (100 mila mq) sino il tentativo di realizzare un outlet a Locate, in piena campagna, vicino al bene monumentale del santuario di Santa Maria ad Fontem. E ancora, l’inizio dei cantieri dell’inutile TEEM, i numerosi PGT che, se non stralciano aree di Parco, distruggono comunque e irresponsabilmente centinaia di ettari di verde senza alcuna reale necessità.
I nostri auguri a voi
per far vivere il Parco Sud
Cari amici,
nell’augurare a tutti voi le migliori feste, pensando a un sereno anno nuovo il mio pensiero va inevitabilmente al nostro Parco.
Quest’anno non è stata un’annata propriamente felice. I colpi inferti alla bellezza e all’integrità del Parco Agricolo Sud Milano sono stati molti, dalle varianti di Rosate (55 mila mq) a quella di Vignate (100 mila mq) sino il tentativo di realizzare un outlet a Locate, in piena campagna, vicino al bene monumentale del santuario di Santa Maria ad Fontem. E ancora, l’inizio dei cantieri dell’inutile TEEM, i numerosi PGT che, se non stralciano aree di Parco, distruggono comunque e irresponsabilmente centinaia di ettari di verde senza alcuna reale necessità.
Uniti contro le mani sul Parco
Questi sono segnali forti dei tentativi di distruzione del Parco a cui aggiungere anche la fumosa Variante Generale ai Piani di Coordinamento del Parco che, visti i precedenti, anziché essere una potenziale via di sviluppo, potrebbe rivelarsi una negatività per il futuro di queste terre.
La classe politica che ne amministra il futuro è molto più attenta alle volontà degli imprenditori e ai loro interessi economici piuttosto che a svolgere un reale servizio alla comunità, servizio che prevede tra le prime istanze la salute dei cittadini, dell’ambiente e della qualità della vita soprattutto per chi ha scelto una “realtà verde” in cui vivere. Maggiore considerazione nei confronti di chi semina cemento, quindi, e meno a chi semina il grano: attenzioni che vedono in parallelo la quasi totale assenza di iniziative finalizzate a migliorare l’agricoltura del territorio, la sua tutela e incentivazione, a salvaguardare la qualità ambientale del Parco o a produrre azioni mirate alla sua fruizione.
Se il Parco oggi vive non lo si deve alle istituzioni, che al Parco sottraggono molto più di quello che mettono, ma lo si deve a quei cittadini e quelle realtà culturali, imprenditoriali e associative che credono e puntano sulla qualificazione dell’agricoltura e dell’ambiente, sul mantenimento del paesaggio agricolo e sulla valorizzazione del patrimonio storico e culturale di questi territori.
Se oggi il Parco vive, lo si deve a queste persone che resistono in una lotta per certi versi assurda e ridicola, poiché semplicemente chiedono che vengano rispettati i principi ispiratori del Parco, che dovrebbero essere i fondamenti dell’azione amministrativa di chi lo governa, nei comuni come nella provincia. Una lotta paradossale in cui i cittadini e le associazioni contrastano chi, per dovere e per rappresentanza degli stessi, dovrebbe osservare i principi istituzionali delle leggi italiane che prevedono già, in ogni ordine e grado, la tutela del territorio e lo sviluppo cosciente della comunità e della società.
Il mio augurio per voi e per il futuro dei nostri figli in queste terre è che davvero dal 2013 si possano affrontare in maniera unitaria le sfide che ci aspettano, non solo perché insieme sarà più facile, ma anche perché lavorare uniti sarà necessario per mantenere vivo il Parco.
Siamo tutti chiamati a fare il nostro piccolo dovere per il futuro, nelle azioni quotidiane, nel divulgare sempre di più la coscienza e l’amore per quanto ci circonda, come nel ragionare sulle conseguenze che queste azioni hanno.
Un caro saluto a tutti e un arrivederci a presto, ancor più determinati e battaglieri!!
Kisito Prinelli
presidente Associazione per il Parco Sud Milano