400 alberi votati alla morte
perché il Fiordaliso di Rozzano
non si preoccupa di innaffiarli
15 luglio 2017. Piccola incursione ambientalista -dell’Associazione per i Parco Sud Milano e del Comitato Occhi Aperti di Rozzano- questa mattina al “Parco morto” del Fiordaliso di Rozzano, dove lo scorso autunno, come mitigazione ambientale per lavori di miglioria alla viabilità d’accesso, il centro commerciale aveva dovuto piantare 400 alberi: non piantine, ma fusti di circa 3 metri di altezza. A vederle oggi pare un cimitero: almeno il 70% è ormai seccato per mancanza di innaffiature, di cui le giovani piante necessitano.
In precedenza, abbiamo cercato di metterci in contatto con i responsabili del Fiordaliso per segnalare la grave situazione, ma non abbiamo ottenuto riscontri. Torneremo alla carica per capire il perché di questa indifferenza rispetto a un parco che avrebbe il compito di mitigare l’inquinamento dovuto alle migliaia di auto che quotidianamente accedono al centro commerciale.
Abbiamo anche contatto il Comune, che ci ha confermato essere responsabilità del Fiordaliso: quest’ultimo avrebbe dovuto garantire innaffiature fino alla “seconda fioritura” delle piante. Sappiamo, inoltre, che a settembre il comune di Rozzano valuterà lo stato dell’arte per imporre eventuali ripiantumazioni: proprio per tale ragione sarebbe necessario un intervento che aiuti le poche piante rimaste a sopravvivere.
Peccato che un centro commerciale che vanta il giardino verticale più grande d’Italia (1.250 mq), orgogliosamente presentato come elemento che “contribuisce al bilanciamento termico dell’edificio riparandolo dai raggi solari diminuendo il consumo energetico, trattiene le polveri sottili e assorbe CO2, riduce i rumori ambientali”, lasci poi morire ben 400 alberi!