A Basiglio si è riformata l’isola delle Schifezze:
nel 2016, nel cavo Borromeo scoppiò il botulismo
provocando una grave moria di uccelli

 27 aprile 2017. Le segnalazioni e le foto sono impietose e sono davvero esplicite: un’isola galleggiante di plastiche e materiale putrescibile si è riformata nel Cavo Borromeo di Basiglio, all’altezza di un ponticello proprio dove la scorsa estate si sviluppò il focolaio iniziale di botulismo aviario, che provocò la strage di oltre un centinaio di germani e altre specie avicole.

Ieri, grazie alla tempestiva segnalazione alla nostra associazione da parte di Pauline van Driel (sua anche la foto), abitante a Basiglio, corroborata da un’analoga indicazione della nostra sentinella del territorio Tony Bruson, abbiamo allertato il sindaco del comune di Basiglio, l’Agenzia Tutela della Salute (ATS) e la Città Metropolitana: il pericolo è che, con il rialzo delle temperature, possa generarsi nuovamente il disastro dello scorso anno quando, complice il periodo vacanziero estivo, in particolare delle autorità competenti, non si riuscì più di tanto a contenere la moria di animali.

Le risposte…

A Basiglio si è riformata l’isola delle Schifezze:
nel 2016, nel cavo Borromeo scoppiò il botulismo
provocando una grave moria di uccelli

 

27 aprile 2017. Le segnalazioni e le foto sono impietose e sono davvero esplicite: un’isola galleggiante di plastiche e materiale putrescibile si è riformata nel Cavo Borromeo di Basiglio, all’altezza di un ponticello proprio dove la scorsa estate si sviluppò il focolaio iniziale di botulismo aviario, che provocò la strage di oltre un centinaio di germani e altre specie avicole.

Ieri, grazie alla tempestiva segnalazione alla nostra associazione da parte di Pauline van Driel (sua anche la foto), abitante a Basiglio, corroborata da un’analoga indicazione della nostra sentinella del territorio Tony Bruson, abbiamo allertato il sindaco del comune di Basiglio, l’Agenzia Tutela della Salute (ATS) e la Città Metropolitana: il pericolo è che, con il rialzo delle temperature, possa generarsi nuovamente il disastro dello scorso anno quando, complice il periodo vacanziero estivo, in particolare delle autorità competenti, non si riuscì più di tanto a contenere la moria di animali.

La risposta del Comune, nella persona dell’assessore Valerio Marazzi, è stata positiva: ha dichiarato di essere pronto a intervenire per imporre la pulizia del canale. Anche la proprietà del Cavo Borromeo (il corso d’acque è privato), avvisata da noi in maniera informale, si detta disponibile a ripulire e smaltire con celerità i rifiuti galleggianti.

Cronistoria sul tema della passata funesta estate

15 agosto 2016: primo ritrovamento di una decina di anatre morte o agonizzanti sul Cavo Borromeo, dietro il quartiere uffici di Milano 3 City. Si sospetta in un primo momento della salmonella, in quanto quest’agente patogeno era stato segnalato nel mese di giugno.
22 agosto: continuano a ritmo sostenuto le morie. Il fatto che quelle agonizzanti sembrino paralizzate sembra escludere la salmonellosi, che genera la morte per disturbi intestinali. Le risposte delle istituzioni tardano, anche per lo scioglimento della Polizia Provinciale. Qualche aiuto viene da una Guardia ittica volontaria e dal comune di Basiglio, che recinta l’area. Arpa (che ha i campioni degli animali) e Regione Lombardia non rispondono, mentre l’Asl, dopo molte insistenti telefonate da parte nostra, promette di intervenire.
30 agosto: ancora nessun riscontro su cosa stia succedendo, mentre gli animali trovati morti sono oltre una trentina, oltre a quelli non rintracciati nelle alte erbacce presenti sulle sponde del Cavo. Visti casi analoghi accaduti lo scorso anno al Parco Lambro di Milano, ci orientiamo a propendere che sia in corso un’epidemia di botulismo aviario.
2 settembre: l’epidemia si estende e si ritrovano corpi anche di gallinelle d’acqua e uno svasso anche sul Lago di Basiglio. I corpi ritrovati -parzialmente recuperati a spese del comune di Basiglio- sono ben oltre 50. Interrogazione in Regione della consigliera M5S Iolanda Nanni e (coincidenza?) finalmente la ASL (ora ridenominata ATS) si muove e i veterinari raccolgono le carcasse per esaminarle.
18 settembre: nonostante le reiterate richieste alle autorità competenti da parte della nostra associazione, di quella degli Amici della Terra Lombardia e Gaia per impedire, o almeno ritardare, l’apertura della caccia nei pressi di quest’area impestata da anatre morte per botulismo, gli ignari cacciatori sono venuti a sparare su animali potenzialmente infetti da botulino. Solo il comune di Basiglio ha messo qualche cartello di avviso; per Città Metropolitana e Regione va tutto bene e si possono approntare lauti pranzi con le anatre cacciate. Il caso emblematico è quello di alcuni cacciatori a Zibido San Giacomo che, dopo essere stati informati dal nostro socio Tony Bruson, hanno abbandonato a terra le prede già nel carniere, inveendo contro chi ha permesso tutto ciò.
Fine settembre: complice l’abbassamento delle temperature, l’epidemia di botulismo finalmente si smorza e scompare.

 

 

Cavo Borromeo Basiglio, botulino?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *