Al Castello di Cusago è iniziato il restauro dei tetti.
Torna in auge il progetto pubblico-privato
per far rivivere l’antico splendore del maniero?
26 aprile 2017. La famiglia Rappo, capofila de Il Castello di Cusago srl, ha ripreso in mano la disastrata dimora, che -pur nella sua magnificenza- da decenni è a rischio di crollo. Finalmente, e davvero sembra essere la volta buona, si interviene per mettere in sicurezza il tetto, i cui buchi sono ormai enormi falle: il progetto era già pronto da un paio d’anni, ma venne stoppato con l’arrivo della società Finscott che, nuovamente, si era fatta avanti, nel 2016, per acquisirne la proprietà. Finscott, già in precedenza, nel 2012 aveva annunciato di volere acquisire il bene e investire 20 milioni nel recupero di quella che fu tra le più prestigiose residenze dei Visconti, per trasformarlo in un polo di eccellenza del made in Italy, senza escludere la possibilità di farne la sede del Parco Agricolo Sud Milano. Ma poi non se ne fece niente. Come nuovamente successo del 2016.
Ora, con il ritorno della proprietà alla società Il Castello di Cusago srl -la stessa cordata di imprenditori che nel 2003 aveva acquistato il maniero dall’immobiliare Coriasco- da fine marzo sono partiti i lavori di recupero…
Al Castello di Cusago è iniziato il restauro dei tetti.
Torna in auge il progetto pubblico-privato
per far rivivere l’antico splendore del maniero?
26 aprile 2017. La famiglia Rappo, capofila de Il Castello di Cusago srl, ha ripreso in mano la disastrata dimora, che -pur nella sua magnificenza- da decenni è a rischio di crollo. Finalmente, e davvero sembra essere la volta buona, si interviene per mettere in sicurezza il tetto, i cui buchi sono ormai enormi falle: il progetto era già pronto da un paio d’anni, ma venne stoppato con l’arrivo della società Finscott che, nuovamente, si era fatta avanti, nel 2016, per acquisirne la proprietà. Finscott, già in precedenza, nel 2012 aveva annunciato di volere acquisire il bene e investire 20 milioni nel recupero di quella che fu tra le più prestigiose residenze dei Visconti, per trasformarlo in un polo di eccellenza del made in Italy, senza escludere la possibilità di farne la sede del Parco Agricolo Sud Milano. Ma poi non se ne fece niente. Come nuovamente successo del 2016.
Ora, con il ritorno della proprietà alla società Il Castello di Cusago srl -la stessa cordata di imprenditori che nel 2003 aveva acquistato il maniero dall’immobiliare Coriasco- da fine marzo sono partiti i lavori di recupero.Pur apprezzando l’iniziativa, va sottolineato che la società il Castello, nei tanti anni in cui ha posseduto il castello si è ben poco prodigata per la salvaguardia di questo bene storico-architettonico: fino a quando, nel 2014, Daniela Pallazzoli, sindaco di Cusago, era riuscita a coinvolgerla per trovare una soluzione comune e ridare splendore a quello che è il simbolo e l’orgoglio di Cusago, ma anche patrimonio dell’Italia: il maniero, un tempo residenza “di delizia” dei Visconti e degli Sforza, costruito nel 1360, è il fratello minore del più famoso Castello Sforzesco situato nel cuore della metropoli lombarda.
Ricucire i rapporti con i vecchi proprietari
Nel concreto, il progetto della sindaca avrebbe consentito di ottenere dalla proprietà il consenso alla cessione indivisa del 51% del Castello, creando i presupposti per accedere a finanziamenti pubblici (i beni tutelati dalla Sovrintendenza hanno diritto a fondi statali e/o regionali solo se di proprietà demaniale). Sarebbe poi seguita la nascita della Fondazione “Merito et tempore” (per merito e con il tempo), ovvero il motto degli Sforza, che avrebbe dovuto gestire le attività dapprima di messa in sicurezza dei tetti, e in seguito il recupero architettonico e l’avvio di attività socio-culturali. Nei fatti, sempre operando insieme alla società proprietaria del Castello, il progetto era ormai giunto a una fase molto avanzata. Ma nel febbraio del 2016, durante il Consiglio comunale, in risposta alle interpellanze presentate da alcuni gruppi consiliari, veniva annunciato che: “La società Il Castello di Cusago srl, proprietaria del Castello Visconteo, comunica all’Amministrazione comunale di aver ceduto il 100% delle quote della società a un nuovo acquirente, cambiando radicalmente gli sviluppi del progetto che il Sindaco Daniela Pallazzoli aveva studiato insieme all’Amministrazione per dare un nuovo futuro al bene”. Grande fu la delusione dell’Amministrazione comunale, condivisa da tutti coloro che hanno a cuore il patrimonio storico-culturale del nostro Paese, troppo spesso dimentico di queste ricchezze, come anche dell’art. 9 della Costituzione: “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”. Speriamo che, pur con la profonda ferita causata dagli stop and go dei Rappo, la sindaca Pallazzoli possa riallacciare con loro un dialogo e ridare corpo al progetto fermato dall’arrivo della Finscott. Il primo segnale positivo viene dal fatto che nel castello che finalmente sono partiti i primi lavori di recupero. Per merito e con il tempo…